articoli mini-profilo di Diritti umani da aprile, 2010
Cuba: Twitter, veicolo d'informazione – non di cospirazioni.
“Adesso sì che sei nei guai” è stata la reazione di un ufficiale della Sicurezza di Stato cubana di fronte a un cittadino arrestato e per alcune ore privato del...
Uruguay: nuova festa nazionale commemora il massacro dei Charrúa
L'11 aprile scorso per la prima volta è stata ufficialmente commemorata la giornata del 1831 in cui 40 Charrúas vennero uccisi e 300 fatti prigionieri, per ordine del primo presidente uruguaiano. Un piccolo ma significativo passo verso il riconoscimento dell'eredità indigena del Paese.
Cina: bloccate le proteste per salvare l'East Lake a Wuhan
Bloccate, almeno per il momento, le manifestazioni pubbliche proposte -- grazie soprattutto agli strumenti online -- dagli studenti locali per tutelare quest'area turistica ecologica minacciata da un ampio progetto di sviluppo.
Marocco: il blogger Bashir Hazzam racconta la sua storia dopo due mesi di carcere
In Marocco gestire un blog può condurti al carcere. Bashir Hazzam l'ha imparato a sue spese, dopo essere stato arrestato nello scorso dicembre per aver descritto in un post la violenta repressione di una manifestazione pacifica avvenuta nella sua cittadina ai margini del Sahara. Ampia intervista sull'intera vicenda.
Pakistan: tutelare e affermare i diritti delle donne anche grazie alla blogosfera
Pur rappresentando oltre la metà della popolazione, le donne pakistane sono vittime di abusi e violenze con sempre maggior frequenza. Se ne discute nella blogosfera locale, proponendo anche azioni concrete per cambiare quanto prima la situazione.
Il genocidio in Rwanda: 16 anni dopo, per non dimenticare
Nel 16esimo anniversario del genocidio che provocò oltre 800.000 vittime e sconvolse l'intera regione, i sopravvissuti rievocano quei 100 giorni in cui vennero abbandonati dal mondo intero - per tenerne viva la memoria e aiutare il Paese ad andare avanti nello spirito dell'unità e della riconciliazione.
Singapore: i blogger contro la pena di morte
Nel 2008 la Corte Suprema aveva condannato alla pena di morte un ventunenne malese, ignaro corriere della droga beccato con oltre 42 grammi di eroina. La riapertura legale del caso dà adito a svariate opinioni online.