In Guinea-Bissau [1] il Presidente Joao Bernardo Vieira [2] [in] è stato assassinato nelle prime ore di ieri mattina, presumibilmente in un attacco da parte di soldati disertori mentre stava fuggendo da casa. Il crimine è accaduto alcune ore dopo che il suo rivale di sempre, il capo dell'esercito nazionale Generale Batista Tagme, è stato ucciso da una bomba, domenica sera. Anche se i motivi sono ancora sconosciuti, gli omicidi vanno generando forti timori d'instabilità nella giovane repubblica dell'Africa Occidentale.
Antonio Aly Silva [3] [pt] ha seguito le notizie mano a mano che arrivavano. Nel suo ultimo post [4] [pt], riporta la notizia che ci saranno 7 giorni di lutto nazionale per l'assassinio del presidente e due funerali di Stato. Promette di pubblicare domani le immagini esclusive dei funerali:
Nino Vieira è stato assassinato (?)
Mattina violenta
Siamo stati sotto il fuoco delle mitragliatrici per oltre 30 minuti – e che mitragliatrici! (AAS da cellulare)
Domenica 1 Marzo 2009 alle 22:32 PM
Manovre militari a Bissau
Oggi, uno scoppio violento ha colpito i quartieri generali delle forze armate di Guine. Ho visto quattro persone ferite all'ospedale, di cui due sono state bruciate e sono in condizioni critiche. Circolano voci secondo cui CEMGFA, il direttore Waie Na Tagme, sia morto. È la Guinea-Bissau al meglio. È doloroso scrivere questo tipo di notizie.
È proprio questa notizia che ha spinto Jorge Rosmaninho [5] [pt], che l'anno scorso aveva chiuso il blog di Africanidades, a riaprirlo. Pubblica la foto qui sotto e si domanda:
Quem mataria quem, primeiro? Afinal morreram os dois.
Chi ha ucciso per primo? Dopo tutto, sono morti entrambi.
Il reporter Luis Castro [6] [pt] fornisce alcune informazioni di fondo sulle relazioni tra i due uomini:
Conheço muito bem a realidade da Guiné-Bissau e os seus jogos de poder. Acompanhei a guerra civil de 1998/1999, eleições, golpes de Estado, estive preso, fui interrogado de arma apontada à cabeça, fui sentenciado de morte e tive de fugir resgatado pelos fuzileiros portugueses. O que aconteceu ontem e hoje não foi novidade para mim. De resto, há muito que o esperava. O confronto entre o Presidente Nino Vieira e o chefe de Estado maior, não é de agora. Recordo que Tagma Na Waie era infértil devido aos choques eléctricos a que foi sujeito nos testículos (disse-me em entrevista ) pelos homens de Nino e combateu-o ferozmente durante a guerra. Mais tarde, apesar de o ter ajudado a regressar à Guiné e ao poder, Tagma voltou a afastar-se de Nino. Tudo se agravou ainda mais quando o Presidente tentou que o programa do governo de Carlos Gomes Júnior fosse chumbado. O chefe de Estado maior pôs-se ao lado do PM, dizendo que o governo fora eleito e, como tal, deveria governar. Era previsível que um deles iria morrer. Era Nino ou Tgama. Morerarm os dois.
Solidarietà
I blogger di lingua portoghese, anche nelle ex colonie portoghesi, hanno deplorato l'accaduto, inviando messaggi di solidarietà al popolo della Guinea-Bissau: Da Capo Verde, João Dono [7] [pt] dice:
Espero que, a semelhança do que aconteceu em Angola, a paz passa a reinar em na Guiné-Bissau. O homem com história de Nino Vieira só poderia ter este fim. Ele escolheu este caminho, um caminho que muito fez sofrer os nossos irmãos. Vamos acompanhar as horas e os minutos de angústia na Guiné-Bissau.
Spero che, come in Angola, la pace torni in Guinea-Bissau. Un uomo con una storia come Nino Vieira poteva soltanto finire così. Ha scelto questa strada, una strada che ha portato molta sofferenza ai nostri fratelli. Continueremo a seguire le ore e i minuti di difficoltà in Guinea-Bissau.
Sempre da Capo Verde, Cesar Schofield Cardoso [8] [pt] scrive:
Passando à revista às minhas tropas dei por falta de…tolerância na Guiné-Bissau. Os demónios voltam a ensombrar este país, irmão de armas, que ainda não aprendeu a largar as armas. Terão matado Nino Vieira, em retalhação ao assassinato do Chefe do Estado Maior. Tempo de ódio na Guiné.
Controllando le mie truppe ho notato che … manca la tolleranza in Guinea-Bissau. I demoni hanno nuovamente oscurato questo Paese, il nostro fratello in armi, che ancora non ha imparato a deporre le armi. Hanno ucciso Vieira in rappresaglia per l'assassinio del capo dell'esercito. È il tempo dell'odio in Guinea.
Dal Mozambico, Manuel de Araùjo [9] [pt] dice:
Muitas razoes para ajudarmos Guine-Bissau a encontrar o caminho da paz e da reconciliacao nacional. Onde andam os nossos pacificadores mor? Onde anda a CPLP? Onde anda a Uniao Africana? (…) Nao podem ajudar os nossos irmaos a respirar o ar puro da reconciliacao nacional?
Ci sono molte ragioni per aiutare la Guinea-Bissau a trovare la strada della pace e della riconciliazione nazionale. Dove sono i nostri leader di pace? Dov'è la [Comunità dei Paesi di lingua portoghese] CPLP [10]? Dov'è l'Unione africana? (…) Come possono non aiutare i nostri fratelli a respirare l'aria pura della riconciliazione nazionale?
Dall'Angola, Eugénio Costa Almeida [11] [pt] dice:
Que a morte dos supostos arqui-inimigos sirva para a Sociedade Bissau-guineense criar uma Comissão de Verdade e Reconciliação e afastem dos espíritos as vinganças e façam da Guiné-Bissau um País enorme e próspero.
Se tutto va bene la morte dei presunti arcinemici aiuterà il popolo della Guinea-Bissau a creare una Commissione di Riconciliazione e di Verità che metterà fine al desiderio di vendetta e renderà la Guinea-Bissau un Paese immenso e prosperoso.
La Guinea-Bissau ha una popolazione di 1.6 milioni di persone e fin dall'indipendenza nel 1974 il Paese ha affrontato anni di instabilità, e più recentemente è emerso come percorso usato per il contrabbando di cocaina dall'America latina all'Europa.