- Global Voices in Italiano - https://it.globalvoices.org -

Madagascar: blogger allertano su strage di balenotteri arenati

Categorie: Post popolare, Africa sub-sahariana, Madagascar, Ambiente, Disastri, Media & Giornalismi, Ultim'ora

Uno “spiaggiamento di massa [1]” di un centinaio di cetacei del genere Peponocephala Electra [2] è stato segnalato a Antsohihy Mangrove Bay (a nord-ovest del Madagascar) durante la prima settimana di giugno.
Il blog Harinjaka [3] e l’ONG Fanamby [4] sono stati i primi a pubblicare notizie [5] (fr) e foto [5] (mg) di questo disastro ecologico.

whale beaching

Le cause dell'episodio sono tuttora sotto indagine, mentre la popolazione locale e il Ministero hanno cercato di salvare i pochi cetacei sopravvissuti.

whales

Le ipotesi discusse dagli esperti vanno da un’infezione virale o di funghi, fino all’uso di sonar a bassa frequenza da parte dell'esercito e delle compagnie d’esplorazione petrolifera per test e ricerche in alto mare.

Fanamby è un'associazione malgascia di protezione ambientale che orienta le sue attività sullo sviluppo d’iniziative private e l’uso delle nuove tecnologie. Harinjaka, che lavora per Fanamby, è co-fondatore di Foko-Madagascar [6], e scrive per il sito d’informazione collaborativa ”The Observers of France 24” [7] (en, fr), ha risposto ad alcune domande su questo triste evento (intervista condotta in francese).

Quando e come avete saputo dello ‘spiaggiamento’ dei cetacei?

Fanamby è stato contattato da un operatore turistico che si trovava nin quell'area con un gruppo di turisti 3 giugno scorso. Alcuni di questi hanno fotografato i delfini arenati per sensibilizzare altre agenzie sull’urgenza della situazione. La mangrovia dove i delfini sono stati bloccati si trova a circa 600 km dalla capitale. L'accessibilità non è stata il problema principale, ma ci serviva maggior competenza tecnica e manodopera per salvare le balene superstiti.

Domanda: Qual è la spiegazione la più plausibile?

H: Attualmente ci sono solo delle ipotesi, ma a prescindere da una malattia sconosciuta, i locali ricordano che una nave cisterna dell’Exxon-Mobil ha lasciato il porto di Antsohihy il 3 giugno. L’indomani, 40 cetacei sono stati trovati arenati, e personalmente, ne ho visti molti di più il giorno successivo. Questa è solo una pista per il momento, ma un quotidiano nazionale ha confermato la presenza [8] della nave in queste acque.

whales 2

La reazione della popolazione locale è stata in un primo momento molto singolare: com'è andata?

Sì, quando gli abitanti del villaggio hanno visto che i turisti fotografavano la strage, non ne sono rimasti affatto contenti e hanno chiesto loro di rimuovere gli animali morti. È probabile che ritenessero questi stranieri responsabili dello spiaggiamento. Inoltre, è anche strano che gli esperti chiamati a identificare la specie non ne abbiano trovato menzione nel catalogo della fauna conosciuta a Madagascar. È stato solo più tardi che le “balene” sono state identificate correttamente come peponocefali, [Peponocephala Electra o delfini d’Electra o balene Testa di Melone]

Quale lezione possiamo trarre da questa catastrofe?

I Malgasci hanno un rapporto speciale con i delfini. Non li cacciamo e non li mangiamo perchè nella nostra tradizione si narrano molte storie di pescatori salvati in mare proprio di delfini. Vorrei anzi lanciare un appello: ci serve un maggior numero di mezzi e attrezzature per rispondere più velocemente a disastri naturali come questo, ed altre minacce alla nostra biodiversità.

(Tutte le fotografie sono di Harinjaka [9]. Nell'intervista sono state integrate le testimonianze di altri presenti).