articoli mini-profilo di Protesta da febbraio, 2011
Serbia: il ruolo dei mercenari serbi nella repressione libica
Secondo il blog maltese Malta CC, a pilotare alcuni degli aerei che hanno bombardato i manifestanti a Tripoli e Bengasi sarebbero stati dei mercenari serbi. Sul ruolo di questi ultimi se ne discute parecchio nei forum serbi, compresi quelli dell'estrema destra.
Colombia: braccio di ferro tra governo e autotrasportatori
Il 2 febbraio gli autotrasportatori colombiani hanno indetto uno sciopero nazionale, protrattosi per quindici giorni, contro alcune proposte del Governo per la liberalizzazione del settore. Le manifestazioni hanno portato alla paralisi di una parte della rete stradale del Paese, in particolare della capitale Bogotà, e sono state oggetto di accesso dibattito tra i netizen.
Yemen: ucciso anche un adolescente mentre proseguono le manifestazioni
Lunedì 21 febbraio è stato ucciso un adolescente ad Aden, mentre decine di migliaia di manifestanti si riunivano in quattro città diverse nell'undicesimo giorno di protesta per chiedere a gran voce le dimissioni di Ali Abdullah Saleh. Nel seguito le testimonianze video degli eventi in corso.
Yemen: sanguinosi scontri tra contestatori e forze filo-governative
Secondo le ultime notizie diffuse dalla capitale dello Yemen San'a, nella notte di martedì 22 febbraio almeno uno studente sarebbe stato ucciso e diversi altri feriti durante scontri con forze filo-governative. Video e aggiornamenti Twitter dall'area.
Bahrein: un Paese, due manifestazioni opposte
A una settimana dalle prime manifestazioni, prosegue l'occupazione della rotatoria Lulu (Piazza della Perla), con due manifestazioni di segno opposte svoltesi contemporaneamente nel centro della capitale Manama, una per sostenere la protesta e l'altra invece la famiglia reale.
Dimostranti occupano il consolato libico a Dubai
Ieri nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, un gruppo di manifestanti si è ritrovato davanti al consolato libico in reazione al massacro in corso in Libia, chiedendo a gran voce la fine dello spargimento di sangue e del regime Gheddafi. Rimosse anche tutte le bandiere verdi libiche.
Gheddafi: “tutti a morte per qualunque motivo”
Nell'intervento appena concluso alla TV di Stato, il dittatore libico ha minacciato apertamente i manifestanti e chiunque li appoggi: "La Libia può diventare come l'Afghanistan, l'Iraq, la Somalia." Ha inoltre incoraggiato i libici ad uscire dalle case, a dare la caccia ai "terroristi" e a consegnarli alle forze di sicurezza onde "punirli con la morte". Immediati e abbondanti i commenti nella Twitter-sfera, tra il serio e il faceto.
Libia: il massacro e le violenze raccontate dai cittadini (file audio)
Per superare il blocco delle comuncazioni da e verso l'esterno, il gruppo 'feb17voices' ha creato un canale online che sta rilanciando interviste e messaggi audio provenienti da ogni parte del Paese. Testimonianze personali, immediate e senza filtro - rilanciate nel mondo grazie ai file audio originali (in inglese, qui con breve sintesi italiana).
Libia: l'Imam Al-Qaradawi emana una ‘fatwa’ su Gheddafi
L'ex-leader dei Fratelli Musulmani ha appena emanato un editto religioso in cui si appella a chiunque possa di uccidere Gheddafi, ponendo così fine alle sofferenze dei libici. Nel frattempo, sia Egitto che Tunisia hanno aperto i propri confini per accogliere quanti fuggono dal Paese libico.
Libia: emergono online le prime immagini della strage in corso
In Libia, dove la situazione è ormai estremamente pericolosa e si evolve con rapidità la gente riesce ogni tanto a diffondere in tutto il mondo le immagini della rivolta in corso contro il Colonnello Gheddafi. Ecco una serie di video e foto realizzate nelle manifestazioni svoltesi tra venerdì 18 e lunedì 21 febbraio 2011.
Libia: fonti locali riescono a usare internet per le ultimissime
A 12 ore dal deludente discorso del figlio di Gheddafi, i Libici non si danno per vinti e continuano a protestare. Mentre i collegamenti telefonici e internet risultano instabili, qualche testimonianza diretta riesce comunque a filtrare: "Abbiamo trascorso una notte infernale. ... Sono uscita a comprare un po’ di latte per i bambini oggi, e quello che si vede a Tripoli fa piangere. ...Cresce la resistenza popolare, augurateci buona fortuna."
Libia: scarpe e pantofole salutano l'intervento TV del figlio di Gheddafi
Intervenendo domenica sera in TV, il figlio del dittatore libico incolpa tutto e tutti eccetto il padre per le massicce proteste e il bagno di sangue che hanno colpito Paese negli ultimi giorni. Immediate le repliche nella 'twittersfera', ricche di ironia e di chiari inviti ad andarsene....