In segno di protesta contro il sostegno di Washington a Israele, una parte dei malesi sta boicottando i prodotti provenienti dagli USA [in]. Israele ha lanciato un'offensiva militare su Gaza che è costata la vita a oltre 800 palestinesi. L'ex primo ministro malese Mahathir Mohamad sta appoggiando attivamente la campagna di boicottaggio.
Oltre 2.000 ristoranti musulmani, appartenenti alla “Association of Muslim Restaurant Operators”, hanno smesso di servire i prodotti della Coca-Cola ai propri clienti. Inoltre l'Associazione Consumatori Islamici in Malaysia ha individuato altri 100 prodotti di marche quali Starbucks, Colgate, McDonald's, Nike, Wendy’s, Tommy Hilfiger, Gap, Dell, e Maybelline come obiettivi della campagna di boicottaggio.
Immagine tratta dal blog di Shamsul Yunos [in].
L'opinione della blogosfera malese è divisa riguardo l'iniziativa.
In my humble opinion elenca i seguenti criteri nel selezionare i prodotti USA [in]:
1. Il prodotto è confezionato unicamente negli USA?
2. L'azienda è contraria alla guerra?
3. L'azienda ha rapporti diretti con Israele?
Everyday Ordinariness preferisce altre forme di protesta [in]:
Per quanto desideri partecipare a questo boicottaggio, sono costretto a chiedermi di continuo: Non farà forse più danni che altro? Sembra così facile boicottare i prodotti americani, ma ciò vuol dire rinunciare a parecchie cose.
Dal momento che siamo così abituati all'americanizzazione e alla globalizzazione, pensate sia facile boicottare beni, prodotti e marche che fanno parte della nostra vita da anni? Chi vogliamo prendere in giro? Guardatevi intorno e son certo che ritroverete ovunque pezzi della “americanizzazione”.
Sono convinto che ci sono altri modi per esprimere i nostri sentimenti sul tema. Durante le preghiere di questo venerdì, il denaro raccolto sarà dato in beneficenza al popolo della Palestina. In questo modo, i soldi verranno usati per le necessità quotidiane, come il cibo. Preferisco questo tipo di aiuto che, in un modo o nell'altro, andrà a beneficio diretto di vittime innocenti.
My anger, it may be yours too ritiene che il boicottaggio manderebbe un messaggio forte all'occidente [in]:
Non credo che il punto qui sia di mandare in fallimento la Coca Cola, ma di far intendere che l'economia musulmana è abbastanza forte da colpire l'occidente, dopo tutto questa è una guerra economica tanto quanto territoriale.
New Malaysia dubita che il boicottaggio [in] possa risultare efficace:
È sempre facile fare appello al boicottaggio dei prodotti americani. I gruppi e i singoli che lo vanno proponendo avranno le migliori intenzioni, ma, siamo seri, funzionerà? Noi chiediamo di boicottare i prodotti dagli USA, ma abbiamo considerato le conseguenze economiche della ritorsione degli USA e delle lobby ebraiche?
Let's ditch the logical scarta l'idea della protesta [in]:
I politici malesi hanno un'opinione eccessivamente alta di se stessi. Gli Stati Uniti se ne fregano proprio se boicottiamo le loro aziende. Per loro è solo fumo negli occhi. Chi sono i maggiori investitori stranieri in Malaysia? Le aziende americane!
Immagini gentilmente concesse da Hantulaut [in] e Tunku [in].
The Artist incita la leadership studentesca a sostenere il boicottaggio [in]:
È tempo che i leader del movimento studentesco malese passino all'azione e rispondano all'appello per il boicotaggio economico. Ciò porterà un doppio beneficio: aiutare l'industria malese e creare un modello economico centrato sul consumatore.
Selezioniamo con cura i prodotti da boicottare: non vogliamo che la nostra industria si trovi in difficoltà, vero? Per cominciare prendiamo in esame quali prodotti sarebbe saggio boicottare e di quali possiamo fare a meno. Da lì procederemo a boicottarne altri.
Think; Think; Think mette in risalto come il successo della campagna dipenda dalla cooperazione dei consumatori [in]:
È un ORDINE! Boicottare, rifiutare, evitare, imporre sanzioni, embargo, rifuggire, bandire, proibire, respingere, e qualsiasi altro sinonimo del termine boicottare, tutte le organizzazioni o i prodotti israeliani o ebrei, correlati a essi, o anche che li appoggino soltanto. Boicottare!
Forse ridono di me, un tipo che scrive su blog musulmano, “chi sei tu per boicottarci?”, ma se collaboriamo tutti insieme a boicottare i loro prodotti, subiranno comunque l'impatto delle nostre azioni (pur se non enorme).
Icedlemontea non si oppone [in] all'idea di boicottare la Coke:
In primo luogo non ho mai amato molto la coca-cola, quindi per me si può fare. Ora devo solo cambiare i miei cosmetici e usare quelli locali. Proprio così, caspita!
Jaff Point elenca diverse azioni di protesta [in] che singoli e gruppi potrebbero lanciare per dimostrare l'appoggio a Gaza:
COSA DOBBIAMO FARE?
1) Continuare a manifestare contro la brutalità di Israele a Gaza
2) BOiCOTTIAMO tutte le merci e la valuta proveniente da Israele e Stati Uniti
3) Continuare a implorare la giustizia divina contro Israele
4) Continuare a dare appoggio morale e finanziario ai palestinesi – Inviamo contributi
5) Diffondiamo la voce sulla crudeltà di Israele fra le persone intorno a noi e nella comunità globale
Hantulaut suggerisce ai blogger [in] di ripensare l'appoggio alla campagna di boicotaggio:
“Quei blogger che sostenevano l'appello del Dr. Mahathir probabilmente hanno dimenticato che per scrivere sui propri blog usano prodotti americani. Se boicottate l'America allora dovete smettere di usare computer, software e tutti i blog su piattaforme americane, per non parlare di internet. Ci riuscite? Il nostro ex premier probabilmente non si è reso conto di essere egli stesso un blogger, e totalmente preso nell'uso di prodotti americani.”
L'ex primo ministro malese Mahathir Mohamad mentre tiene un discorso in una moschea. Foto tratta dal blog di Jaff Point[in].
1 commento
signori studenti spegnete tutti i vostri compiuter,telefonini,luce,andate a piedi perché tutte le tecnologie sono invenzioni occidentali.Per quanto riguarda il cibo potete mangire il riso,la verdura vostra che é eccezionale.Poi dovreste boicottare,pakistan,afganistan,somalia,etiopia,sudan,congo…ci sono guerre anche li ma mi sembra che voi non le notate