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Angola: al voto dopo 16 anni, tra caos e speranza

Categorie: Angola, Diritti umani, Elezioni, Politica, Sviluppo

Elezioni in Angola [1]
Foto scattata da un utente di Flicrk, KaLuany [2], che lo scorso 5 settembre
ha votato per la prima volta [nella sua vita]

Finalmente venerdì 5 settembre [3] [in] l'Angola si è recata alle urne. L'elettorato è affluito ai seggi in buon ordine per esprimere il proprio voto, nella speranza di costruire un futuro migliore per l'intero Paese. Dopo sedici anni [4] [in] [dalle ultime elezioni], gli angolani attendevano questo momento storico con un misto di eccitazione e paura. Soba L [5] [pt] dice che l'esperienza elettorale era proprio come l'aveva sempre sognata:

“Esperei por este dia com muita ansiedade e curiosidade pois sabia que era um dia especial para Angola e para os angolanos. Durante muitos anos o nosso dia-a-dia foi marcado pela tristeza da guerra. Uma guerra que ceifava vidas, destruía bens e consumia grande parte dos nossos recursos e energias. Finalmente estamos na presença de um acontecimento histórico. Os angolanos ansiavam desde há muito tempo pela chegada deste momento de paz e certeza no futuro. Um novo cenário já se vislumbra no nosso horizonte. Começamos a sentir os primeiros efeitos benéficos da paz porque ela já se manifesta na sua dimensão humana”.

“Ho atteso con ansia e curiosità che venisse questo giorno; sapevo che sarebbe stato un gran giorno per l'Angola e gli angolani. Per molti anni la nostra esistenza è stata contraddistinta dall'angoscia della guerra, una guerra che ha reclamato vite, distrutto proprietà e consumato gran parte delle nostre risorse ed energie. Finalmente siamo arrivati a questa giornata storica. Gli angolani attendevano da anni che giungesse questo momento di pace e sicurezza per il futuro. All'orizzonte sembra già profilarsi un nuovo scenario. Iniziamo a toccare con mano i primi benefici della pace, che si è già manifestata nella sua dimensione più umana.”

Seggi elettorali a Luanda [6]

“A causa dei ritardi accumulatisi nella prima giornata elettorale, nella città di Luanda si è deciso di tenere aperte i seggi elettorali per un giorno in più. UNITA, il maggior partito di opposizione, ha denunciato l'irregolarità”, scrive l'utente di Flickr Sam.Seyffert [7] nel commento alla foto.

Alla vigilia del voto c'era molta eccitazione in giro [8]. Traumatizzati dagli eventi del 1992, con la ripresa della guerriglia dopo il mancato riconoscimento dei risultati elettorali da parte del leader dell'UNITA Jonas Savimbi, gli angolani si sono precipitati verso i centri commerciali per acquistare generi di prima necessità, nonostante i ripetuti appelli del governo per bloccare questa corsa. Ad ogni modo, pur con qualche sbavatura dovuta alla disorganizzazione, il processo elettorale ha avuto un esito positivo, almeno secondo il Presidente della Commissione Elettorale Nazionale, Caetano de Sousa. Carlos Lopes [9] [pt] riferisce quanto segue il 5 settembre:

“Apesar de todas as situações anómalas que ocorreram em algumas assembleias de voto, umas que abriram com atrasos de horas de manhã e à tarde, outras que nem sequer abriram, noutras falharam os boletins de voto ou cadernos eleitorais, o presidente da Comissão Nacional Eleitoral (CNE) garantiu que o processo de votação decorreu em todo o país com “normalidade” e observância das regras estabelecidas para as legislativas. Surpreendentemente admitia a possibilidade da divulgação dos primeiros resultados parciais, ao anoitecer. Mas depois lá aceitou os atrasos de abertura de algumas assembleias em Luanda, devido a problemas operacionais e que as coisas iam melhorando com o decorrer do tempo. Para o Dr. Caetano de Sousa, o problema de Luanda é ter muita gente e pouca fluidez no trânsito, algo que todos os luandenses sabem. A solução de recurso que foi encontrada, foi adiantar a hora do fecho das assembleias e com isso, já algumas funcionam com velas porque os conhecidos cortes de energia eléctrica estão a acontecer e alguém esqueceu-se de levar o gerador. Na Huíla e Cabinda, também tiveram algumas assembleias a serem abertas com atraso.”

