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Rep. Dem. Congo: soldati senza stipendio saccheggiano le case dei civili

Categorie: Africa sub-sahariana, Rep. Dem. del Congo, Diritti umani, Governance, Guerra & conflitti, Politica

La settimana scorsa Radio Okapi ha annunciato che dei soldati appartenenti al FARDC [1] [in], l’esercito della Repubblica Democratica del Congo, hanno saccheggiato diverse abitazioni a Kirumba, 200 km a nord di Goma. I militari, che da tre mesi non ricevono lo stipendio, hanno rubato contante, telefoni e apparecchiature elettroniche:

Pillage systématique la nuit de dimanche à ce lundi, dans le quartier Mbogho de la cité de Kirumba, à plus de 200 km au Nord de Goma. 21 maisons ont été pillées par les hommes en arme et en tenue militaire, rapportent à radiookapi.net des sources administratives sur place.

D’autre part, dans la cité de Kayna, à plus de 150 km au Nord de Goma, dans le territoire de Lubero, les paysans ne se rendent plus dans leurs champs, depuis 2 semaines en raison des tracasseries des militaires FARDC. Des autorités administratives dans les 2 cités indiquent que, depuis plusieurs jours, les militaires vivent au dos de la population au motif qu'ils ne sont payés depuis 3 mois.

Saccheggi sistematici da domenica sera fino a questo lunedì nei paraggi di Kirumba, circa 200 km a nord di Goma. 21 case sono state svaligiate da uomini armati in uniforme militare, segnalano fonti ufficiali in loco a radiookapi.net.

Intanto nella città di Kayna, 150 km a nord di Goma nel territorio di Lubero, i coltivatori non hanno potuto lavorare nei campi per due settimane a causa della presenza dei soldati del FARC e dei loro soprusi. Le autorità delle due città affermano che per diversi giorni i soldati hanno vissuto a spese della popolazione locale perché da 3 mesi non ricevono lo stipendio.

Sul blog di Alex Engwete [2] [in] parecchi hanno commentato la vicenda.

Wavre critica l'esercito per la mancanza di coraggio e le razzie nei confronti della popolazione che dovrebbe proteggere:

Il nous faut reformer notre armee de fond en comble. Un nouvel esprit civique, un sens du devoir, un respect et une sympathie pour la population.Un soldat n'est pas une race etrangere qu'un civil, ni le protecteur automatique d'un pouvoir aussi inepte soit-il. Retablir la solde des soldats est essentiel et indispensable.Mais est-ce que nos dirigeants le veuillent vraiment???J'en doute grandement, car nos dirigeants trop souvent se garantissent le pouvoir grace a cette horde de sauvages affames et indisciplines, commandees par des officiers souvent incompetents, mercantiles,peureux et affairistes.

Sans une armée bien entretenue et disciplinee, nous n'aurons qu'une democratie de nom et tout a fait de facade. et malgre notre immense avantage numerique,nos “soldats” continueront a deguerpir au premier coup de feu face a une quelconque petite armee organisee.

È necessaria una riforma delle forze armate che parta dal basso. Un ritrovato senso civico, il senso del dovere, rispetto e comprensione per la gente. Un soldato non è una razza a parte e tantomeno un difensore meccanico di un potere inetto quale è il nostro. [Pagare ai soldati il dovuto] è necessario e indispensabile. Ma i nostri leader lo vogliono davvero? Dubito fortemente, dato che troppo spesso tutelano i propri interessi affamando un’orda disordinata di selvaggi, spesso guidata da funzionari incompetenti, trafficanti, vili e intriganti.

Senza un esercito tenuto in buone condizioni, disciplinato, sarà una democrazia di nome e non di fatto, solo di facciata. E malgrado la nostra superiorità numerica, i “soldati” continuano a fuggire al primo colpo sparato da una qualsiasi, modesta milizia organizzata.

