articoli mini-profilo di Cyber-attivismo da luglio, 2011
Libano: musicista in arresto per aver scherzato sul Presidente
Nel 2010, il musicista libanese Zeid Hamdan pubblica il singolo General Suleiman. Un anno dopo, le autorità riscoprono la canzone e lo arrestano con l'accusa di vilipendio nei confronti del Presidente della Repubblica. La detenzione dura solo poche ore, ma la mobilitazione dei netizen libanesi a favore della libertà di espressione sembra destinata a non esaurirsi.
Formazione a distanza tra blogger di Global Voices e giovani attivisti
Annunciati i nomi dei 10 blogger di Global Voices Online e degli 11 attivisti che lavoreranno virtualmente insieme per i prossimi mesi nell'ambito di una iniziativa di 'mentorship' legata alla rete dell'agenzia di sviluppo internazionale 'ActionAid'.
Cuba: solidarietà alle “signore in bianco” aggredite dalla polizia castrista
I blogger cubani di ongi parte del mondo continuano a commentare la recente aggressione contro il movimento delle "Damas de Blanco", vittima di un brutale e violento attacco da parte della polizia castrista all'uscita di una Chiesa. Due le donne arrestate, tredici ferite.
Cina: Porta i Tuoi Libri nei Villaggi Rurali
Un importante studioso cinese sta incoraggiando gli utenti della rete a "portare i propri libri nei villaggi". Grazie a questa iniziativa, in tutto il Paese, sono sorti numerosi centri per la gestione dei libri donati e per la raccolta di fondi destinata alla costruzione di biblioteche nelle aree rurali.
Portogallo: reazioni online alla classificazione “spazzatura” del debito nazionale
Il Portogallo, secondo la nota agenzia di rating finanziario Moody's, è "spazzatura" perchè non in grado di pagare il suo debito pubblico. Tanto è bastato a provocare una inusuale agitazione a livello nazionale. Reazioni e analisi sulla crisi economica e sul salvataggio finanziario del Paese dalla blogosfera e dai social network portoghesi.
Iran: campagna per la scarcerazione dei due escursionisti americani
Arrestati per "spionaggio" nel luglio 2009 durante un'escursione in montagna al confine tra Iran e Iraq, Shane Bauer e Josh Fattal si trovano ancora in carcere, mentre la loro compagna è stata liberata nel settembre scorso. Alle soglie del processo che ne deciderà le sorti, numerose le iniziative per chiederne il rilascio.
Russia: torna il “divieto di viaggiare”, come nell'era sovietica…?

Il divieto -- poi revocato -- ai danni dei leader dell'opposizione politica Boris Nemtsov e Vladimir Milov, presumibilmente dovuto alle loro critiche contro un eminente uomo d'affari, suscita svariati commenti online -- tesi soprattutto a sottolinearne l'insensatezza e l'effetto negativo come reliquia del regime di una volta.
Marocco: tragica ed esaltante la testimonianza personale di un attivista
Nel bel mezzo della campagna di censura e discredito portata avanti dal governo ai danni dei cittadini, e dopo il deludente risultato del referendum, gli attivisti del Movimento 20 febbraio si sono nuovamente affidati alla Rete per far circolare la toccante testimonianza di un militante inizialmente scettico - inclusa la storia della tragica morte della moglie, convinta attivista, per complicazioni al settimo mese di gravidanza.
Libano: reazioni online agli stereotipi mediatici di Beirut come sinonimo di caos continuo
L'espressione sarcastica "sembra Beirut" è diventata un cliché molto diffuso per descrivere una situazione di estremo caos o devastazione. Ma la pubblicazione di un articolo sul quotidiano australiano 'The Age', nel cui titolo compariva la famigerata frase, ha causato scalpore e indignazione tra i blogger e gli utenti di Twitter libanesi.
Egitto: i perché dell'8 luglio
A distanza di mesi dalla destituzione di Mubarak, molte delle richieste dei manifestanti non sono ancora state accolte. Questo il motivo che ha spinto gli egiziani a convocare nuove proteste, concentratesi anche questa volta nell'epicentro rivoluzionario cairota di Piazza Tahrir.
Bulgaria: un giorno senza il premier Boyko Borisov
Il 5 luglio scorso i media mainstream bulgari hanno dovuto fare i conti con una interessante sfida proposta su Facebook, vale a dire l'appello per "Un giorno senza Boyko Borisov". Non in molti hanno risposto alla provocazione, ma essa ha comunque generato commenti e polemiche. Gli organizzatori, tre giovani, hanno detto: ci siamo ispirati al "No Berlusconi Day".
Grecia: “Siamo la culla della democrazia e l'abbiamo uccisa”
I netizen greci raccontano attraverso Twitter gli avvenimenti dell'ultima settimana di proteste ad Atene, anche in occasione della votazione al Parlamento del programma di austerità: violenta la risposta alle manifestazioni in piazza Syntagma da parte delle autorità.