articoli mini-profilo di Libertà d'espressione da marzo, 2019
Le Samoa arrestano il blogger ‘King Faipopo’ con accuse di diffamazione contro il Primo ministro
"La nuova legislazione, basata sulle leggi del vecchio codice penale dell'epoca coloniale, obbliga i leader delle Samoa a guardare al passato e non al futuro."
#DóndeEstáLuisCarlos? Il giornalista e attivista Luis Carlos Diaz è scomparso in Venezuela
Luis Carlos Díaz è "uno dei volti più in evidenza del giornalismo dissidente in Venezuela."
Il razzo russo Soyuz invia in orbita i primi satelliti OneWeb, ancorati al suolo da severe normative
Le speranze dei russi per l'accesso online senza censura sono svanite: le autorità hanno imposto regole severe e il controllo governativo sul programma internet satellitare.
Censurati su WeChat: Huawei, ZTE e ‘Amazing China’
La censura di ZTE e Huawei è stata fortemente associata alla censura della guerra commerciale tra la Cina e gli Stati Uniti.
Giornalisti, insegnanti e attivisti presi di mira da attacchi alla libertà di parola nelle Filippine
"Il governo ha deciso di mettere a tacere la libertà di espressione del popolo e degli emarginati. Una dittatura in atto forse destinata a rovesciarsi."
Gli ambientalisti iraniani temono la pena di morte dopo oltre un anno di carcere
La pubblica accusa ha costruito il caso contro il gruppo basandosi su una confessione estorta con la forza a uno degli attivisti, poi ritrattata.
Arabia Saudita: la religione usata per consolidare il potere e mettere a tacere le critiche
L'oppressione è un sistema completo e, in Arabia Saudit,a è giustificato dalla religione.
Una forte impennata del costo per ottenere il passaporto ha scatenato proteste in Angola
Il costo per richiedere un nuovo passaporto in Angola è aumentato da 8 a 97 dollari.
Il fotoreporter Mahmoud ‘Shawkan’ Abu Zeid è libero, dopo oltre cinque anni di prigionia
Il fotografo Shawkan, che lavorava per Demotix quando venne arrestato, ha trascorso quasi quattro anni in prigione.
Netizen Report: Bangladesh e Corea del Sud dichiarano ‘guerra alla pornografia’ e fanno strada alla censura politica
La Corea del Sud e il Bangladesh stanno bloccando i contenuti pornografici e "osceni", il Venezuela blocca YouTube, l'Uzbekistan ha finalmente sbloccato Facebook e VK.