· febbraio, 2011

articoli mini-profilo di Politica da febbraio, 2011

Giordania: secondo venerdì di manifestazioni ad Amman (foto)

  27 febbraio 2011

Il 25 febbraio il popolo giordano si è riversato nuovamente nelle strade della capitale Amman per chiedere riforme e maggiore spazio politico per i cittadini. Migliaia di persone, espressione di una pluralità di voci, hanno protestato in modo più organizzato, pacifico e responsabile rispetto allo scorso 18 febbraio, quando non sono mancati episodi di violenza. I netizen commentano gli avvenimenti.

Kenya: Un hashtag per promuovere l'unità nazionale?

  27 febbraio 2011

Lunedì 28 febbraio 2011 sarà una data importante peri netizen Kenyoti. Su Twitter, Facebook e persino per posta elettronica discutono da tempo se usare l’hashtag #KenyaFeb28 per mobilitare una protesta che ponga l'accento sui problemi del Paese, oppure utilizzare la piattaforma per promuovere il senso di unità nazionale. Mentre si levano anche voci critiche e esortazioni alla concretezza è ancora viva la discussione sui social media.

Libia: “Ci sparano addosso come capita”

  26 febbraio 2011

In una situazione sempre drammatica, anche la giornata di ieri, venerdì 25 febbraio, ha portato notizie di violenze contro i civili e il timore che Gheddafi possa presto ricorrere a misure estreme. Nuova raccolta di testimonianze dirette in video e via Twitter.

Macedonia: Global Voices in un programma TV

  24 febbraio 2011

L'autore locale di Global Voices Filip Stojanovski è stato intervistato [mk] per il programma della TV macedone Nie (“Noi”) sul tema “Kale, Internet, partiti politici, Facebook!? Di chi la colpa?”, dove ha sottolineato l'importanza dei citizen media e di Global Voices. Il programma ha anche presentato uno stralcio dell'intervento tenuto...

Bahrein: un Paese, due manifestazioni opposte

  23 febbraio 2011

A una settimana dalle prime manifestazioni, prosegue l'occupazione della rotatoria Lulu (Piazza della Perla), con due manifestazioni di segno opposte svoltesi contemporaneamente nel centro della capitale Manama, una per sostenere la protesta e l'altra invece la famiglia reale.