articoli mini-profilo di Medio Oriente & Nord Africa da marzo, 2011
Mondo arabo: conta più l'accesso a Internet o la telefonia mobile?
Come stabilire l'importanza del ruolo dei social media nelle attuali rivolte nord-africane? Nell'ampia discussione in atto, non mancano gli osservatori che, pur riconoscendo il valore di Internet, rimangono comunque consapevoli dei suoi limiti. Fatto ancora più cruciale in tale contesto, in vari Paesi la penetrazione della telefonia mobile ha superato di gran lunga quella di Internet.
Arabia Saudita: “Verso un Paese dei Diritti”, petizione online per chiedere riforme generali
Sull'onda delle proteste che stanno invadendo l'intera regione anche i sauditi cercano di far sentire la loro voce attraverso una petizione che, rivolgendosi al re Abdullah, auspica per il Paese una riforma politica di largo spettro. Analizziamo le richieste avanzate e le reazioni apparse su twitter.
Bahrein: Il dinaro del Primo Ministro
Raduno di manifestanti al Bahrain Financial Harbour (BFH) il 7 marzo scorso. Invocavano la destituzione del governo brandendo banconote da un dinaro per denunciare un controverso e singolare contratto di compra-vendita che vede coinvolto il Primo Ministro Shaikh Khalifa.
Marocco: la Festa della donna tra attivismo, proteste e partecipazione
Nel centesimo anniversario di quest'evento internazionale, le donne marocchine si confermano in prima linea nella lotta per il cambiamento. Molte di loro sono scese in strada nel centro di Casablanca per una veglia in memoria di Fadoua Laroui, giovane madre single che a metà febbraio si è data fuoco davanti al municipio di Souq Sebt.
Libia: I pro e i contro dell'istituzione di una no-fly zone
Mentre in Libia non si fermano le atrocità sulla popolazione civile, il dibattito sull'efficacia di un'eventuale no-fly zone resta più o meno lo stesso. Ecco una raccolta di commenti e reazioni sul tema da fuori e dentro il Paese.
Libia: mercenari sub-sahariani a sostegno di Gheddafi?
La blogosfera africana discute e spiega le voci ricorrenti di mercenari stranieri provenienti dall'Africa Subsahariana e dall'Europa Orientale al soldo di Gheddafi nella repressione delle proteste in atto.
Yemen: Proseguono le aggressioni ai manifestanti
Proseguono da quattro settimane manifestazioni per chiedere le dimissioni del Governo, e se da un lato i dimostranti non sembrano volersi arrendere, il Presidente Saleh non pare aver alcuna intenzione di abbandonare l'incarico prima della fine del mandato, nel 2013. Gli ultimi aggiornamenti dai social media.
Marocco: Fadoua, giovane madre, si dà fuoco come il tunisino Bouazizi
Quando il giovane tunisino Bouazizi si è dato fuoco, non poteva certo immaginare la catena di eventi che questo suo gesto avrebbe scatenato. Ora, in Marocco, l'auto-immolazione di una giovane donna, Fadoua Laroui, ha dato origine a dibattiti da parte di blogger marocchini sulle cause e le conseguenze di un simile atto.
Mondo: il premio Oscar per il miglior attore va a Gheddafi!
Colin Firth può aver vinto l'Oscar come migliore attore, ma il dittatore libico Muammar Gheddafi ha rubato a tutti la scena. Da ogni parte del mondo gli utenti Twitter hanno seguito l’83esima edizione degli Oscar e, avendo dato uno sguardo alla politica, ai significativi disordini e alle proteste che hanno colpito il mondo arabo, hanno espresso considerazioni spesso ricche di ironia.
Egitto: il programma TV che ha costretto il Primo Ministro Shafik a dimettersi
Ahmed Shafik, il Primo Ministro egiziano nominato dall'ex Presidente Mubarak, è stato costretto a dimettersi oggi 4 marzo. La decisione fa seguito a una brutta figura in diretta tv, che ha scatenato le reazioni di molti netizen egiziani.
Le donne saudite reclamano i loro diritti attraverso Twitter
In Medio Oriente e nel mondo arabo è tempo di cambiamenti e le donne saudite non vogliono essere lasciate indietro. In questo periodo si stanno facendo sentire via Twitter, Facebook, nei forum e attraverso i blog, rivendicando il principio di uguaglianza.
Libia: “Vogliamo solo la libertà” (Audio)
Spargimento di sangue domenica 27 febbraio, nell'undicesima giornata delle rivolte libiche contro i 40 anni di dittatura del Colonnello Muammar Al Gaddafi. Le telefonate dei libici trascritte, tradotte e pubblicate online ci rimandano lo spaccato di una situazione ancora tesa e precaria.