articoli mini-profilo di Governance da giugno, 2012
Russia: il crowdsourcing al servizio dei bambini scomparsi

Un gruppo di volontari si mobilita online cercando di far fronte all'inefficienza delle autorità nelle ricerca dei bambini smarriti. Il progetto Liza Alert nasce dopo la tragica scomparsa di Liza Fomkina, avvenuta nel settembre del 2010.
Ucraina: si fa pesante il clima omofobico
Dopo la cancellazione della Gay Parade per la violenta opposizione, alcuni parlamentari sembrano per una volta essere d'accordo nel tentativo di abolire la "propaganda omosessuale".
Cina: le difficoltà delle ONG sotto il “grande governo”
Pendendo spunto dalla disattenzione delle autorità locali sui temi dell'istruzione nelle aree rurali, un presentatore TV ha dato origine a un dibattito nazionale sul settore delle ONG.
L'evoluzione del welfare in Africa
Mentr i vari Stati africani hanno scelto i sistemi più adatto alla propria specificità culturale, tutti hanno riconosciuto la necessità di alcuni standard minimi di tutela per le fasce di popolazione più fragili. Rlanci qualificati sulla situazione odierna.
Camerun: ‘sogni elettrici’ per la ripresa economica
Entro il 2035 il Camerun potrebbe diventare un Paese a economia emergente: il Presidente Paul Biya punta allo sviluppo delle infrastrutture e dei trasporti del settore energetico. Una sfida che però non convince l'opinione pubblica.
Russia: torna il monopolio della violenza di Stato?
Prosegue la "privatizzazione" per il controllo dell'ordine pubblico. Recentemente, un'azienda di sicurezza privata di proprietà di politici dell'opposizione è stata chiusa, spingendo alcuni a pensare che ci fossero motivazioni politiche alla base del gesto.
Spagna: “Occupy” le banche, in strada e online
Il salvataggio di Bankia potrebbe costare 23 milardi di euro ma politici e manager non vogliono assumersi responsabilità. E allora crescono le iniziative popolari di protesta, partecipate e creative, sia in piazza che su Internet.
Iran: blogger in carcere inizia lo sciopero della sete
La tragica storia dei blogger iraniani ha oggi un nuovo volto, quello di Hossein Ronaghi Maleki, che sta scontando in carcere una pena di 15 anni di reclusione. Dopo lo sciopero della fame di maggio, ora ha smesso di bere anche acqua.