· gennaio, 2013

articoli mini-profilo di Protesta da gennaio, 2013

Egitto: nuove proteste e scontri di piazza

  25 gennaio 2013

Oggi (25 gennaio) gli egiziani tornano a manifestare per le strade, invocando il proseguimento della rivoluzione iniziata due anni fa, che portò alla caduta del presidente Hosni Mubarak. Un anniversario subito funestato da esplosioni di violenza, con almeno otto morti e 370 feriti, secondo le prime notizie.

Portogallo: solidarietà per le attiviste indagate

  25 gennaio 2013

Nella scia delle manifestazioni contro l'austerity susseguitesi nel Paese, forti le critiche contro polizia e giudici per i molti procedimenti penali ai danni di vari manifestanti. Online si discute in particolare il caso di tre attiviste: Myriam Zaluar, Mariana Avelãs e Paula Montez.

Russia: opposizione sempre più assente e frantumata

RuNet Echo  12 gennaio 2013

Non è un mistero che il movimento di protesta del 2011 è in agonia. I portavoce più credibili vendono dentifricio in TV, famosi blogger sono accusati di pedofilia, e l'ultima manifestazione ha attirato poche persone. In altre parole l'opposizione per come esisteve negli anni di Putin, è tornata alla normalità.

Cina: proteste contro la censura ai danni di un settimanale

  10 gennaio 2013

Circa 1.000 cittadini del Guangzhou si sono raccolti davanti alla sede del settimanale Southern Weekend contro la brutale censura dell'editoriale per il Nuovo Anno operata Dipartimento di Propaganda. Di seguito il video dell'evento, caricato da Chen Ye su YouTube. (tramite acopy.net [en])

Spagna: anno nuovo, partiti nuovi?

  9 gennaio 2013

“Buon 2013! Sarà l'anno in cui riavvieremo il sistema." Questo il primo messaggio apparso alla mezzanotte del 31 dicembre sul profilo Twitter di 'Partido X', il 'Partido del Futuro' -- nuovo gruppo politico che ha fatto irruzione sul web provocando ampio seguito e tanti commenti (all'insegna dell'ironia).

Nepal: proteste dopo lo stupro di gruppo a New Delhi

  4 gennaio 2013

Gli effetti del recente episodio di violenza si estendono ai Paesi confinanti. Gli attivisti nepalesi hanno lanciato una petizione online e tenuto manifestazioni davanti all'abitazione del Primo Ministro per chiedere giustizia per Sita Rai, stuprata a Kathmandu.