USA: “Yes, we can”, dicono gli Indiani d'America

Rimasti invisibili per secoli, i Nativi Americani stanno usando in misura crescente i blog e i citizen media online per promuovere e preservare i propri diritti e gli stili di vita tradizionali. Con l'elezione del Presidente Awe Kooda Bilaxpak Kuuxshish (nome con cui Barack Obama è stato accolto in seno alla tribù dei Crow) [in], le popolazioni indigene vedono delle nuove ragioni per essere ottimiste.

Reznet – Cronache dai nativi americani

Uno dei progetti che dà voce alla visione del mondo dei Nativi è Reznet [in], sito web di notizie, informazione e intrattenimento curato dalla Scuola di Giornalismo dell'Università del Montana, che si occupa anche di formare e guidare gli studenti nativi americani che nei college del Paese studiano per diventare giornalisti.

Su Reznet trovano spazio sia articoli che blog e multimedia. Sottolinenando le attuali applicazioni dei sistemi fondati sulle credenze indigene, in particolare il rispetto della Terra, un articolo [in] riporta che “un'azienda fornitrice di energia solare, di proprietà e gestione indigena” produrrà energia pulita per il governo statunitense.

Un altro post, nella sezione triBaLOG [in], spiega come la mistificazione popolare dei western ai danni dei nativi venga confutata da una corrente innovativa di film d'animazione quale ‘Stories From the Seventh Fire‘, realizzati da registi nativi che raccontano le storie tribali contemporanee e tradizionali in maniera più accurata.

Rezkast – Un sito per condividere video e musica nativi

Rezkast [in] è un sito web minore, creato dal Coeur d'Alene Tribal Technology Center, che diffonde le produzioni multimediali dei nativi come alternativa a YouTube. Molti dei video scambiati qui riguardano l'attivismo, la cultura, la lingua e l'ispirazione.

Sul sito compare un video che prende la nota canzone di will.i.am basata sulle parole di un discorso di Obama, e ne fa un remix che mostra foto antiche e recenti della vita gli Indiani d'America. Il video elenca le sfide che le popolazioni indigene devono fronteggiare – come quella di proteggere i luoghi sacri e preservare le antiche culture – e conclude: “Sì, noi possiamo tornare alla grandezza tribale.”

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