articoli mini-profilo di Politica da giugno, 2008
Vietnam: arresto di giornalisti scatena il dibattito online
La stampa vietnamita sembrava essere sulla buona strada per diventare sempre più libera, ma il recente arresto di due giornalisti e di un investigatore di vecchia fama è la riprova che in realtà si sono fatti solo timidi passi in avanti.
Giappone: Riflessioni sul massacro di Akihabara (1. Parte)
Una volta posatasi la polvere sul violento attacco a coltellate di due settimane fa nel centro di Tokyo, che ha provocato la morte di sette persone e il ferimento di altre 17, sono stati in molti a interrogarsi sul vero significato di quel gesto. Alcuni hanno puntato il dito accusatore sui video game, altri hanno chiesto un monitoraggio più attento in Rete. Mentre i commentatori giornalistici tentano di alleviare l'ansia, negando l'esistenza di profonde ragioni sociali per l'atto omicida di Tomohiro Kato, i blogger offrono interpretazioni meno semplicistiche.
Proposte per il Museo della Guerra Fredda
Certain Ideas of Europe, blog della rivista britannica The Economist, invita i lettori a proporre mostre ed eventi per il Museo della Guerra Fredda, di cui si sta discutendo la...
Serbia: Catturato il superlatitante Župljanin, presunto criminale di guerra
Mercoledì scorso nei pressi di Belgrado, la capitale serba, è stato arrestato Stojan Župljanin, uno dei quattro superlatitanti ricercati dal Tribunale Penale Internazionale per i Crimini di Guerra nella ex-Jugoslavia con sede a L'Aia, accusato di crimini di guerra commessi durante il conflitto nei Balcani del 1990. Era ricercato dal 1999 e gli Stati Uniti avevano perfino offerto una cospicua ricompensa in denaro, fino a 5 milioni di dollari, per informazioni utili all'arresto o alla condanna di Župljanin. La blogosfera dei Balcani è in fermento per la notizia.
Una miriade di voci nella blogosfera pakistana
La rampante blogosfera pakistana riflette fedelmente il caleidoscopio degli sviluppi complessi e contraddittori che sta vivendo il Paese. Un Paese dove si fa largo un'ampia maggioranza che sostiene l'applicazione della legge. Per alcuni si tratta del momento più bello della nostra storia, mentre altri lo considerano un ulteriore fattore di instabilità. Migliaia di avvocati e attivisti politici hanno dato avvio a una lunga marcia verso Islamabad, la capitale pakistana, per fare pressione sul parlamento e sul governo affinché rimetta al loro posto quei i giudici destituiti dal presidente Musharraf, sempre più onnipresente e in difficoltà. Sembriamo voler davvero ricalcare la storia del nostro grande vicino, la Cina, e del suo presidente Mao.
Appello dallo Zimbabwe
Rilanciamo l'appello di alcuni cittadini dello Zimbabwe: “C'è qualcuno che può aiutarci? Mentre vi scrivo sono in corso uccisioni di massa per ragioni di affiliazione politica, le case nella zona...
Sulla libertà di stampa in Russia
Nella community LiveJournal della versione russa del New York Times si è aperta un'interessante discussione sulla libertà di stampa in Russia: oltre un migliaio i commenti inseriti da vari blogger in coda un articolo di Clifford J. Levy (tradotto in russo); 45 di questi sono stati a loro volta tradotti in inglese e pubblicati sul sito del New York Times, assieme a circa 100 ulteriori commenti lasciati dai lettori anglofoni del giornale.
I blogger kenioti parlano di Barack Obama, figlio celebre del Kenya
Il figlio più famoso del Kenya. È un grande giorno per il Kenya. La battaglia del secolo. Questi solo alcuni dei titoli apparsi sui quotidiani kenioti all'indomani della vittoria che assicura a Barack Obama il quorum necessario per la nomination democratica. Anche i media elettronici locali si sono buttati nella mischia, con una varietà di rilanci e commenti.
Bahrain: Detenuti in patria e all'estero
In seguito a proteste e scontri avvenuti in Bahrain nel dicembre scorso, parecchi degli arrestati sono ancora detenuti. Vi sono anzi accuse (non provate) secondo cui alcuni detenuti sarebbero. A febbraio, inoltre, otto cittadini del Bahrain sono stati arrestati in Arabia Saudita, sembra perchè si trovavano in una zona riservata. Ecco un aggiornamento su tutti questi casi.
Bermuda: questione di immagine ?
In questi giorni nella blogosfera delle Bermuda non si parla che di Brown: il premier ha deciso di affidare a un’agenzia di PR l’incarico di risanare l’immagine internazionale delle Bermuda che di recente è stata offuscata da una serie di eventi negativi fra cui l'attacco alla stampa gratuita sferrato dal partito al governo e la mancanza di trasparenza nella riforma elettorale e nella libertà di informazione. Tutto ciò viene enfatizzato dalla recente sospensione del dibattito parlamentare decisa dal premier precisando che il governo agirà nello stesso modo “ogni volta vi sia l’insinuazione o l’allusione a fatti di scorrettezza o corruzione” da parte dell’opposizione.
Corea: è battaglia aperta fra netizen e quotidiani
Tutto ha avuto inizio con le rimostranze e le proteste contro il commercio della carne bovina fra Stati Uniti e Corea del Sud. I coreani nutrivano timori sull'evoluzione delle trattative negli scambi USA-Corea e sull’appoggio incondizionato dei grandi media al governo in carica. Si pensava che le proteste illuminate dal chiarore delle candele durassero solo qualche giorno, invece stanno proseguendo da oltre 40 giorni e nuove persone vanno aggiungendosi ogni sera. Di recente i principali quotidiani di orientamento conservatore sono stati attaccati duramente dai netizen, i quali annunciano battaglia anche contro altre testate giornalistiche.