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Nuova Zelanda: attivista si rivela informatore, e la blogosfera reagisce

Categorie: Oceania, Nuova Zelanda, Politica, Protesta

La blogosfera neozelandese è scossa dalla notizia che un attivista di sinistra si è rivelato un informatore della polizia.

Come ha riportato il Sunday Star Time [1] [in]:

Nel corso degli ultimi dieci anni, la polizia ha speso decine, possibilmente centinaia di migliaia di dollari per far sì che [Rob] Gilchrist spiasse gruppi ambientalisti e contrari alla guerra in Iraq, associazioni per i diritti e l'assistenza ai poveri, associazioni animaliste, gruppi che si oppongono agli OGM e molti altri.

Il giornale ha segnalato i resoconti forniti da Rob Gilchrist a due membri dello Special Investigation Group (SIG) di Christchurch, i quali pagavano l'informatore 600 dollari a settimana (più le spese) per monitorare gruppi quali Greenpeace, Save Happy Valley, Auckland Animal Action, GE-Free New Zealand e Peace Action Wellington. Gilchrist, 40 anni, inoltrava alla polizia anche le email che riceveva dal Green Party e dal Workers Party. Il SIG è stato costituito dopo l'attentato dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti, per occuparsi di antiterrorismo e sicurezza nazionale.

L'intera faccenda è venuta alla luce, spiega il giornale [2] [in] quando Gilchrist ha chiesto alla sua ragazza, una ventiduenne attiva in ambito animalista e nel partito laburista, di riparargli il computer. Ha così scoperto che Gilchrist inviava e riceveva email da indirizzi anonimi, “uno dei quali si è scoperto appartenere alla polizia.”

Subito dopo la pubblicazione dell'articolo sul Sunday Star Times, il blog di sinistra Whoar ha diffuso questo avviso [3] [in]:

allarme-informatore/bastardo/traditore/ …! c'è un informatore della polizia nel cuore di gruppi animalisti/greenpeace…da qualche anno… si chiama rob gilchrist…

Quanti hanno inserito dei post su Aotearoa Indipendent Media Center sono apparsi particolarmente irritati dal fatto che Gilchrist avesse chiesto scusa alle persone spiate.

Questo commento, di Anonimo [4] [in], illustra bene come molti attivisti si fossero interrogati sulle motivazioni di Gilchrist.

Ti DISPIACE??!

Stai mica scherzando?

Tu intascavi i soldi e non te ne fregava niente di noi. Dire che ci stai male è una totale stronzata. Ti conosco da molti anni Rob, e ho capito fin dall'inizio che qualcosa non quadrava. Ma tutti gli altri volevano credere che tu fossi “mandato dal cielo”. Se la tua amica non ti avesse scoperto, saresti ancora al soldo del governo.

Per quanto mi riguarda, amico, sono felice che ti abbiano fermato. E sta per esserci un processo. Ci saranno altri come te, e infatti ce sono altri.

Indovina, Rob…, sei uno stronzo. Mi spiace amico ma non ti aiuterà chiedere scusa. C'è una persona che ti aveva individuato fin dall'inizio, dalla primissima volta che ti ha visto. Non è più tra noi adesso. Noi non eravamo sicuri, ma lui sì, era certo che tu fossi una spia. Complimenti a quell'uomo. Sono certo che se la sta ridendo.

Dallo stesso sito, ecco un commento [5] [in] sull'interesse della polizia per la vita privata degli attivisti.

Mi domando quanto questo caso abbia a che fare con tutti i contrasti interni che ci sono stati di recente. Sembra che i negrieri di Rob si stessero interessando ai rapporti sessuali e ai dissidi tra di noi.

Passiamo alle questioni più ampie in gioco. In primo luogo, la legalità e l'efficacia della sorveglianza di gruppi politici o attivisti locali.

Citando un portavoce del Green Party che accusava la polizia di usare “le tattiche della Stasi [6] [it] [polizia segreta della Germania Est]” e di sprecare risorse utili a combattere il crimine, Tumeke [7] [in] ha aggiunto:

Che porcheria è mai questa, che schifo spiare gruppi di protesta come SAFE o Greenpeace, è questa la ragione per cui dovremmo dare maggiori poteri alla polizia, per spiare gruppi di protesta come questi? Pensavo che stessimo approvando delle leggi per proteggerci dai veri terroristi ma no, a quanto pare la vita sessuale degli attivisti è qualcosa di cui dobbiamo essere a conoscenza ai fini della fottuta sicurezza nazionale.

… un promemoria per chiunque progetti azioni contro il governo l'anno prossimo: ricordate di lavorare in gruppi molto ristretti e NON dite ad altri cosa state facendo, così non rischierete di trovarvi degli informatori della polizia nel vostro gruppo.

Idiot/Savant sul blog No Right Turn [8] [in] sostiene che è ora di smantellare il SIG:

Così, col pretesto di combattere il “terrorismo”, la polizia stava spiando i partiti politici. Ciò è semplicemente inaccettabile in una democrazia. Il SIG deve essere sciolto, e i funzionari responsabili devono fornire delle spiegazioni.