“Nonostante tutti i problemi riscontrati in alcuni seggi, in alcune località aperti con varie ore di ritardo al mattino mentre in altre non sono riusciti ad aprire nemmeno nel pomeriggio, e con la sparizione dei documenti elettorali da alcuni seggi, il Presidente della Commissione Elettorale Nazionale ha affermato che le operazioni di voto si sono svolte “in modo regolare” e in ottemperanza alle regole istituite dalla legge [elettorale] nazionale. A sorpresa, ha aggiunto che i primi risultati potranno essere resi noti già in serata. Poi è stato però costretto a riconoscere i ritardi verificatisi a Luanda e dovuti a problemi logistici, spiegando comunque che la situazione era in via di miglioramento. Secondo Caetano de Sousa, il problema di Luanda deriva dall'eccessivo numero di abitanti e dalle carenze della viabilità cittadina, problema noto a tutti i luandesi. La soluzione individuata ha previsto l'estensione degli orari di apertura dei seggi, dove ormai alcuni scrutatori lavorano a lume di candela, dati le note e continue interruzioni di corrente e la dimenticanza di generatori elettrici. Anche a Huila e Cabinda si sono verificati ritardi nell'apertura dei seggi”.

File di elettori in attesa dell'apertura dei seggi [10]
“Le lunghe file degli elettori in attesa dell'apertura dei seggi: alcuni attendono dalle 4 del mattino”, commenta su Flickr Sam.Seyffert [7].

A causa dei problemi dovuti alle carenze organizzative, a Luanda è stata concessa un'ulteriore giornata di voto. Per conoscere i risultati ci vorrà almeno un'altra settimana, visto che il comitato elettorale nazionale non dispone di sistemi elettronici per conteggiare le preferenze. I risultati parziali mostrano un netto vantaggio del MPLA (Movimento Popolare per la Liberazione dell'Angola), che si attesterebbe all'81% dei voti, seguito dall'UNITA, con il 10%. Il blogger Mesumajik Uka [11] [pt] analizza così questi risultati:

“Fomos às urnas e votamos. Escolhemos quem nos merece. Os números falam por si. Houve constrangimentos em Luanda e noutros locais de diversas províncias, como a falta de boletins de voto ou de envelopes para os votos especiais. São constrangimentos que afectaram todas as formações concorrentes e não apenas uns. Por isso se houve lisura houve para todos. Quem está de parabéns somos nós, os angolanos que dissemos sim ao voto massivo. O MPLA tem uma maioria absoluta do seu trabalho governativo e do convencimento do eleitorado ao longo da campanha política. O grande perdedor destas eleições é sobretudo a UNITA que fica com menos de 50 deputados em relação à cessante legislatura. Perdeu também o PLD e todos os demais partidos que ficam abaixo dos resultados de 1992.”

“Siamo andati alle urne e abbiamo votato. Abbiamo scelto quelli che ci meritavano. I numeri parlano da soli. Ci sono state difficoltà a Luanda e in altre province, come la mancanza di schede o di buste per il voto speciale*. Queste limitazioni hanno influito su tutti i candidati, non solo su alcuni di loro. Ecco perché resta un'elezione equa, lo è stata per tutti. È con la gente che bisogna complimentarsi, con tutti gli angolani che hanno deciso di votare in massa. Il MPLA ha raggiunto la maggioranza assoluta grazie all'ottimo lavoro del governo, e perchè è riuscito a convincere gli elettori nella campagna elettorale. È l'UNITA il grande sconfitto di queste elezioni, rispetto alla scorsa legislatura avrà 50 deputati in meno. Anche il PLD esce perdente, così come tutti quei partititi che non sono riusciti ad eguagliare il risultato del 1992″.

