Cinque tribù indigene brasiliane hanno vinto una battaglia trentennale per riottenere le loro terre ancestali, 1,7 milioni di ettari nello Stato di Roraima [it] in Amazzonia, al confine con il Venezuela e la Guyana. Il 19 marzo, la Corte Suprema brasiliana (STF) ha deciso per l’integrità della terra indigena Raposa Serra do Sol [in], che manterrà pertanto dimensioni e confini attuali. Deluse le aspettative degli allevatori di bestiame e dei coltivatori di riso, che desideravano impossessarsi del territorio.
Iniziato ad agosto del 2008, il processo è stato sospeso per ben due volte [it]. A dicembre, uno degli 11 giudici investiti della causa, Marco Aurélio Mello, chiese di aggiornare il caso per ulteriori indagini, sebbene 8 giudici avessero già votato a favore dell’attuale demarcazione. Le votazioni sono riprese mercoledì 15 marzo. Nonostante mancassero i voti di soli 3 giudici, al termine della giornata la corte non è riuscita a prendere una decisione.
Si stima che 18.000 indigeni provenienti dalle tribù Macuxi [it], Wapixana [it], Ingaricó [it], Taurepangs e Patamona vivano nell’area conosciuta come Serra Raposa do Sol, riserva creata dal governo brasiliano nel 2005 dopo una battaglia legale durata 30 anni.