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Guadalupa: ancora tumulti e un omicidio irrisolto

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Nella confusione creata da un mese di tumulti sociali nell’isola di Guadalupa [1] [it], le notti del 17 e del 18 febbraio [2] [it] sono state particolarmente violente. Oltre a negozi e barricate date alle fiamme, il culmine dei violenti scontri è stato l'omicidio di un uomo, delitto ancora irrisolto. Su Chien créole [3] [fr]Trikess ci parla della morte di Jacques Bino [4] [fr], leader sindacale ucciso nella tarda notte di giovedì scorso.

Numerose le ipotesi avanzate da allora per provare a spiegare – o addirittura a risolvere – questo caso. Il blogger locale Indiscrétions [5] [fr] ha pubblicato una lettera aperta sulla questione :

Le regretté Jacques BINO a été doublement victime. Il a été aussi victime de ces dysfonctionnements. Heureusement que des policiers ont aussi été blessés dans cette affaire. Heureusement qu'ils ne peuvent même pas être soupçonnés… sauf peut-être de non assistance à personne en danger

Jacques Bino è stato due volte vittima. Oltre che dei suoi assassini, è stato vittima anche della disorganizzazione [delle forze di polizia]. Per fortuna, ci sono stati feriti anche tra le forze dell'ordine. Fortunatamente, perchè così non potranno essere considerati sospettati… ad eccezione dell'incapacità di soccorrere una persona in pericolo.

Quanto sopra è probabilmente una risposta alle dichiarazioni ufficiali del Primo Ministro francese di altre autorità statali, che hanno dichiarato alla televisione nazionale che J. Bino sarebbe stato ucciso da giovani rivoltosi alle prese con una barricata. (Ufficialmente l'indagine non è ancora conclusa). Ecco l'opinione di ChienCréole [4][fr], pubblicata il giorno dopo l'omicidio:

Cela dit s’il est vrai que certains jeunes se sont livrés à des actes de violence aveugle de nature à porter atteinte à la vie d’autrui, et même s’il est fort probable qu’un d’entre eux ait appuyé sur la gachette de l’arme qui a tué Jacques Bino, les conclusions des uns et des autres sont un peu trop rapides et légères en l’absence des conclusions de l’enquête.

D'accordo, è vero alcuni giovani si sono macchiati di atti di violenza gratuita, che avrebbero potuto mettere a repentaglio la vita di qualcuno, ed è molto probabile che sia stato proprio uno di loro a premere il grilletto contro Jacques Bino; ma qua e là c'è chi ha tirato conclusioni infondate senza nemmeno aspetteare la fine delle indagini.

Nelle condizioni di tumulto sociale, le forze di polizia sembrano intenzionate a risolvere questo delitto il prima possibile; eppure, invece di calmare la situazione, l'indagine stessa è stata causa di un episodio assai controverso, raccontato per primo da Trikess [6] [fr], e poi rilanciato nella blogosfera, su Twitter [7] [in] e su Facebook [8] in]. Nel post in titolato Arrestato un giovane, sospettato dell'omicidio di Jacques Bino [fr], il blogger racconta la storia e pubblica le foto dell'arresto del giovane e di sua nonna, che a quanto pare sarebbe stata maltrattata dalle forze del'ordine. Nel post Trikess spiega:

Six policiers, l’arme au poing, s’engouffrent les premiers dans le petit appartement. Ils se précipitent sans hésitation dans la chambre tout de suite à gauche et tombent à bras raccourcis sur Patrice, que les détonations et les cris des policiers viennent de réveiller en sursaut.

Sei poliziotti armati di tutto punto hanno fatto irruzione nell'appartamento, si sono diretti senza esitazione verso la prima stanza a sinistra, per poi scagliarsi violentemente su Patrice, appena svegliatosi per le urla e i colpi d'arma da fuoco dei poliziotti.

Sabato 21 febbraio, il giovane è stato rilasciato [9] [fr] [dopo che l'hard disk del suo PC non aveva rivelato nulla di sospetto. La scorsa settimana, nelle blogosfere di Guadalupa (BworldConnection [10] [fr]) e di Martinica (Montray kréyol [11] [fr]) molti hanno espresso i propri dubbi su quanto viene definito un arresto ingiustificato. Gli utenti di Twitter e Facebook hanno continuato a diffondere la notizia e le relative foto, stigmatizzando l'intera vicenda come una “clamorosa svista”.