articoli mini-profilo di Guerra & conflitti da luglio, 2008
Palestina: traditi da Obama
La visita di Barack Obama in Israele e Palestina ha deluso i molti sostenitori della causa palestinese, che vi hanno visto soprattutto il malcelato tentivo di conquistare il voto degli ebrei americani. Diversi blogger ne riconsiderano la figura e le aspettative alla luce di questa visita.
India: bombe a Bangalore
Finestra sulle recenti esplosioni a Bangalore, la capitale dello stato del Karnataka, nell'India centrale. Ancora una volta i cittadini-reporter hanno anticipato i grandi media nella diffusione delle notizie: da twitter ai blog, la discussione prosegue.
India: altri attentati ad Ahmedabad
Appena 24 ore dopo gli attentati di Bangalore, nuove esplosioni si sono avute ad Ahmedabad. Ancor prima dei telegiornali, sono i blogger a dare le informazioni dirette. E si apre il dibattito: chi sono i responsabili? Quali le colpe dei servizi di sicurezza? Come procedere?
Abkhazia, Georgia: “Casa mia”
Il sogno di un blogger georgiano risveglia i ricordi d'infanzia della casa dei nonni a Sukhumi, in Abkhazia, prima e durante la guerra del 1989.
Palestina: giornalismo selettivo
Dopo il secondo attacco con un bulldozer guidato da un civile palestinese in meno di un mese, i blogger palestinesi sono frustrati dal modo in cui i media locali ed internazionali hanno riportato i due eventi, ignorando problematiche locali ben più significative a livello globale.
Palestina: la parola di un israeliano contro quella di un arabo
Pochi giorni dopo la liberazione di Samir Kuntar ai blogger palestinesi viene rucordato che quando c'è di mezzo la parola di un israeliano contro quella di un arabo, è sempre la prima a vincere. Ma i blogger locali rilanciano l’impegno ad un’informazione più bilanciata, inclusi i puntuali interventi di Terry Scot su American Palestinian.
Perché la Cina non vota le sanzioni contro lo Zimbabwe?
I blogger cinesi commentano il comportamento della Cina al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, dove ha posto il veto, insieme alla Russia, alle sanzioni contro il regime di Mugabe in Zimbabwe. Mentre continua a fornire armi, addestramento e finanziamenti al Paese africano.
Israele: Forti reazioni allo scambio di prigionieri con Hezbollah
Mercoledì 16 luglio è stata una giornata di lutto in tutta Israele. Le poche speranze che lo scambio di prigionieri deciso con Hezbollah riportasse a casa sani e salvi i due soldati rapiti, Ehud Goldwasser ed Eldad Regev, si sono frantumate alla vista delle loro bare trasportate lungo il confine. In cambio, Israele ha rilasciato diversi terroristi libanesi, incluso Samir Kuntar, condannato a quattro ergastoli per l'assassinio di quattro israeliani a Nahariya nel 1979. Il suo rilascio ha suscitato molte polemiche, e il dibattito sull'intera questione si è esteso online, con toni forti e confronti accesi.
Palestina: il giornalista Mohammed Omer viene premiato e poi pestato
Questa è la storia di Mohammed Omer, giovane giornalista di Rafah, Gaza, che dopo aver ritirato il Premio Giornalistico Martha Gellhorn a Londra, al suo ritorno è stato prelevato e malmenato da agenti dei servizi segreti israeliani. I quali sostengono: "È scivolato".
Bosnia Herzegovina: Anniversario di Srebrenica
Lo scorso 11 luglio, nel silenzio dei grandi media, si è svolta la commemorazione del tredicesimo anniversario della strage di Srebrenica. La comunità locale ha celebrato i funerali di alcune delle vittime finora identificate. Sotto accusa anche l'ONU: non verrà processata in Olanda per le responsabilità connesse alla tragedia perchè la Corte le ha riconosciuto l'immunità. La blogosfera commenta.
Mongolia, Russia: l'informazione sulle recenti manifestazioni
Scraps of Moscow scrive sul modo in cui i media russi hanno presentato le recenti rivolte in Mongolia – qui e qui.
Bielorussia: attentato, arresti e solidarietà dei blogger
Dopo l'attentato di Minsk del 4 luglio, che ha scosso la quiete della Bielorussia pochi giorni dopo l'avvio della campagna elettorale per le elezioni legislative, i blogger si interrogano su chi siano davvero i responsabili, indicati dalle autorità in quattro ex appartenenti ad un movimento militarista giovanile.