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Grecia: le proteste in corso rilanciate dai citizen media locali

Categorie: Europa occidentale, Grecia, Giovani, Guerra & conflitti, Libertà d'espressione, Protesta, Ultim'ora

Scontri ad Atene [1]

Negli ultimi giorni Atene è stata messa a ferro e fuoco da migliaia di manifestanti scesi in strada per protestare contro l'uccisione di Alexandros Grigoropoulos, quindicenne colpito a morte il 6 dicembre scorso da un poliziotto nel quartiere di Exarchia. La mobilitazione si è presto estesa a Salonicco [2] [it] e in altre città della Grecia. Si sono verificati scontri anche a Cipro.

Nel centro di Atene i manifestanti, tra le cui fila ci sono liceali, universitari e anarchici, si sono scontrati con la polizia, mandano in frantumi alcune vetrine di negozi, dando alle fiamme macchine parcheggiate, e lanciando bombe molotov su alcuni edifici che hanno preso fuoco. Martedì altre violenze si sono avute anche subito dopo i funerali di Grigoropoulos.

Secondo gli osservatori, si tratterebbe dei peggiori scontri registrati in Grecia dalla fine del regime militare nel 1974: la causa sarebbe da riscontrare nel diffuso malcontento nei confronti del Primo Ministro Kostas Karamanlis [3], che governa con una maggioranza di un solo seggio. Il principale partito di opposizione ha già richiesto le elezioni anticipate.

Per maggiori informazioni, l'apposita pagina di Wikipedia [4] [in] viene aggiornata in continuazione.

Twitter

Su Twitter i molti rilanci sulla situazione usano la hashtag #griots [5] [gr/in]. Un utente, “asteris” [6] [gr/in], ha prontamente inserito dispacci sulle manifestazioni di Salonicco sin dalle prime ore del 10 dicembre:

asteris: [7] “#griots rapporto da Salonicco: C'è un assembramento di manifestanti facinorosi nei pressi di un camioncino parcheggiato. I gas lacrimogeni si estendono per due isolati, qualcuno ne è rimasto stordito”.

asteris: [8] “#griots rapporto da Salonicco: La città è silenziosa e deserta, sembra di essere in un videogioco, in quei livelli in cui i cattivi stanno per saltarti addosso”.

Foto

Indymedia Athens [9] [gr] (sito parzialmente tradotto in inglese [10] [in]) sta seguendo al meglio la situazione in prima linea, con drammatiche fotografie delle strade in fiamme [11] [gr] e i link ad alcuni video [10] dove si sentono anche i colpi di arma da fuoco.

Streets on fire
Un citizen journalist che usa lo pseudonimo di Teacher Dude's BBQ ha diffuso parecchi post e fotografie sul suo blog [12] [in], su Flickr [13] [in], e sulla sua pagina di NowPublic [14] [in]. Tra queste, anche le immagini delle ferite subite dopo il pestaggio dalla polizia per aver fotografato le manifestazioni. Il blogger scrive [15] [in]:

Per aver fatto queste foto della polizia in assetto antisommossa, l'8 settembre 2007, a Thessaloniki, mi hanno slogato un una spalla, rotto il naso e affibbiato numerosi tagli e scorticature.

Sono stato arrestato, infilato in un furgoncino senza contrassegni da quattro poliziotti in borghese e portato alla stazione centrale di polizia. Più tardi mi hanno rilasciato, senza alcuna accusa a mio carico, ma in preda al dolore lancinante e ricoperto di sangue.

ThirdEye3 [16] pubblica su Flickr le foto dei manifestanti con in mano dei manifesti [17] con l'immagine di una pistola rielaborata con Photoshop come simbolo pacifista [si tratta di una “surreal pistol [18]“, dove la canna della pistola è rivolta verso chi la usa] e una galleria di foto contrassegnata dal tag #griots [19].

Manifestanti con l'immagine della pistola [17]

dkilim [20] pubblica le foto delle devastazioni seguite alle proteste.

Vetrine sfondate di una banca [20]

Molte altre fotografie sono disponibili sulle pagine di vari utenti di Flickr, tra cui tom.tziros [21], Λεωνίδας [22], e murplej@ne – under deconstruction [23] (il quale ne aprla anche sul blog personale, su Trainstorming [24] [gr]).

Video

Sameer Padania, collaboratore di The HUB [25], sito che ospita video a sostegno dei diritti umani all'interno del progetto Witness, si trovava ad Atene per una conferenza sui media [26] [in], , [26] e ha caricato su YouTube oltre una dozzina di brevi video [27] su quanto ha visto per le strade.

Videoonthecloud [28] ha caricato un paio di video su YouTube, incluso quello che segue dove si vede un poliziotto che tira una pietra contro un dimostrante.

Una semplice ricerca su YouTube con la parola chiave #griots [29] rimanda a parecchi altri video.

Georgia Popplewell [30] e Renata Avila [31] hanno contribuito a questo post con vari testi e link.