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Portorico: “il Real ID Act vìola la privacy”

Categorie: America Latina, Nord America, Portorico (USA), U.S.A., Diritti umani, Legge, Politica

I blogger di Portorico [1] [it] stanno attirando l'attenzione sull'ultima iniziativa governativa, l'applicazione del cosidetto Real ID Act [2] [in] agli automobilisti dell'isola. La Real ID, messa sotto accusa [3] [in] in molti Stati negli USA continentali, è una delle misure introdotte dall’amministrazione Bush [4] [it] per ‘combattere il terrorismo’. Spiega Wikipedia [2]:

La legge REAL ID del 2005 è una legge federale statunitense che impone determinate procedure di sicurezza, di autenticazione e di rilascio per le patenti di guida e per i documenti di identità statali, in modo che questi siano accettati dal governo federale per gli “scopi ufficiali” stabiliti dalle autorità responsabili della Sicurezza Nazionale (Homeland Security). Al momento, tali “scopi ufficiali” definiti dal Segretario per la Sicurezza Nazionale includono la presentazione di patenti e carte d'identità statali per imbarcarsi su voli di linea, entrare in edifici federali e centrali nucleari.

Gli oppositori [di questa misura] ritengono che il problema di questa Legge dipenda dal fatto che la documentazione richiesta renda noti troppi dettagli personali, pur se la legge stabilisce che i singoli Stati non sono obbligati a rilasciare “Real ID” nel proprio territorio, attestando però sui documenti che questi non sono validi per lo Stato Federale, e che [i titolari] acconsentono a sottoporsi a ulteriori procedure di controllo.

Molti blogger portoricani sono preoccupati del fatto che le informazioni richieste per ottenere tali documenti verranno raccolte in un archivio centrale, che verrà collegato con quelli degli altri Stati e del Governo Federale [5] [in]. Ciò suscita i timori di quanti tutelano la privacy. Al riguardo Anthony Romero, direttore esecutivo dell’ ACLU [6] [in], ha dichiarato [7] [in]:

L'introduzione della “Real ID” non ha basi giuridiche, viola il decimo emendamento della Costituzione che regola i poteri statali, distrugge la duplice sovranità degli Stati e raccoglie le informazioni personali di ogni americano, lasciando ciascuno di noi ancora più vulnerabile ai furti di identità.

Questa misura è già stata respinta da più di 50 stati [8] [in], dall’Arkansas [9] [in] al Wyoming [10] [in]; eppure il 7 luglio 2008, il Governatore di Portorico, Aníbal Acevedo Vilá [11] [it] ha annunciato che tutti i 15 uffici della motorizzazione civile (Department of Transportation and Public Works Driver's Services Centers) implementeranno il nuovo sistema in base al Real ID Act.

Ivonne Acosta Lespier, nota storica portoricana, ha scritto sul suo blog Sin Mordazas [12] (sp):

En Puerto Rico bajo este gobierno no se puede siquiera pestañear porque le cuelan a uno cosas increíbles. En contraste con muchos estados que se han opuesto al Real ID y por eso hubo que posponer la puesta en vigor del reglamento, nuestro colonizado Gobernador (que se las da de “soberanista” cuando le conviene), ha aceptado con entusiasmo ser partícipe del espionaje del Homeland Security…

Col Governo che ci ritroviamo a Portorico, non appena ti distrai ti colpiscono con cose incredibili perdi qualcosa di incredibile. Contrariamente a molti altri Stati, che si sono opposti all'implementazione del Real ID Act, il nostro asservito governatore (che, quando gli conviene, si dice “fautore della sovranità statale”), ha accettato con entusiasmo di fare la spia per la Homeland Security.

L'azione intrapresa dal Governatore è stata vista da molti come un atto di servile obbedienza. Secondo il blog satirico El Ñame [13] [sp]…

Acevedo Vilá Se Lesiona La Espalda Eñangotándose Ante Los EEUU Al Implantar El “Real ID”

Acevedo Víla [governatore di Portorico] si fa male alla schiena mentre si genuflette davanti agli Stati Uniti per implementare il “Real ID”

Finora i blogger che più hanno scritto sull'argomento sono stati Myrisa e Z. Teruoc. Sul loro blog En el país de los ciegos [14] [sp], descrivono la sorpresa di molti isolani:

Mientras muchos estados le dicen no al Real ID, el ELA se coloca a la vanguardia del espionaje de Homeland Security. Confieso que ingenuamente creí que por buen tiempo no nos tocaría, confiada en que, dada sus posiciones neonacionalistas, el gobierno PPD dilataría este asalto del poder federal sobre la esfera local.

Mentre molti Stati rifiutano il ID, l'ELA [Estado Libero Asociado – de Puerto Rico] è in prima fila tra le spie dell'Homeland Security. Ingenuamente, devo confessare che non credevo questa misura avrebbe trovato applicazione da noi, confidando che, date le posizioni neo-nazionaliste del nostro governatore, il PPD (il partito di governo) avrebbe respinto quest'assalto dello Stato Federato alla nostra sfera locale.