articoli mini-profilo di Libertà d'espressione da marzo, 2011
Siria: “No Iran, no Hezbollah!”
Diversi i blogger iraniani che reagiscono allo slogan più che provocatorio dei manifestanti siriani -- la Siria è alleato dell'Iran e ha rapporti amichevoli con il movimento libanese degli Hezbollah.
Libia: Dove è finita Eman Al Obeidy?
Tutto il mondo si chiede dove sia Eman Al Obeidy, la donna libica che la mattina del 26 marzo ha fatto irruzione, per poi nuovamente scomparire, nell'albergo di Tripoli che ospita i giornalisti stranieri denunciando stupri e abusi da parte delle milizie di Gheddafi. Il post documenta le reazioni della stampa e degli utenti di Twitter subito mobilitatisi in favore di Eman.
Internet, un fantasma che vaga per Cuba?
«C’è un fantasma che vaga per Cuba, è Internet» afferma Rosa Maria Rodriguez Torado [en] che denuncia l'atteggiamento procrastinante del Governo a un mese dall'arrivo del cavo in fibra ottica...
Bahrein: ai giornalisti viene impedito di entrare nel Paese
Omar Chatriwala, reporter di Al Jazeera, voleva vedere con i proprio occhi quanto accadeva nel Paese che una volta considerava casa sua. Salito su un aereo a Doha, in Qatar, è stato rimpatriato poche ore dopo, senza neanche poter uscire dall'aeroporto del Baharin. Lo stesso è accaduto a molti altri giornalisti.
Angola: le manovre preventive dei militari bloccano le proteste
Una settimana dopo la rivolta che avrebbe dovuto far cadere il Governo, la situazione appare alquanto calma. Le manovre preventive e intimidatorie delle autorittà hanno poututo contare su manifestazioni pro-MPLA pre-organizzate e sull'esercito pronto a intervenire.
Yemen: messaggio minaccioso alla giornalista e blogger Afrah Nasser
Il 13 marzo la giornalista e blogger Afrah Nasser ha ricevuto su Facebook un messaggio di minacce di morte per l'attività svolta a sostegno delle proteste diffusesi in tutto il Paese da metà gennaio. Dopo averne rilanciato il testo sul suo blog, i lettori hanno subito reagito.
Cina: rischia davvero la chiusura il servizio di microblogging Sina Weibo?
La reazione delle autorità alla pseudo "rivoluzione del Gelsomino" locale ha messa in allerta gli analisti delle banche d'investimento e determinato una riduzione del valore azionario di Sina.com. Si teme che ciò possa portare alla chiusura dell'analogo di Twitter in Cina.
Azerbaigian: Cyber-censura in atto? Arrestato un altro attivista

Oggi è la giornata internazionale contro la cyber-censura e dopo voci circolate da tempo su azioni repressive in atto nel Paese nei confronti di utenti di Facebook, arriva la notizia dell'arresto di un altro attivista azero che aveva usato il popolare social network per un appello alla polizia.
Messico: in memoria delle donne di Ciudad Juárez
Con oltre 3.100 omicidi registrati nel 2010, una media di 9 al giorno, Ciudad Juárez è considerata la città più violenta del Messico. Le donne non sono immuni a questa violenza, e casi di femminicidi commessi anni fa rimangono ancora irrisolti. Questo post, scritto in occasione della Giornata Internazionale della Donna, intende ricordare le donne di Ciudad Juárez.
Arabia Saudita: “Verso un Paese dei Diritti”, petizione online per chiedere riforme generali
Sull'onda delle proteste che stanno invadendo l'intera regione anche i sauditi cercano di far sentire la loro voce attraverso una petizione che, rivolgendosi al re Abdullah, auspica per il Paese una riforma politica di largo spettro. Analizziamo le richieste avanzate e le reazioni apparse su twitter.
Panama: abrogata la legge sulle miniere a cielo aperto
Giovedì 3 marzo il Presidente Ricardo Martinelli ha promesso di abrogare una legge che modificava le norme sull'estrazione mineraria a Panama. La notizia è stata accolta con gioia dai panamensi, che consideravano la riforma una minaccia alla natura. Sono apparse immediatamente le prime reazioni sui social network.
Messico: Sospesa la diffusione di “Presunto Culpable”, documentario che svelerebbe un grave errore giudiziario
"Presunto Colpevole" è un film che svelerebbe un grave errore giudiziario avvenuto in Messico. la pellicola, che si avviava a divenire uno dei documentari di maggiore successo della storia del Paese, è però stata bloccata da un giudice in risposta al reclamo di un teste, che non aveva autorizzato l'uso delle proprie riprese. I commenti della blogosfera.