articoli mini-profilo di Politica da febbraio, 2011
Dimostranti occupano il consolato libico a Dubai
Ieri nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, un gruppo di manifestanti si è ritrovato davanti al consolato libico in reazione al massacro in corso in Libia, chiedendo a gran voce la fine dello spargimento di sangue e del regime Gheddafi. Rimosse anche tutte le bandiere verdi libiche.
Libia: il massacro e le violenze raccontate dai cittadini (file audio)
Per superare il blocco delle comuncazioni da e verso l'esterno, il gruppo 'feb17voices' ha creato un canale online che sta rilanciando interviste e messaggi audio provenienti da ogni parte del Paese. Testimonianze personali, immediate e senza filtro - rilanciate nel mondo grazie ai file audio originali (in inglese, qui con breve sintesi italiana).
Libia: l'Imam Al-Qaradawi emana una ‘fatwa’ su Gheddafi
L'ex-leader dei Fratelli Musulmani ha appena emanato un editto religioso in cui si appella a chiunque possa di uccidere Gheddafi, ponendo così fine alle sofferenze dei libici. Nel frattempo, sia Egitto che Tunisia hanno aperto i propri confini per accogliere quanti fuggono dal Paese libico.
Libia: emergono online le prime immagini della strage in corso
In Libia, dove la situazione è ormai estremamente pericolosa e si evolve con rapidità la gente riesce ogni tanto a diffondere in tutto il mondo le immagini della rivolta in corso contro il Colonnello Gheddafi. Ecco una serie di video e foto realizzate nelle manifestazioni svoltesi tra venerdì 18 e lunedì 21 febbraio 2011.
Libia: il Paese è in rivolta, l'esercito si sfalda
Ormai non è più possibile definire gli eventi in Libia come "proteste anti-governative". Sono diverse le città dove i militari disertori si sono uniti ai civili e lottano contro le fazioni ancora fedeli a Gheddafi. Alcuni degli ultimi aggiornamenti e link a siti dove seguire l'evolversi delle proteste.
Uganda: commenti e rilanci online sulle prime elezioni presidenziali “libere”
Preoccupazione e scetticismo emergono dai rilancisu Twitter nei giorni precedenti le elezioni politiche di venerdì 18 febbraio, le prime formalmente aperte a più partiti politici dal 1986, quando salì al potere l'attuale presidente Yoweri Museveni. Il quale ovviamente avrebbe vinto anche stavolta, con il 68 per cento delle preferenze, ma l'opposizone parla di brogli e non riconosce il risultato.
Gabon: opposizione senza leader?
Il Paese africano entra nella sua terza settimana di tensione politica, con due governi - quello ufficiale e l'altro ufficioso - che ne rivendicano la presidenza. E mentre la situazione rimane fluida, le critiche denunciano l'assenza di una direzione nel nascente movimento di opposizione.
Bahrein: i manifestanti riconquistano il centro di Manama, la ‘twittersfera’ rilancia
I manifestanti riconquistano la rotatoria Lulu, dopo esserne stati cacciati con una carica nelle prime ore del mattino che aveva causato tre morti, numerosi feriti e quasi 60 dispersi. Nel frattempo, il Principe Ereditario parla alla TV di Stato, richiamando alla calma e al dialogo nazionale, e annunciando una giornata di lutto nel Paese.
Iran: Saleh Jaleh, 26 anni: il “martire conteso”
Sia il fronte d'opposizione che quello pro-regime si danno battaglia per reclamare come loro martire Saleh Jaleh, lo studente rimasto ucciso durante le manifestazioni di protesta del 14 febbraio. Un contrasto che si riflette anche nella blogosfra, dove i siti d'opposizione e quelli favorevoli al governo si scambiano l'accusa di voler monopolizzare l'identità del ragazzo.
Marocco: preparativi per la grande mobilitazione del “Movimento per la Dignità” di domenica
Definito "l'eccezione impermeabile" ai tumulti che vanno attraversando il mondo arabo, domenica 20 febbraio il Paese vedrà una grande moblitazione che gli attivisti sperano porterà alla "rivoluzione di massa". Nella blogosfera e su Twitter se ne parla con sempre maggiore insistentenza.
Bahrein: “i manifestanti erano armati”, insiste la tv di Stato
Un bollettino governativo sul raid di Piazza delle Perle, a Manama, che ha lasciato 5 persone uccise, un numero imprecisato di feriti e circa 60 dispersi ribadisce che i manifestanti avevano pianificato azioni violente, e si erano dotati di "spade, pistole e munizioni". Intanto su Twitter prosegue il dibattito sull'accaduto.
Bahrain: Primi video del raid notturno su piazza delle Perle
Alle prime luci dell'alba del 17 febbraio, verso le 3.00 del mattino, le forze di polizia hanno attaccato i manifestanti che dormivano in piazza delle Perle, divenuta il quartier generale delle manifestazioni nate il 14 febbraio. Ecco alcuni dei video pubblicati finora che documentano quanto accaduto.