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Moldova: La rivoluzione viaggia sui social network?

Categorie: Europa centrale & orientale, Moldova, Cyber-attivismo, Diritti umani, Elezioni, Guerra & conflitti, Libertà d'espressione, Media & Giornalismi, Politica, Protesta, Tecnologia

Lunedì 6 aprile Chisinau, capitale della Moldova [1] [it], è stata attraversata da  manifestazioni pacifiche [2] [in] che facevano seguito alla vittoria del Partito Comunista, già al Governo. Martedì, però, quelle stesse manifestazioni si sono fatte violente, quando alcuni dimostranti hanno assaltato e dato alle fiamme il palazzo del Parlamento.

Lyndon di Scraps of Moscow ha pubblicato aggiornamenti e traduzioni da blog, Twitter e testate tradizionali sulla situazione in Moldovia: in questo post, esaustivo e approfondito [3] [in], Lyndon pubblica i link a circa 30 diverse fonti, mentre sul suo blog si trova materiale ancora più rilevante, sotto il tag  “Grape Revolution [4]” [in] (”Se i manifestanti riusciranno a conservare il controllo del centro, daremo un nome a queste manifestazioni – potrebbe essere Rivoluzione dell'Uva, o Rivoluzione del Vino, riferendosi al più noto prodotto d'esportazione moldavo, a parte gli esseri umani).

Nosemonkey's EUtopia [5] [in] e Julien Frisch [6] [in] pubblicano altri link a resoconti della protesta. Ecco un'osservazione di Nosemonkey's EUtopia:

[…] Ora che le linee telefoniche e internet non funzionano in tutta la Moldavia, è difficile incappare in informazioni valide. I network televisivi occidentali continuano a mantenere il silenzio su questo Paese piccolo e ignorato dai più, così molto spesso è Google News la maggior fonte d'informazione per aggiornamenti [7] [in]. Il tutto mi ricorda parecchio le prime fasi della Rivoluzione Arancione in Ucraina [8] [in] di quattro anni e mezzo fa: all'epoca, l'attenzione della stampa occidentale ci mise un pò a rivolgersi a Oriente, e l'informazione era altrettato confusa e fuorviante […].

Mihai Moscovici [9] [in] e kosmopolit [10] [in] sono tra gli utenti che hanno diffuso regolari aggiornamenti via Twitter. Kosmopolit ha pubblicato anche due post di un blogger di Chisinau, ospite del suo blog: sono qui [11] [in] e qui [12] [in].

Se è ancora troppo presto pervalutare l'esito di questa sollevazione post-elettorale, una cosa è certa: l'impatto dei social media nel rilanciare e informare sulle proteste in Moldovia – Paese noto come “il più povero d'Europa” [13] [in] – è stato straordinario.

Evgeni Morozov ha scritto sul blog [14] [in] net.effect, ospitato dal sito della rivista Foreign Affairs, un post intitolato “Moldova's Twitter Revolution”:

[…] Forse ricorderemo quanto sta accadendo ora a Chisinau per l'impiego della tecnologia dei social network, più che per il colore delle bandiere?

Se qualcuno mi avesse chiesto una settimana fa quali fossero le speranze di vedere una rivoluzione organizzata su Twitter un un Paese a bassa penetrazione tecnologica come la Moldavia, la mia risposta sarebbe stata un netto “nessuna”. Oggi invece non ne sono così sicuro. Se aveste letto i messaggi più popolari [15][in] su Twitter nelle ultime 48 ore, vi sareste imbattuti in una serie di post assurdi contraddistinti dal tag “#pman [16]” [in/rm] (al momento, l'argomento è tra i più seguiti su Twitter, insieme a “Apple Store”, “Eminem” e “Pasqua”).

No, “pman” non è il diminutivo di “pacman”: sta per “Piata Marii Adunari Nationale”, che in rumeno indica la Piazza principale di Chisinau, capitale della Moldavia. […]

[…]

È da ieri, cioè da quando si è diffusa la notizia che alle elezioni di domenica i comunisti avevano conquistato un numero di voti sufficienti a formare il nuovo governo, che la gioventù progressista moldava è scesa in strada a manifestare con rabbia. Come è ormai consuetudine per le proteste politiche organizzate dai giovani, si è fatto ricorso a Twitter e a Facebook per sensibilizzare la gente sulle proteste e le dimostrazioni di piazza. […]

[…]

I post [16] [in/rm] relativi alla protesta, su Twitter, continuano a uscire a un ritmo-record – sono venti minuti che guardo il flusso di aggiornamenti – e ho visto circa 200 nuovi messaggi su Twitter con il tag “pman” (quasi tutti in rumeno, solo un paio in inglese). Nelle ultime ore sono comparsi diverse “rassegne” tematiche di post sull'argomento, come questa [17] [in] – in cui contestualizzano quanto accade – e questa [18], dedicata ai video su YouTube. Su molti blog, i post vengono aggiornati in tempo reale – minuto per minuto: controllate questo [19] [in]. Ci sono poi parecchi video su YouTube [20] [in], e molte foto, tra cui quelle caricate su Facebook [21]. […]

Andy, di Siberian Light rilancia un post di Morozov, e commenta [22] [in] sull'uso di Twitter – “lo strumento più prezioso nelle mani dei rivoltosi”:

[…] È su Twitter che ho scoperto delle manifestazioni odierne. Mi chiedo però quanto si sia fatto ricorso a Twitter per organizzarle: è più probabile, credo, che venga usato (e brillantemente) per diffondere le notizie al di fuori della Moldova, per costringere il mondo a far caso a quanto sta accadendo. […]

Da Rotterdam Cezar Maroti – che si definisce “fanatico di networking” – spiega che non si può definire quanto accaduto in Moldavia solo come “Rivoluzione di Twitter”. Il blogger scrive su Twitter, qui [23] [in] e poi qui [24] [in]:

Ci sono solo 71 utenti di Twitter in Moldavia (…) È impossibile che una simile protesta sia stata organizzata solo via Twitter! […]

***

NON c'è la Rivoluzione di Twitter in Moldavia. Piuttosto, si tratta di una Rivoluzione dei Social Network, perchè ne sono stati usati tanti altri: Y!mess, Youtube, Flickr, Facebook […]