L'8 settembre scorso la testata online Hespress ha riportato [1] [ar] la notizia dell'arresto nella sua casa di Agadir del blogger Mohammed Raji [2] [ar]. L'arresto deriverebbe da un articolo [3] da lui pubblicato sul sito del giornale, anche se né l'accusa né l'arresto di Raji sono stati confermati da altre fonti al di fuori dalla blogosfera.
La controversa [4] [in] legge marocchina sulla libertà di stampa proibisce ogni critica della monarchia. Nel suo articolo, qui [5] [in] tradotto da Amira al Hussaini, Raji sostiene che la beneficenza elargita dal re incoraggerebbe il popolo a persistere [nelle condizioni di indigenza] piuttosto che a lavorare sodo. Questo il paragrafo conclusivo:
وعندما يرى ولي العهد الصغير الذي سيتولى الحكم في يوم من الأيام كيف أن والده يوزع الهبات والاكراميات والكريمات على الناس بمجرد سماع كلمة إطراء أو مدح ، فلا شك أنه سيتصرف بنفس “المنطق” عندما يحكم ، لذلك فما علينا سوى أن نؤجل أحلامنا بمغرب المساواة وتكافؤ الفرص لغاية حكم الملك محمد السابع الذي سيأتي بعد الحسن الثالث اللي هو ولي العهد حاليا!
Il blog A Moroccan About the World Around Him illustra meglio il contesto [6] [in] dell'articolo:
L'articolo di Mohamed, scritto in arabo e intitolato “Il re asseconda la sottomissione dei sudditi”, affronta quel concetto i marocchini definiscono in modo colloquiale “GRIMA”, [derivazione] dal francese “agrément”, cioé “autorizzazione amministrativa”. Concedere “autorizzazioni amministrative” è una lunga tradizione della monarchia marocchina che, inutile dirlo, permette al beneficiario di evitare la trafila amministrativa, a dispetto di tutte le leggi e regolamenti che ne dovrebbero disciplinare l'operato. Ma il concetto è talmente radicato nella mentalità marocchina che capita spesso di imbattersi in cittadini di ogni ceto sociale che chiedono pregando: “Allah dacci una ‘Grima’ da Sidna”.
Anche altri blogger, come A Moroccan in Washington, D.C. [7] [in], zalamite [8] e Larbi [9] [fr], si sono occupati della vicenda.
Hespress ha poi riferito che Raji è stato già processato per direttissima e condannato a due anni di prigione ed al pagamento di una multa di 5000 dirahm (circa 444 euro). Larbi spiega [10] [fr]:
Dans un jugement expéditif digne des pays les plus totalitaires au monde, le Tribunal d’Agadir a condamné ce lundi le bloggeur marocain Mohamed Erraji à deux ans de prison ferme et 5000 Dhs d’amendes pour « manquement au respect dû au roi ».
Qui [11] [in] è possibile firmare la petizione per chiedere la liberazione di Mohammed Raji. È stato inoltre creato un apposito gruppo su Facebook [12] [in].