articoli mini-profilo di Media & Giornalismi da settembre, 2010
Cina: auto-immolazione a Yihuang e il potere del microblogging
L'opinione pubblica cinese è riuscita ancora una volta a farsi sentire tramite il web, in un episodio di demolizione forzata che ha portato gli occupanti di una casa all'auto-immolazione come atto di protesta. Una familiare sopravvissuta al tragico evento sta aggiornando la sua situazione tramite i microblog, seguita da decine di migliaia di fan.
Russia: tutti contro il sindaco di Mosca, sia i blogger di opposizione che quelli pagati dal governo
Una campagna TV e via Internet contro Yuri Luzhkov, il sindaco di Mosca, è al momento uno degli argomenti più discussi in Russia. La gran parte dei blogger russi appare unanime nelle critiche rivolte al sindaco. Alexey Sidorenko analizza i principali argomenti della discussione.
Arriva la Social Media Week — virale e globale
In contemporanea con altre città internazionali, sbarca anche a Milano la Social Media Week: oltre 90 eventi gratuiti animati e curati da 250 persone tra blogger e attivisti, imprenditori ed esperti. Global Voices in Italiano sarà presente in un panel sulle trasformazioni in atto nell'ambito dell’informazione.
Jornal do Brasil: chiude l'edizione cartacea, si passa alla sola versione digitale
Il Jornal do Brasil, uno dei più vecchi e simbolici quotidiani del paese, ha definitivamente cessato la sua diffusione cartacea a fine agosto e da ora viene distribuito unicamente online. I blogger commentano l'ascesa e il fallimento del quotidiano, raccontando episodi della sua storia e discutendo del futuro dei media.
Cuba: licenziamento in vista per 500 mila lavoratori
Sulla scia dell'ammissione (e successiva smentita) fatta da Fidel Castro che il modello economico cubano non reggerà ancora per molto, il governo, nel tentativo di riportare in vita l'economia in difficoltà dell'isola in difficoltà ha annunciato l'intenzione di tagliare un cospicuo numero di posti di lavoro statali. I blogger cubani discutono le nuove misure.
Barbados: l'isola sotto shock per un brutale episodio di rapina
L'isola di Barbados e tutti i suoi blogger sono scioccati a causa di un recente evento criminoso: al termine di una rapina avvenuta all'interno di un negozio, lo stesso è stato dato alle fiamme dai ladri in fuga. Tra le vittime del brutale episodio di violenza anche una donna incinta.
Russia: le reazioni online al “panico da grano saraceno”
L'ondata di caldo e la conseguente siccità nelle regioni della Russia centrale non hanno solamente provocato incendi e incrementato il tasso di mortalità dovuto allo smog a Mosca, ma hanno anche portato alla proibizione delle esportazioni di grano. Quest'ultima misura ha generato svariati attacchi di panico, tra cui il cosiddetto "panico da grano saraceno".
Serbia: i giovani e Facebook
Con l'avvio del nuovo anno scolastico, i quotidiani insistono sugli effetti negativi del più popolare social network. Eppure una recente indagine sull'uso di Facebook tra i giovani serbi dimostra come le cose non vadano poi così male.
Fiji: E’ guerra tra il Governo e Murdoch?
La battaglia iniziata quattro anni fa tra il Fiji Times e la dittatura militare raggiungerà presto l'apice: le nuove leggi sui mezzi di comunicazione, infatti, obbligheranno News Corp, azienda di Rupert Murdoch, a vendere il quotidiano nato 141 anni fa. Subito si scatena online un dibattito sulla libertà di stampa.
Corea del Sud: aggiornamenti via Twitter in tempo reale durante il tifone Kompasu
Il tifone Kompasu ha colpito la Corea del Sud il 2 agosto scorso, causando danni gravissimi e diverse vittime. L'area metropolitana di Seul registra uno dei peggiori disastri degli ultimi decenni. Gli utenti di Twitter hanno cercato di ridurre i disagi dei loro concittadini caricando foto delle zone colpite o fornendo consigli.
MENA: l'Arabia Saudita vieta alle giovani marocchine il pellegrinaggio a La Mecca
La decisione presa dalle autorità saudite di proibire alle donne marocchine "di giovane età" l'accesso a La Mecca ha suscitato indignazione in Marocco. L'interdizione è stata giustificata sulla base del sospetto che le marocchine che avevano richiesto il visto d'ingresso potessero "avere altre intenzioni in mente" non del tutto pie, insinuando l'ipotesi della prostituzione.