[* Erano previste modalità di voto “speciali”, create per elettori registrati in base ai propri documenti di identità invece che alla residenza, inclusi alcuni milioni di persone che avevano abbandonato la campagna per trasferirsi a Luanda, durante la guerra civile durata 27 anni – NdA]

L'UNITA ha messo pubblicamente in discussione i risultati, presentando un reclamo sul conteggio alla Commissione Elettorale Nazionale. Quest'atteggiamento ha causato qualche timore fra gli angolani. Tuttavia ieri sera Isalas Samakuva, segretario dell'UNITA, ha ammesso la sconfitta alle elezioni politiche. Ha dichiarato che “non si tratta di contestare il risultato elettorale, ma di perseguire l'equità e l'integrità del processo. I fatti indicano che l'esito finale di questa tornata non rispecchia la volontà popolare. Qualunque sia il risultato elettorale, gli angolani sono ora molto più consapevoli e la vita avanti”.

Seggi elettorali [12]
La voglia [di votare] era tanta… “ma, in generale, le condizioni dei seggi erano terrificanti”. La foto, ripresa da Flickr, è di Kool2bBop [13].


Con oltre il 70% dei collegi scrutinati, e la vittoria ormai certa e di larghissima misura per il maggior schieramento politico, il blog Angola Sempre [14] [pt] si chiede quale sia la percentuale di astenuti, e perchè questo dato non sia stato comunicato. Poi delinea così le sfide che attendono il Paese:

“Cabe a árdua tarefa ao Presidente do MPLA, de «escolher a dedo», os melhores entre os melhores, que governarão o país nos próximos quatro anos.

A «luta para o poleiro» está do lado do MPLA e os outros partidos com assento na Assembleia Nacional, vão « assistir de bancada» o bom ou mau desempenho do governo do MPLA, apresentando novas proposta de lei, que consideram mais adequadas a melhoria da vida dos Angolanos, cabendo ao MPLA votá-las favoravelmente ou não, ou fazendo pior, meter na gaveta, como várias vezes fez aos projectos de Lei da UNITA. Mas também há uma nobre tarefa da oposição na Assembleia Nacional, que é o de fiscalizar a acção do governo do MPLA. Os Angolanos têm esperança que a sua vida vai ser mais digna, porque se isso não acontecer, no próximo pleito eleitoral, e não vai demorar muito, irá ser feito um balanço, cujo resultado vai ser apresentado no voto do eleitor.”

“Si prospetta un compito difficile per il Presidente dell'MPLA, la scelta oculata dei migliori esponenti del partito, per decidere chi governerà il Paese nei prossimi quattro anni. La ‘lotta per le poltrone’ ora riguarda l'MPLA, mentre gli altri partiti rappresentati in Parlamento dovranno “assistere dai banchi [dell'opposizione]” alle attività buone o cattive del governo dell'MPLA, proporre le leggi necessarie per migliorare le condizioni di vita degli angolani, confrontandosi con la disponibilità del MPLA, che potrà approvarle o no, o ancor peggio archiviarle, come già avvenuto svariate volte con le proposte di legge dell'UNITA. Va riconosciuto anche il nobile compito dell'opposizione in Parlamento, cioè supervisionare l'operato del governo. Gli angolani confidano nel miglioramento delle proprie condizioni di vita, perchè se così non sarà, alla prossima tornata elettorale, che non è così lontana, verrà fatta una valutazione che si rispecchierà nel voto.”

Il Municipio di Samba, governato dal MPLA, durante la campagna elettorale [15]
“Il Municipio di Samba, governato dal MPLA, durante la campagna elettorale”, foto e didascalia dell'utente di Flickr Sam.Seyffert [7]

Il post originale in portoghese è stato tradotto in inglese da Paula Góes. [16]