articoli mini-profilo di Politica da maggio, 2011
Egitto: tribunale egiziano multa Mubarak per il blocco di internet del gennaio scorso
Un tribunale egiziano ha condannato l'ex presidente egiziano Hosni Mubarak ed altri funzionari del vecchio regime a pagare 540 milioni di sterline egiziane per aver impedito l'accesso a Internet ed alle linee telefoniche mobili durante la rivoluzione. Le reazioni dai citizen media.
Egitto: una Giornata dedicata alla critica delle forze armate
Dopo la deposizione di Hosni Mubarak, l'esercito continua a costituire una sorta di linea rossa difficile da superare per i media. I blogger egiziani hanno deciso di dedicare il 23 maggio a una giornata di critica dell'esercito e del Consiglio Supremo delle Forze Armate attraverso le loro pagine.
Spagna: la rivoluzione spagnola si propaga in tutto il mondo
Le mobilitazioni in Spagna hanno infiammato quella che è stata chiamata una "Rivoluzione Mondiale", con più di 600 dimostrazioni e sit-in organizzati per solidarietà ai manifestanti spagnoli. Siti web, hashtag di Twitter e account Facebook vengono usati per diffondere e condividere informazioni, pensieri e opinioni.
Sénégal: monta la contestazione giovanile, dal web alle strade alle presidenziali 2012
Sotto l'influenza delle rivolte arabe, si moltiplicano le iniziative di giovani senegalesi 'arrabbiati'. Dall'inizio di marzo la mobilitazione è uscita dal web e dai social media grazie soprattutto al collettivo "Y'en a marre", tra musica rap e linguaggio creativo. Si lotta contro le endemiche interruzioni di corrente elettrica e si prepara la campagna nazionale per incoraggiare i giovani a votare alle prossime elezioni.
Egitto: preparativi per un ‘secondo giro di rivoluzione'?
Dopo la caduta di Mubarak, molti ritengono che la maggior parte delle richieste emerse fin dall'inizio della rivoluzione del 25 gennaio non siano state realizzate. Da qui l'appello per un 'Secondo giorno di rabbia' a Piazza Tahrir, svoltosi venerdì scorso 27 maggio -- un po' in sordina rispetto alle precedenti manifestazioni di massa.
Cina: il governo ammette i gravi problemi della Diga delle Tre Gole
In maniera inusuale, il 18 maggio scorso il governo cinese ha rilasciato una dichiarazione ufficiale per riconoscere i gravi difetti del progetto della Diga delle Tre Gole, dopo averla decantata per anni come una delle meraviglie ingegneristiche del pianeta. Il Consiglio di Stato ha ammesso gli urgenti problemi di tipo ambientale, antropico e geologico.
Serbia: arrestato Ratko Mladić, l'uomo del massacro di Srebenica
Tra i crimini di cui è accusato ex capo militare serbo-bosniaco, arestato oggi, c'è il massacro di Srebenica del luglio 1995, che per i familiari delle vittime fece oltre 10.000 morti. In attesa delle mosse del Tribunale internazionale dell'Aja, non si placano i sospetti che Mladić si sia potuto nascondere tutto questo tempo grazie alla complicità delle autorità serbe .
Georgia: scontri a Tbilisi sulle note di Bella Ciao
Il 21 maggio, pochi giorni dopo la celebrazione dei vent'anni di indipendenza dall'ex Unione Sovietica, i cortei di protesta organizzati dal partito di opposizione People's Assembly hanno centralizzato l'interesse dei social media. Alcuni blogger hanno vissuto con ironia l'ennesimo scontro politico e di piazza.
Tunisia: Slim Amamou annuncia via Twitter le dimissioni dal governo
Lo scorso 23 maggio, il blogger tunisino Slim Amamou ha annunciato via Twitter [fr] le sue dimissioni dall'incarico di sottosegretario per la Gioventù e lo Sport. Amamou, trentatreenne cyber-attivista incarcerato...
Bulgaria: l'estrema destra assalta i musulmani in preghiera, la blogosfera reagisce sdegnata
Lo scorso 20 maggio, violenti scontri hanno turbato Sofia, dove continua a crescere la tensione tra i simpatizzanti del partito nazionalista Ataka e la locale comunità musulmana: la blogosfera locale reagisce denunciando il clima d'odio.
Cile: i netizen contro il progetto della centrale elettrica Hidroaysén
Il 9 maggio scorso è stata approvato il progetto Hidroaysén, che prevede la costruzione di cinque centrali idroelettriche nella Patagonia cilena. In Rete si sono moltiplicati i messaggi contrari e l' hashtag #noahidroaysen è stato il più seguito della giornata. Circa diecimila persone sono scese in piazza in tutto il Paese.
Spagna: prosegue la mobilitazione, nelle strade e su Internet
Oltre ad accamparsi in diverse città del Paese, gli attivisti spagnoli vanno organizzandosi in modo decentrato ed orizzontale online -- usando al meglio i social media per diffondere informazioni, condividere storie personali, rilanciare idee, proposte, iniziative.