LudditeJourno [9] [in] non si spinge fino a questo punto. Tuttavia, la scrittrice Sandra Dickson propone un qualche tipo di controllo.

Sarebbe bene che il governo ponesse dei limiti in seguito a queste azioni della polizia. Il mio suggerimento è far monitorare l'attività dello Special Investigation Group da un organo revisore indipendente – e renderne pubblici i risultati. Potremmo allora decidere con cognizione di causa l'utilità di questa squadra speciale, e in che misura dovrebbe continuare a esistere.

Su Kiwi Blog [10] [in], David Farrar sostiene che la polizia si trova a percorrere una linea sottile nel decidere quali gruppi tenere d'occhio — rispetto cioè a quelli che perseguono attività illegali.

La polizia dovrebbe forse spiare questi gruppi, nel caso questi siano gruppi di protesta? Bè, la risposta è: dipende. Se non si propongono di infrangere la legge e organizzano proteste legali, allora la polizia non dovrebbe interessarsene. Forse è per questo che fra quei gruppi non ci sono il Forest & Bird o il World Wildlife Fund.

Tuttavia, se questi gruppi progettassero deliberatamente di infrangere la legge, arrecare danni, rubare ecc. – allora il semplice fatto di essere un gruppo di protesta non li rende immuni dalla legge, e non significa che la polizia non possa usare informatori per scoprire le eventuali attività illegali in discussione.

Quindi i dieci gruppi citati sopra pianificherebbero azioni illegali? Non ne sono sicuro. Save Happy Valley sicuramente sì, e non mi crea problemi il fatto che la polizia li controlli, se lo fa secondo la legge. Ma sospetto che in qualche caso abbia esagerato per giustificare l'uso degli infiltrati. La domanda che farei è: usare Gilchrist come informatore è servito a prevenire qualche crimine? Se così non fosse, non dovrebbero spiare quei gruppi. Comunque, nel caso questi stessero organizzando attività illegali, una certa sorveglianza sarebbe giustificata.

Nello stesso post, LudditeJourno approfondisce il fatto che la polizia spesso controlla i gruppi il cui credo sfiora l'illegalità.

Bryce Edwards, assistente presso la facoltà di Studi Politici, interviene sul blog Liberation [11] [in] seguendo la stessa linea di pensiero:

Lo stato in Nuova Zelanda ha sempre avuto un forte interesse nel sorvegliare l'attività politica della sinistra. Il Security Intelligence Service, in particolare, ha una lunga storia di spionaggio nei confronti di singoli e gruppi attivisti. E negli ultimi anni il suo potere si è esteso, con l'aiuto dei parlamentari dei Partiti Laburista, Nazionale, Maori ecc. A volte si è avuta perfino qualche leggera ‘innovazione' nella configurazione dello spionaggio – con organizzazioni statali che usano investigatori privati per spiare attivisti politici.

Eppure parecchi nella blogosfera neozelandese, come Half Done [12] [in], sostengono che sia dovere della polizia tenere d'occhio i gruppi che creano disordini civili.

Francamente, se la polizia non tenesse d'occhio i gruppi che sollecitano chiunque a partecipare a una lotta armata, trascurerebbe in modo grave il proprio dovere.

La convinzione di certi gruppi di poter fare quel che vogliono se non ottengono il loro spazio politico, è una delle ragioni di fondo per cui abbiamo bisogno della polizia.

Vedi anche: Grecia.

Di primo acchito, Not PC [13] [in] si chiede se questa vicenda sia vera.

Ma diamo per scontato a scopo di discussione che la dichiarazione sia vera. E allora? Si dice che i gruppi includano quelli come Safe Animals From Exploitation (SAFE), Peace Action Wellington, gruppi anti-OGM e Save Happy Valley. Tutti costoro infrangono la legge – al pari della ‘nave madre’ di Greenpeace, che come ricorderete sosteneva cose tipo la Sea Shepherd, che si provava a congelare le acque dell'Antartico cercando di far affondare le baleniere giapponesi con tutte le vite a bordo. 

Questi non sono membri del circolo di maglia e cucito.

SAFE è nota per le intrusioni violente, e per aver distrutto le proprietà altrui. Sono stati dei gruppi anti-OGM a irrompere nella Lincoln University qualche anno fa, distruggendo esperimenti che valevano milioni (rischiando, per inciso, di diffondere il virus contro cui stavano protestando). E Save Happy Valley e Peace Action Wellington non hanno niente di benevolo nonostante i nomi: membri di entrambi i gruppi sono stati arrestati e indagati in passato per danni intenzionali [14] [in], e inoltre erano inclusi fra quelli arrestati lo scorso anno nell'ambito delle operazioni Te Qaeda [15]/Urewera 17. 

Quindi se anche venisse provata la veridicità della dichiarazione [di Rob Gilchrist come infiltrato], se questi gruppi vengono tenuti sotto controllo, vuol dire semplicemente che la polizia sta facendo il proprio lavoro.