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Controversie sul velo islamico in Francia (e Arabia Saudita)

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Fin dal 2004 la Francia ha proibito [1] agli studenti delle scuole pubbliche di indossare qualsiasi simbolo religioso o abito che denoti affiliazioni religiose – incluso il velo islamico, o hijab, per le donne. Ora le donne saudite ora stanno protestando contro questa norma – quattro anni dopo, sostengono alcuni blogger.

Ahmed Al Omran, noto anche come Saudi Jeans [2], reagisce così ad un articolo dove viene intervistata [3] una studentessa che protesta contro tale norma:

Quando il governo francese ha deciso di proibire tutti i simboli religiosi nelle scuole [pubbliche] qualche anno fa, la decisione non passò inosservata, soprattutto dai musulmani, dato che secondo molti di loro la norma era diretta contro lo hijab. Sebbene consideri ridicola tale norma, mi pare che sia parimenti, se non ancora più, idiota il fatto che alcune studentesse saudite che hanno ricevuto borse di studio dalla Francia debbano discutere delle implicazioni di questa regola nella loro istruzione.

Una delle ragazze intervistate dai giornali chiede alle autorità saudite di “chiarire” questo argomento con il governo francese, per permettere alle donne saudite di portare il velo. Insiste Saudi Jeans:

L'unico modo per le nostre “autorità” di “chiarire” è questo: uno di loro prende la cittadinanza francese, vince le elezioni presidenziali, e allora può fare in modo che il parlamento cambi la legge. Abbasta semplice, no? Senza offesa alla Sig.ra Abdulhad, ma non pensa che avrebbe dovuto passare qualche ora ad apprendere alcune informazioni generali sulla Francia e sulle sue leggi prima di fare richiesta di una borsa di studio?

Un'altra studentessa si è spinta a chiedere al governo di bloccare completamente le borse di studio francesi. Mi spiace Signorina, ma solo perché pensi che la legge francese contrasti con quello in cui crede lei, non ha il diritto di impedire ad altri di avere l'opportunità di trasferirsi dove si può ottenere un'istruzione migliore, solo perché quel Paese non adegua ai loro dettami religiosi.

Una lettrice, Hala in the USA [4], non gradisce il tono di Al Omran, , e ribatte:

Saudi Jeans, non mi piace il tuo tono sarcastico; dopo tutto, quelle ragazze sono cresciute là, e hanno un precetto religioso da rispettare, come puoi usare questo tono? Le persone hanno il diritto di esprimere quello che pensano sulle norme in vigore; leggi e politiche possono cambiare in ogni momento, con punti di vista nuovi e meritevoli, e la democrazia obbliga la gente a prendere in considerazione anche le opinioni degli stranieri…. Guarda che in un Paese libero come la Francia ognuno può dare voce alle proprie richieste!

Crossroads Arabia [5] rimanda al giornale che pubblica l'intervista, aggiungendo la sua spiegazione:

Questa notizia da Arab News riporta che le studentesse saudite hanno problemi con il loro hijab nelle scuole mediche francesi. L'articolo – e apparentemente alcune studentesse – confondono la legge francese che proibisce di indossare simboli religiosi nelle scuole elementari e secondarie pubbliche (il divieto include kippeh o yarmulk e grandi croci), con un'altra norma delle scuole di medicina che proibiscono di coprirsi il capo perché non è igienico.

Indossare lo hijab nelle università francesi non è, di norma, proibito. Le scuole di medicina, tuttavia hanno in mente altre questioni oltre alla laicità. Ho capito che le scuole di medicina saudita non considerano ciò un problema, ma i francesi sembrano vederla diversamente.