· luglio, 2011

articoli mini-profilo di Cyber-attivismo da luglio, 2011

Libano: musicista in arresto per aver scherzato sul Presidente

Nel 2010, il musicista libanese Zeid Hamdan pubblica il singolo General Suleiman. Un anno dopo, le autorità riscoprono la canzone e lo arrestano con l'accusa di vilipendio nei confronti del Presidente della Repubblica. La detenzione dura solo poche ore, ma la mobilitazione dei netizen libanesi a favore della libertà di espressione sembra destinata a non esaurirsi.

Cina: Porta i Tuoi Libri nei Villaggi Rurali

  27 luglio 2011

Un importante studioso cinese sta incoraggiando gli utenti della rete a "portare i propri libri nei villaggi". Grazie a questa iniziativa, in tutto il Paese, sono sorti numerosi centri per la gestione dei libri donati e per la raccolta di fondi destinata alla costruzione di biblioteche nelle aree rurali.

Marocco: tragica ed esaltante la testimonianza personale di un attivista

Nel bel mezzo della campagna di censura e discredito portata avanti dal governo ai danni dei cittadini, e dopo il deludente risultato del referendum, gli attivisti del Movimento 20 febbraio si sono nuovamente affidati alla Rete per far circolare la toccante testimonianza di un militante inizialmente scettico - inclusa la storia della tragica morte della moglie, convinta attivista, per complicazioni al settimo mese di gravidanza.

Egitto: i perché dell'8 luglio

A distanza di mesi dalla destituzione di Mubarak, molte delle richieste dei manifestanti non sono ancora state accolte. Questo il motivo che ha spinto gli egiziani a convocare nuove proteste, concentratesi anche questa volta nell'epicentro rivoluzionario cairota di Piazza Tahrir.

Bulgaria: un giorno senza il premier Boyko Borisov

Il 5 luglio scorso i media mainstream bulgari hanno dovuto fare i conti con una interessante sfida proposta su Facebook, vale a dire l'appello per "Un giorno senza Boyko Borisov". Non in molti hanno risposto alla provocazione, ma essa ha comunque generato commenti e polemiche. Gli organizzatori, tre giovani, hanno detto: ci siamo ispirati al "No Berlusconi Day".