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Ucraina: un punto di vista dalla Crimea

Categorie: Russia, Ucraina, Diritti umani, Etnia, Governance, Guerra & conflitti, Legge, Libertà d'espressione, Linguaggi, Migrazioni, Politica, Protesta, Relazioni internazionali

La scorsa settimana, l'Ucraina ha messo al bando il sindaco di Mosca Yuri Luzhkov [1], dopo che questi aveva auspicato che la Russia prendesse il controllo di Sebastopol [2], porto ucraino del Mar Nero. L'incidente diplomatico è stato molto seguito dai media e dai blog ucraini e russi. Alcune delle reazioni si trovano in questo post precedente [3] su Global Voices. Ecco di seguito un intervento apparso sul blog di un abitante di Balaklava [4], città della Crimea inclusa nel distretto di Sebastopol. In reazione a quanto aveva scritto un cittadino russo Aleksandr Prokhanov [5], intervenuto in difesa delle dichiarazioni di Luzhkov sullo status di Sebastopoli, l'utente mix_hawk ha così commentato [6] [rus] nella comunità ru_politics di LiveJournal:

[Prokhanov] ha cominciato a parlare [su RTVi Channel [7]] degli atteggiamenti russo-fobici, che a Sebastopol sarebbero incoraggiati, della messa al bando dei film russi nei cinema ucraini all'implementazione di misure di ucrainizzazione. Ha poi espresso il proprio sostegno a Luzhkov, come a dire che ne abbiamo avuto abbastanza, la questione della Crimea va risolta in maniera più spiccia e dura, perché lì abbiamo importanti interessi geopolitici.
Ecco come stanno le cose.
Ora vivo a Balaklava, ma capito spesso a Sebastopoli. Vedo una bandiera russa ogni tre edifici, cartelloni e volantini in russo, i colori della bandiera russa sulle borse della spesa e sugli adesivi delle macchine. E nessuno se la prende con questa gente, o ne spacca i finestrini delle automobili, nessuno tira giù manifesti o cartelloni. Parliamo tranquillamente in russo, e nessuno ci importuna, come accadeva in Estonia nel '90, o in Moldavia nel '93. Ehi, sentimento russofobico, ci sei? Batti un colpo!
Per quanto riguarda i film – sì, è vero, tutte le proiezioni devono essere doppiate in ucraino, ma la legge non specifica in quale forma, per cui la maggior parte dei film russi ha l'audio originale e i sottotitoli in russo. Proprio oggi ho visto Battalions Ask for Fire [8] in originale con i sottotitoli – che tra l'altro è un ottimo modo per imparare la lingua )))
Non capisco affatto in quale modo si starebbe implementando questa cosiddetta ucrainizzazione. È per i documenti ufficiali che devono essere pubblicati nella lingua di Stato? Forse a Mosca vengono pubblicati documenti in azero, o tagico? Siamo in Ucraina, e la lingua ufficiale è l'ucraino!
Secondo i trattati internazionali, la Russia ha riconosciuto l'integrità territoriale ucraina nei confini attuali. Che sia giusto o sbagliato, si tratta di un'altra questione. Personalmente sono convinto che Sebastopol sia davvero una città russa, ma ciò che è fatto è fatto. Ciò di cui c'è bisogno, oggi, per cambiare le cose, non sono le dure affermazioni di Putin sull'Ucraina o di Luzkhov sulla Crimea, ma di un serio lavoro diplomatico, un compromesso che soddisfi entrambe le parti: è solo cosi che i due governi potranno accordarsi.
L'unica cosa che ha ottenuto Luzhkov con le sue dichiarazioni è stata quella di riportare le possibilità di risolvere la questione diplomaticamente indietro di alcuni anni, se non di molti.

Così ha commentato [rus] al post precedente l'utente ervix su Live Journal:

In generale la tua opinione è corretta, e credo di poterti dare ragione. Tuttavia va aggiunto un “ma”. Parlando di Sebastopol a quel modo, [Luzhkov] non si riferiva ai cittadini di Sebastopoli, bensì agli elettori russi. I politici ucraini reagiscono a dichiarazioni che fanno parte di un dibattito russo interno, e tali reazioni non fanno che aumentare la tensione nei rapporti fra i due Stati.