La vita di oltre 1.000 egiziani, deceduti in seguito all'affondamento del traghetto Salam 89 nel 2006, vale circa 11 ore di prigione per l'armatore dell'imbarcazione, ex-legislatore e magnate Mamdouh Ismail, condannato [in] in absentia a sette anni di detenzione per “carneficina involontaria”, come dicono i blogger egiziani.
Il disastro è stato descritto come “l'evento più drammatico nella storia della marina moderna.”
Zeinobia è stata la prima a dare la notizia annunciando il verdetto su Twitter [in]:
La notizia è stata successivamente ripresa da Fustat [in], Wael Abbas [ar], me stessa [ar] e altri blogger egiziani.
Il disastro ha avuto luogo nel febbraio del 2006, quando il Salam 89 è colato a picco nelle acque del Mar Rosso uccidendo più di 1.200 egiziani che tornavano in patria dall'Arabia Saudita, in aggiunta all'equipaggio che sembra sia stato rapito affinché nessuno potesse testimoniare contro Ismail. Le vittime del ferry erano per lo più poveri lavoratori che rientravano in Egitto per trascorrere le vacanze con le rispettive famiglie.
A luglio 2008, un tribunale aveva dichiarato innocente Ismail [it], provocando rabbia e sconcerto tra i familiari delle vittime. La sentenza è stata portata in appello e solo oggi Ismail è stato dichiarato colpevole.
Nonostante alcune affermazioni secondo cui i familiari delle vittime sarebbero soddisfatte dalla nuova sentenza, poiché ritengono che questa sia la pena massima che una persona potente come Ismail possa subìre in un sistema così corrotto, molti egiziani ritengono che il verdetto sia arrivato troppo tardi e sia ingiusto se paragonato alla morte di 1.200 egiziani annegati in mare.
Blogger quali Ayoub [ar], Sayyed Mokhtar [ar], Omar Affandi [ar], Ahmed A. EL-Malatawy [ar] e Kareem El Bahairy [ar] hanno immediatamente espresso il proprio sdegno.
Egyptian leftist [ar] e Nawara [ar] hanno criticato la sentenza facendo il calcolo della durata della detenzione:
Ahmed Shokier [ar], un altro blogger egiziano, pubblica due immagini dei giudici coinvolti nel caso – una di Ahmed Refaa El Najaar, che ha dichiarato innocente Mamdouh e l'altra di Khaled Badr El Deen, il quale ha condannato l'imputato a sette anni di prigione. Commentando cinicamente, Ahmed ha intitolato il post “La giustizia ha molte facce.”
Nel frattempo, Arabawy [in] ha pubblicato un video di Al Jazeera International che riprende le reazioni dei familiari alla notizia della condanna.
Come al solito, Zeinobia [in] ha pubblicato un esaustivo rapporto del caso, in cui afferma che questo verdetto sia poco più di un antisettico per l'opinione pubblica poiché, visto che Ismail si trova a Londra e non c'è nessun accordo di estradizione tra Egitto e Inghilterra, l'uomo potrà godersi in tutta tranquillità il suo soggiorno all'estero.
La blogger invita i cittadini a sporgere denuncia in Inghilterra, o almeno a boicottare aziende e alberghi di sua proprietà. Il post si chiude affermando che, fino a quando Ismail si troverà a Londra, il caso Salam89 non è chiuso.
Tuttavia, stando a quanto scrive la blogger, la vicenda potrebbe concludersi un giorno o l'altro per mano di un egiziano infuriato:
Ancora una volta, tutto quello che posso dire è che vorrei venisse querelato da qualcuno a Londra, e che dovremmo boicottare caziende e alberghi di sua proprietà in Egitto; ecco la lista del suo impero in Egitto
• El-Salam Maritime transportation company.
• El-Salam Tourism development company che controlla:
X Concorde El-Salam a Misr El Gadida, [un quartiere del] Cairo
X Concorde Sharm El-Sheikh, nella zona del Sinai.
• Telstar travel in Tahrir Square, al Cairo.
Il caso del traghetto Al-Salam 98 non è ancora finito finché Ismail resta libero a Londra. La vicenda della scomparsa dei membri dell'equipaggio è ancora aperto.
Qualche volta ho come l'impressione che Mamdouh Ismail verrà ucciso da qualche egiziano meridionale infuriato.