Dopo anni in cui si negava [in] ai suoi appartenenti qualsiasi documento d'identità, la Suprema Corte Amministrativa egiziana ha riconosciuto alla comunità Baha'i [it] il diritto di ottenere documenti d'identificazione ufficiali.
SandMonkey ha commentato [in] così lo storico verdetto:
In questo modo potranno condurre una vita più normale e umana, invece di subìre umiliazioni quotidiane per ottenere un qualsiasi documento ufficiale dal governo egiziano – certificati di nascita, iscrizione a scuole e università, passaporti e certificati di morte.
Poi si chiede se gli altri egiziani, all'indomani di questa sentenza cominceranno
a chiedere di rimuovere la specifica del loro credo religioso, anche se non sono Baha'i? Sarà possibile? È un passo verso l'abolizione definitiva della religione dalla carta d'identità egiziana? Si spera, ma per adesso è un'utopia. Troppa gente aderisce a questa pratica per motivi che semplicemente mi sfuggono. Quindi, se siete tra costoro, cioé a favore dell'annotazione della religione sui documenti, per cortesia fatevi questa domanda: a cosa serve di preciso? Se avete una risposta, fatemelo sapere. M'interessa proprio!
Wa7da Masrya commenta [ar] la notizia e lancia un appello:
Voice of Egypt commenta il sistema legale egiziano in questo modo [ar]:
E sempre in tema di religione, The Traveller Within, ha pubblicato un sondaggio Gallup [in] secondo cui l'Egitto sarebbe il Paese più religioso al mondo
Interesssante notare come tra i dieci Paesi più religiosi sette siano a maggioranza musulmana. Otto su dieci, invece, sono Paesi dell'Africa sub-sahariana o dell'Asia orientale.
Mi piacerebbe esplorare più a fondo il nesso tra sottosviluppo e religiosità (non religione: ma religiosità)…