articoli mini-profilo di Protesta da settembre, 2008
Marocco: assoluzione per Mohammed Erraji e congratulazioni per ‘Blogoma’
Finisce con la giusta assoluzione il caso di Mohammed Erraji, arrestato per aver criticato online certi atti di beneficienza del Re. La blogosfera marocchina, nota come 'Blogoma', si congratula con il blogger – e con se stessa per il successo della mobilitazione.
Giappone: Nike compra nome e gestione di un parco pubblico a Tokyo
“Nike Park” sarà il nuovo nome del Miyashita Park [宮下公園], noto spazio pubblico al centro di Tokyo. Sembra che il parco sarà dotato di attrezzature sportive e reso accessibile solo a pagamento, con scarsa trasparenza dell’autorizzazione all’esecuzione dei lavori (già concessa ad agosto). I blogger/cittadini contestano una decisione imposta dall'alto e tesa a sottrarre loro spazi pubblici e gratuiti.
Marocco: solo temporanea la scarcerazione di Mohammed Erraji
Libertà provvisoria per il blogger marocchino arrestato e imprigionato lo scorso 8 settembre per un post che criticava la monarchia del suo Paese. Vicenda tutt'altro che chiusa, particolarmente nella blogosfera – incluso un appello per uno sciopero dei blogger.
Colombia: ascesa e pericoli del marketing piramidale
Grazie a blog, video e Facebook, il colombiano Diego Alejandro sta smascherando le truffe che si nascondono dietro i sistemi a piramide, presentati come piani di investimento da varie società locali – che conquistano perfino il sostegno popolare e giudiziario.
Giappone: il caso “WaiWai” e la cyber-protesta contro i media
Meno di due mesi fa l'Internet giapponese è stata invasa dallo scandalo “WaiWai", rubrica settimanale in lingua inglese del noto quotidiano Mainichi centrata su gossip e battute a sfondo sessuale riprese dai tabloid locali. Da allora l'episodio ha assunto proporzioni epiche online e offline, inclusi intensi attacchi contro grandi testate – coordinati online da casalinghe e donne giapponesi.
Venezuela: gli Indiani Yupka, Chávez e le dispute territoriali
Grazie a diversi video autoprodotti, emerge il contenzioso che in Venezuela dura ormai da trent'anni e contrappone gli indiani Yupka della Sierra Perijá, i proprietari terrieri e il Presidente Chávez.