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Italia: in difesa del “diritto a morire”

Categorie: Post popolare, Un mese, Primo post!, Due post, Europa occidentale, Città del Vaticano, Italia, Cyber-attivismo, Governance, Libertà d'espressione, Politica, Protesta, Religione, Salute

AGGIORNAMENTO: Eluana Englaro è deceduta [1] [it] poche ore dopo la stesura di questo post.

La battaglia legale sul ‘diritto a morire’ di una donna in coma da 17 anni sta dando vita ad ampio dibattito e attivismo online in Italia. Per lo più a difesa della ‘scelta di Eluana Englaro’, i netizen italiani hanno firmato petizioni, organizzato proteste e affidato a video su YouTube il proprio ‘testamento biologico’, sfidando sia il primo ministro Silvio Berlusconi che il Vaticano.

Eluana EnglaroEluana Englaro è una donna di 38 anni rimasta in stato vegetativo dopo un incidente automobilistico avvenuto nel 1992. Poco prima dell'incidente, aveva visitato un amico in coma, esprimendo al padre la ferma volontà di non voler essere tenuta in vita artificialmente, nel caso le fosse capitato qualcosa di simile.

Pur continuando ad assistere amorevolmente Eluana durante tutti questi anni, il padre Beppino Englaro ha avviato una decennale battaglia legale per dare corso alla volontà della figlia e consentirle di morire in pace, anche se la legge italiana non riconosce alcun ‘testamento biologico (living will [2] [en]). La disputa legale è arrivata perfino alla Corte di Cassazione e alla Corte Europea di Strasburgo, e le sentenze finali hanno dato ragione alla richiesta di Eluana di morire. Venerdì 6 febbraio i medici hanno inziato la procedura d'interruzione dell'alimentazione forzata.

Abbracciando le idee del Vaticano, il primo ministro Silvio Berlusconi ha tentato di ribaltare la sentenza giudiziaria [3] [in] proponendo un decreto d'emergeza rapidamente approvato dal Parlamento. Il Presidente della Republica si è tuttavia rifiutato di firmarlo, con il sostegno di molti giuristi, giornalisti e comuni cittadini. Poi, in una corsa contro il tempo per “salvare Eluana”, Berlusconi ha annunciato l'immediata presentazione di un “disegno di legge speciale” [4] [it] che potrebbe essere ratificato dal Parlamento entro la settimana, evitando così il veto del President e costringendo i medici a reintrodurre l'alimentazione forzata per Eluana. Berlusconi aveva anche suggerito un possibile emendamento costituzionale, se necessario.

Manifestazione a Milano
Foto dei Radicali Milano [5] [it], rilasciata sotto Creative Commons su Flickr.

Oltre a diversi eventi pubblici, sia “per la vita” che “pro-Eluana”, svoltosi durante lo scorso fine-settimana, una grande manifestazione è prevista nel centro di Roma per Sabato 21 febbraio contro la “dittatura oscurantista” [6] [it] sottesa dalle iniziative governative. Sul ciglio di una crisi costituzionale senza precedenti dalla Seconda Guerra Mondiale, l'intero Paese è alla prese con accese discussioni che vanno trasbordando su Internet.

Lo stravolgimento della giustizia

La maggioranza dei blogger considerano la manovra di Berlusconi un tentativo di sovvertire le istituzioni dello Stato. Mente critica [7] [it] scrive:

Sconfessare per decreto legge una sentenza definitiva di una Corte di cassazione è un colpo di stato verso uno dei legittimi poteri della repubblica. Un atto così incostituzionale che probabilmente nemmeno Franco o i colonnelli della giunta militare greca avrebbero avuto l’ardire di tentare.

Random bits, un blog antropologicamente inferiore [8] [it], dopo aver dichiarato di essere vicino alla maggioranza parlamentare, commenta come segue il decreto d'emergenza:

Non siamo (ancora) di fronte a comportamenti apertamente golpisti, ma ci stiamo pericolosamente avvicinando al limite (…) ricordando al governo l'importanza della separazione dei poteri e dei meccanismi di checks and balances.

Open World [9] [it], citando Berlusconi secondo cui nelle attuali condizioni Eluana Englaro “è una persona che potrebbe perfino avere un figlio”, ribadisce la necessità di una legge sul testamento biologico e aggiunge:

Il Governo sta autorizzando una parte molto importante dell’elettorato, quello cattolico, di diventare il padrone di uno Stato Laico come è l’Italia. Come è per Costituzione il nostro Paese è tutto il contrario di quello descritto dal Presidente del Consiglio.

Mentre aumenta la pressione del Vaticano, il sacerdote cattolico e blogger Paolo Padrini esprime la propria opinione su Passi nel deserto [10] [it]:

In questo momento una sola cosa potrebbe disinnescare la miccia dello scontro sociale, oltre che istituzionale. Al più presto dovrebbero riunirsi i parlamentari cattolici di tutti gli schieramenti, presentare una legge sospensiva di ogni decisione fino ad una completa decisione circa una legge di “fine vita” che regoli anche il cosiddetto “testamento biologico” togliendo da esso ogni possibile fraintendimento pseudoeutanasico.

Sul quotidiano La Repubblica, il noto costituzionalista Stefano Rodotà ha descritto la situazione come uno “tsunami costituzionale” [11] [it] ed esprime la preoccupazione [12] [it] che “la paura parlamentare di troppi ci porti verso una deriva assai poco rispettosa dei diritti delle persone e della loro stessa umanità.” 1partigiano ha commentato così quest'ultimo articolo:

di nuovo il governo fa leggi ad personam, vedi il caso Eluana. La politica che deve fare leggi utilizzabili per tutti si accanisce su un fatto specifico da farne un decreto,noi cittadini dovremmo prendere coscienza di chi ci governa, della sua arroganza e ignoranza politica.

Attivismo online a sostegno della “scelta di Eluana”

Flickr ha oltre 150 pagine [13] [it] con foto da manifestazioni, disegni e altre immagini relative al caso di Eluana's case.

Facebook ribolle di attivismo: molti protestano conteo le azioni del Governo oscurando la foto del proprio profilo, mentre il gruppo a sostegno della manifestazione di sabato a Roma [14] [it] ha rapidamente raggiunto i 2.000 aderenti e una petizione a favore [15] [it] della “scelta di Eluana” conta quasi 86.000 persone. Parecchi altri gruppi dibattono sulle questioni in ballo e organizzano eventi locali – anche qui, la grande maggioranza sostengono la decisione dei giudici.

Infine, è attiva una campagna per inviare via email il proprio testamento biologico [16] [it] direttamente al Ministro del Lavoro: la gente riempie e firma un modulo dove afferma di non volere alcun accanimento terapeutico.Analogamente, decisne di persone stanno pubblicando su YouTube dei video [17] [it] in cui dettagliano il testamento biologico. Oltre 100 i video attualmente disponibili, molti già visti centinaia di volte.

Sempre su YouTube è presente il seguente video a sostegno di un disegno di legge presentato recentemente dal Senatore e chirurgo Ignazio Marino [18], a sostegno del valore legale di simili testamenti biologici:

A questo articolo ha contributo Eleonora Pantò [19] [it].