articoli mini-profilo di Medio Oriente & Nord Africa da marzo, 2011
Siria: le prime reazioni al discorso del presidente Assad
Dopo annunci e continui rinvii il presidente siriano, Bashar Al Assad, ha tenuto il suo discorso. Accolto dagli applausi scroscianti dei membri del Parlamento, Assad è stato invece aspramente criticato dalla Rete.
Siria: “No Iran, no Hezbollah!”
Diversi i blogger iraniani che reagiscono allo slogan più che provocatorio dei manifestanti siriani -- la Siria è alleato dell'Iran e ha rapporti amichevoli con il movimento libanese degli Hezbollah.
Egitto: la rivoluzione raccontata dai ‘rapper’
Mideast Tunes ci propone l'ascolto di un brano degli "Arabian Knightz", gruppo rap che rilancia il proprio punto di vista sugli avvenimenti che hanno trasformato l'Egitto...
Libia: Dove è finita Eman Al Obeidy?
Tutto il mondo si chiede dove sia Eman Al Obeidy, la donna libica che la mattina del 26 marzo ha fatto irruzione, per poi nuovamente scomparire, nell'albergo di Tripoli che ospita i giornalisti stranieri denunciando stupri e abusi da parte delle milizie di Gheddafi. Il post documenta le reazioni della stampa e degli utenti di Twitter subito mobilitatisi in favore di Eman.
Iran: Scontri e proteste alle manifestazioni per l'8 marzo, schierate anche donne poliziotto
Lo scorso martedi 8 marzo, Giornata Internazionale delle Donne, donne e uomini iraniani sono scesi in strada sfidando il regime islamico del proprio Paese. Ci sono stati scontri, e un blogger nota che per la prima volta tra le forze di sicurezza hanno fatto la loro apparizione alcune unità di sole donne.
Siria: i manifestanti distruggono i simboli del regime
In Siria i volti del Presidente Bashar al-Assad e di suo padre, l'ex Presidente Hafez al-Assad, sono presenti ovunque sui tabelloni pubblicitari, sugli edifici e sotto forma di statue. Ieri sono apparsi in Rete diversi video che riprendevano i manifestanti fare a pezzi questi simboli del regime.
Siria: nel ‘Venerdì di dignità’ esplodono proteste in tutto il Paese
Intense proteste sono scoppiate oggi in varie città della Siria in risposta all'appello per un "Venerdì di dignità", dopo le violente azioni repressive del Governo che hanno causato la morte di decine di persone a Daraa e nei villaggi vicini, nel sud del Paese. Video provenienti da tutta la Siria mostrano quanto siano numerose le proteste in corso.
Egitto: tassista trova macchina fotografica e ne rintraccia il proprietario via Facebook
Un tassista egiziano trova sulla sua vettura una macchina fotografica e decide di restituirla al legittimo proprietario ricorrendo a Facebook. Dalle strade del Cairo alla Svizzera, una storia che diventa un messaggio positivo per tutti i turisti, grazie a quanti hanno dato vita alla pagina All Egypt is looking for this person.
Siria: Pubblicati su YouTube video che documentano il massacro dei manifestanti
Non si ferma la repressione delle proteste antigovernative in corso a Dar'a: mentre gli ultimi resoconti parlano di un numero sempre maggiore di vittime, i citizen reporter sul posto hanno documentato la gravità della situazione caricando molti video su YouTube, che nel Paese è stato sbloccato solo di recente.
E su Twitter si compila il ‘Manuale del despota arabo'…
Le scuse avanzate dai Capi di Stato arabi di fronte alle proteste che interessano diversi Paesi di Medio Oriente e Nord Africa fin da dicembre 2010 vanno stimolando la fantasia di diversi utenti di Twitter, riunitisi virtualmente per compilare The Arab Tyrant Manual..
Siria: nonostante il blocco di internet, trapelano notizie di massacri e sparizioni
Prosegue la repressione delle manifestazioni di protesta a Daraa: mentre permane il blocco di internet e delle telecomunicazioni, all'alba del 23 marzo un'unità speciale dell'esercito avrebbe ucciso almeno 6 persone durante un assalto alla moschea Al Omari. Inoltre, non si hanno più tracce del blogger e giornalista Khaled Elekhetyar.
Libano: campagna pubblicitaria per il turismo fa esplodere la rabbia delle donne
Lanciata recetemente dal Ministro del Turismo, la controversa campagna (centrata sul 'turismo sessuale') ha subito generato un ondata di proteste online. In particolare, la lettera di un gruppo di donne chiede l'immediato ritiro dell'annesso spot TV.