articoli mini-profilo di Cyber-attivismo da febbraio, 2011
Trinidad & Tobago: “Siamo tutti egiziani!”
“Siamo tutti parte dell'umanità, e grazie ai social media ora siamo anche parte attiva degli eventi di ogni parte del mondo”: Globewriter è incollato al computer seguendo gli sviluppi della situazione in Egitto, e aggiunge: “Adesso siamo tutti egiziani!”
Giordania: i social media contro un progetto governativo di deforestazione
Il Governo giordano ha pianificato la costruzione di una nuova accademia militare nella foresta di Ajloun, una delle poche rimaste sul territorio nazionale. Gruppi ambientalisti di vecchia data e movimenti costituitisi per l'occasione si sono subito attivati per fermare il progetto facendo largo uso dei citizen media.
Kuwait: blogger querelato per aver recensito negativamente un ristorante
Mark Makhoul, libanese che vive in Kuwait, ha scritto nel suo blog una recensione particolarmente negativa del ristorante Benihana Kuwait. Il suo gestore, però, non ha gradito, chiedendo alle autorità di chiudere il blog e minacciando di ricorrere alle vie legali. Opinioni e commenti dalla blogosfera.
Perù: i matrimoni omosessuali entrano nell'agenda elettorale
Il tema dei matrimoni tra persone dello stesso sesso è da lungo tempo dibattuto in Perù ma è tornato argomento caldo in concomitanza con la campagna elettorale per le presidenziali che avranno luogo quest'anno. La ferma opposizione espressa da un vescovo peruviano ha infiammato le discussioni tra i netizen.
Gabon: la rivolta invisibile
Mentre gli occhi del mondo sono rivolti all'Egitto, rischiano di passare inosservate situazioni di crisi come quella del Gabon: le proteste in atto nel Paese centrafricano non sono riuscite ad attrarre l'attenzione dei media internazionali. Ecco un ampio resconto della situazione basato sui citizen media.
Egitto: anche su Twitter le ricerche per Wael Ghonim, blogger disperso da diversi giorni
Su Twitter sta crescendo la preoccupazione degli amici del blogger locale e membro dello staff di Google per il Medio Oriente, del quale non si hanno più notizie dallo scorso giovedì, giorno in cui aveva preso parte alle manifestazioni di protesta al Cairo.
Egitto: cellulari e Twitter bloccati, ma le proteste proseguono
Bloccate le reti dei cellulari nelle zone in cui migliaia di manifestanti si riunivano, oltre che al prezioso Twitter. L'obiettivo del Governo, tenere sotto controllo la folla e soffocare il movimento di rivolta, non sembra però funzionare.