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Il successo di Balatarin, sito di citizen media iraniano

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Iran, Idee, Media & Giornalismi, Tecnologia

Mehdi YahyainejadMehdi Yahyainejad è il fondatore del sito di citizen mediaBalatarin [1] che sta riscuotendo molti successi in Iran. Balatarin (che significa “l'eccelso” in persiano) è un sito-community i cui utenti rilanciano i link che reputano interessanti particolarmente per il pubblico locale. L'idea portante è un miscuglio tra reddit [2],digg [3], newsvine [4], edel.icio.us [5].

In meno di due anni, Balatarin si è trasformato in un'attendibile fonte di informazione e comunicazione. In questa intervista Mehdi, che vanta un dottorato di ricerca in fisica al MIT, e che è anche cofondatore e amministratore delegato di Adoptic.com [6], ci parla della sua avventura con Balatarin.

Quando è stato lanciato Balatarin, e quali i parametri per misurarne il successo? Puoi darci delle statistiche?

Il battesimo di Balatarin si è tenuto il 16 agosto 2006. Finora sono stati inseriti 300.000 sommari di notizie varie. Che si aggiungono a 5 milioni di voti e 1 milione di commenti. Per misurarne il successo io vado però al di là delle statistiche: Balatarin viene ampiamente letto da giornalisti e blogger iraniani, sia che si trovino in Iran o altrove. Di conseguenza, i dibattiti che infiammano Balatarin hanno risonanza in diversi Paesi e su varie piattaforme.

Il tuo modello è stato Digg. Ritieni che anche un Facebook [7] iraniano possa riscuotere lo stesso successo?

Si. Credo che canalizzare università e scuole secondarie superiori iraniane su un Facebook persiano possa risultare molto interessante. Naturalmente, dipende dalla buona realizzazione del sito stesso.

Che peso hanno i blogger su Balatarin?

Direi parecchio. Gli utenti attivi sono per lo più dei blogger. Balatarin è inoltre il luogo in cui costoro acquistano maggior visibilità. I post pubblicati su Balatarin ricevono spesso più commenti dei post originali sui vari blog.

Balatarin

Grazie a Balatarin, i progetti di citizen media hanno fatto un bel passo avanti. Come interpreti lo sviluppo avuto dai citizen media nel Paese?

L'Iran si è subito imposto in quest'ambito e i blog sono divenuti assai popolari. Ma non è riuscito a stare al passo. Qualsiasi tipo di citizen media, anche quelli online, vanno diffusi tramite incontri e seminari dal vivo, oltre alle attività commerciali che ne garantiscano la sopravvivenza. Non è stato questo il caso dell'Iran.

Pensi di lanciare la versione inglese di Balatarin?

Non a breve. Al momento sono concentrato su un altro progetto, Adoptic.com [6], ispirato proprio dalla mia esperienza con Balatarin. L'idea è quella di consentire ai blogger di promuoverne i contenuti utilizzando sia gli spazi del proprio blog che quelli del blog di altri utenti. Sto cercando di creare un sito molto semplice per agevolare visibilità e divulgazione dei contenuti. Il che implica anche l'utilizzo di una quantità esagerata di freddi algoritmi.

Qualche idea da condividere con i nostri lettori?

Cerco di rimanere aperto a idee innovative. Non ci vuole granché a farsi logorare dalle attività quotidiane. Una cosa che faccio ogni volta che viaggio, ad esempio, è comprare una nuova rivista. Così posso trarre ispirazione da molti ambiti diversi.