articoli mini-profilo di Migrazioni da gennaio, 2012
Africa: la tecnologia al servizio di rifugiati e sfollati
Le nuove tecnologie giocano un ruolo sempre più importante negli interventi umanitari in situazioni di crisi. Il post approfondisce l'importante ruolo giocato delle ITC nell'aiutare i rifugiati e gli sfollati a ritrovare i propri cari e comunicare con loro, grazie ai vari progetti che cercano di superare gli inevitabili ostacoli infrastrutturali.
Sud Sudan: crisi umanitaria nel Paese più giovane del mondo
A meno di un anno dalla dichiarazione d'indipendenza del luglio 2011, il Paese è in piena crisi: almeno 100.000 le persone costrette alla fuga dalla regione del Jonglei a causa di violenti scontri tra tribù rivali. E la soluzione a simili problemi è lontana, ribadiscono le organizzazioni internazionali.
Russia: crisi demografica, “non c'è più nessuno da arruolare”

In Russia ci sono alcune delle maggiori riserve di risorse naturali del mondo, eppure la crisi demografica che affligge la nazione fin dalla caduta dell'Unione Sovietica potrebbe lasciarla senza giovani a difesa della madrepatria.
Brasile: lavoro domestico e integrazione sociale
Tra le profonde trasformazioni che vanno interessando la società brasiliana, emergono nuovi aspetti sociali e culturali legati al tradizionale ruolo della "donna di servizio", mentre permettersi una domestica è un privilegio che tende a scomparire. Se ne discute anche online.
Cina 2011: repressioni, rivolte popolari e cyber-attivismo
Dalle repressioni di qualsiasi malcontento popolare ai dibattiti sui modelli di sviluppo futuro: il 2011 è stato un altro anno ricco di eventi in Cina. Eccone un'ampia panoramica tramite gli articoli pubblicati da Global Voices.
Georgia: il ritorno dei turchi meskheti
Nel 1944 Stalin deportò da questa regione oltre 100.000 musulmani. Dopo più di 60 anni e grazie agli obblighi del Paese nei confronti del Consiglio d'Europa, ad alcuni di loro è stato concesso un graduale rientro in patria. Online si condividono commenti, info e fotografie.
Povertà nel mondo: “frontiere aperte” come soluzione radicale?
Secondo parecchi esperti, la povertà non è qualcosa di inevitabile. E la soluzione più radicale per ridurla consisterebbe proprio nell'aprire le frontiere tra i vari Paesi del mondo, consentendo così chi voglia di emigrare laddove vi è una maggiore necessità di manodopera.