Libano: attacco terroristico a Tripoli (2. parte)

L'attacco terroristico [del 13 agosto scorso] a Tripoli, in Libano, è il più tragico dopo l'uccisione del Primo Ministro Rafik Al Hariri nel febbraio del 2005. Il luogo e l'obiettivo dell'attentato sono significativi e potrebbero avere gravi ripercussioni sul Libano in generale. Questa è una delle ragioni per cui i media e la blogosfera vanno prestando così tanta attenzione alla vicenda. Riportiamo qui di seguito ulteriori commenti e analisi dalla blogosfera libanese:

Cedar–Guardian [en], su Lebanese Political Journal, propone una lunga analisi degli aspetti settari del conflitto e le diverse interferenze regionali in Libano attraverso la storia di una vittima: un bambino di otto anni che frequentava l'affollata stazione degli autobus, lavorando come lustrascarpe per guadagnarsi da vivere:

Ha solo 8 anni. Non va a scuola. Nonostante la sua tenera età lavora, tutto il giorno, lucidando le scarpe degli uomini d'affari di Tripoli, dando speranza alla lotta quotidiana per aiutare economicamente la sua famiglia. È uno dei tanti bambini poveri nelle strade della città settentrionale del Libano; ma ora è unico, diverso.. perché oggi è morto.. non a causa dell'onnipresente minaccia della fame, ma ucciso da una delle più violente esplosioni in stile Baghdad della storia di Tripoli.

Su Anecdotes from a Banana Republic [en] EDB si chiede come mai alla morte di un solo politico seguono tre giorni di lutto, mentre si dedica appena un'ora di lutto nazionale a quella di 14 persone:

Ieri mattina, 14 persone sono state uccise e altre 35 ferite in un attentato ad un autobus nel centro di Tripoli. In risposta, il Primo Ministro Saniora ha decretato “un'ora” di lutto per oggi. Cosa è successo ai tre giorni di cordoglio nazionale per ogni politico da quattro soldi?
In caso abbiate qualche dubbio sulle sentite e partecipate priorità dell'enclave oligarchica nazionale, un “martire d'élite” riceve (1 x 14 x 24 ore x 3 giorni = ) 1.008 volte di più del periodo di lutto di un vostro concittadino, mediocre, sciagurato e dipendente-dei-trasporti-pubblici.

[Il blogger] Tantalus su I Hate Lebanon critica con sarcasmo tutte le dichiarazioni rilasciate ogni volta che c'è un attentato, come se quelli a parlare vi fossero in qualche modo coinvolti:

Talvolta penso che le esplosioni siano progettate in collaborazione da tutti i poteri politici libanesi. L'unica prova è che quando qualcosa esplode, qualsiasi figlio di p*****a del Paese se ne esce con una dichiarazione.

“Ragazzi, è da un pò di tempo che non abbiamo niente da dire. Possiamo fare esplodere qualcosa e rilasciare qualche dichiarazione?”

“Yalla [Si, dai], facciamo così.”

“Ok”.

Lebanese Tag ha pubblicato un (raccapricciante) video che mostra le prime immagini subito dopo l'esplosione, aggiungendovi quest'analisi:

È molto probabile che l'attentato sia opera di militanti salafiti dell'area saudita, i quali tentano di resistere all'imminente repressione ai loro danni sostenuta dalla Siria. Quando la repressione si farà più dura, è possibile che i salafiti incrementeranno gli attacchi—e ciò farà salire anche la tensione tra Damasco e Riyadh.

Precedenti post su Global Voices Online in italiano:
Libano: Attacco Terroristico a Tripoli
Libano: Ancora commenti all'attentato di Tripoli

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