articoli mini-profilo di Media & Giornalismi da marzo, 2021
#SayNOto66d documenta l'impennata di casi di diffamazione online in Myanmar
Il sito #SayNOto66d documenta i casi di diffamazione online in Myanmar e fornisce strumenti d'informazione per sostenere la campagna per la revoca della legge.
Film d'animazione spiega che in Myanmar la legge sulle telecomunicazioni indebolisce la libertà di parola
"La legge è spesso usata dai potenti per spegnere il dissenso, e con oltre 100 casi segnalati, il suo effetto sulla libertà d'espressione è molto diffuso."
Approfondimento sulla discussione politica cinese su Clubhouse
"Ciò che il Partito Comunista Cinese vuole bloccare è l'abilità di esprimere la nostra umanità al meglio e di risolvere i conflitti con il dialogo."
Famoso docente di Harvard messo alla gogna per aver diffuso teorie revisioniste sulle “donne di conforto”
Storici che studiano il tema della schiavitù sessuale perpetrata durante la guerra dall'esercito giapponese sottolineano come il prof. Ramseyer propugni da tempo il revisionismo storico.
Il nuovo governo del Burundi revocherà le restrizioni imposte alla stampa, che una volta era così vitale?
Il nuovo presidente del Burundi ha offerto un ramoscello d'ulivo ai media sotto restrizioni, mentre il governo mira ad accrescere la reputazione internazionale del Paese.
Lotta alle notizie false: politica restrittiva per la libertà d'espressione online in Senegal
I tentativi del Governo senegalese per combattere le notizie false non devono infrangere i diritti e le libertà dei cittadini, soprattutto la libertà d'espressione online.
Durante la Guerra Fredda, gli intellettuali latinoamericani hanno trovato rifugio nella Praga comunista
Durante la Guerra Fredda, per sfuggire alla repressione nei loro paesi d'origine anti-comunisti e autoritari, gli scrittori latino-americani trovavano rifugio nella Praga comunista.
“Basta mettere a tacere le voci del MENA”, affermano gli attivisti in una lettera aperta a Twitter e Facebook
A 10 anni dalla Primavera Araba, gli attivisti per i diritti umani denunciano i colossi dei social media per discriminazione.