La popolazione del Congo Orientale è stata per anni alla mercé di un numero incalcolabile di eserciti, forze armate e gruppi ribelli. Gangoueus commenta:

Il n'est pas bon d'être né à l'est de la RDC. A quel saint vont se nouer les populations de ces régions? Quand ce ne sont pas les rwandais qui les rançonnent, ce sont les ougandais et si ce ne sont pas les ougandais, ce sont les rebelles de Nkunda ou d'un autre chef milicien. Sinon, c'est l'armée congolaise qui les maltraite. On fait comment?

È una sfortuna nascere nel Congo Orientale. Quale Dio deve pregare questa gente? Quando non vengono rapinati dai ruandesi è la volta degli ugandesi, e se non sono gli ugandesi sono i ribelli di Nkunda [3] [it] o un capo di qualche altra milizia.  Oppure è l’esercito congolese che li perseguita. Cosa dovrebbero fare?

Matabeleland:

On feint d'être surpris par ces agissements, alors que tout le monde le sait que dépuis des lustres, je dirai dépuis la fin de la force publique la RDC n'a jamais eu d'armée, nos militaires ont toujours pris pour cible la population qu'ils sont censés protéger.

Fingiamo di sorprenderci davanti a queste situazioni mentre lo sappiamo tutti da secoli, a dir poco da quando non c’è più una forza pubblica, la RDC non ha mai avuto un esercito. I nostri militari hanno sempre preso di mira la popolazione invece di proteggerla…

Bakunde prende le difese del FARDC, citando la milizia del Katanga:

Et quand vous avez parlé des FARDC voleurs tour à tour vous palerez de quoi après? Hormis l'évocation de menus larcins commis par l'ensemble de 100000 soldats congolais quel sera le sujet de la prochaine conversation? Il es triste qu'un pays aussi vaste que le Congo ne susscite qu'un seul point de discusssion de votre part depuis plus de deux ans. C'est tout ce que vous savez du Congo. Tiens les gendarmes Katangais qui sont restés des années en Angola n'ont jamais fait parler d'eux sauf lorsqu'ils comùbattaient…

Non fate altro che parlare di razzie compiute dal FARDC, ma non avete argomenti migliori? Oltre a ricordare l'elenco delle ruberie perpetrate dai 100.000 soldati congolesi, qual è l’oggetto della prossima conversazione? È triste che un Paese così vasto come il Congo susciti in voi un solo tema di discussione per ben due anni. È l’unica cosa che conoscete del Congo. Guardate l’esercito del Katanga [4] [it] che è rimasto in Angola per anni e del quale non si è mai parlato se non quando attaccava.

OURAGAN risponde:

pauvre BAKUNDE plaindre les congolais qui veulent que leur armée soit exemplaire ,digne et forte …vous espérez que tout les congolais soit complaisant et indulgent comme vous ceux qui profitent du système désastreux et humiliant pour les congolais donnez nous les raisons d'être fier de vos 100 000 milles FADRC humiliés sur tout les terrains des opérations militaires ou de leur missions de rétablir l'ordre préférant les pillages et les viols a ce jour il n'y a pas de raisons d'être fier de cette armée de votre pouvoir

Povero BAKUNDE, si lamenta dei congolesi che vogliono un esercito esemplare, forte e dignitoso… speri che tutti i congolesi siano compiacenti e indulgenti, come voialtri che approfittate di un sistema disastroso e deprimente per il Paese. Dateci una ragione per essere fieri dei vostri 100.000 FADRC, umiliati su tutti i campi di battaglia o durante le missioni quando invece di ristabilire l'ordine preferivano dedicarsi agli stupri e al saccheggio. Fino ad oggi non c’è un solo motivo per essere fieri di quest'esercito del potere.

Alex Engwete risponde a Bakunde e spiega che la polizia katanghese non è certo da elogiare:

…Je connais donc intimement les anciens Gendarmes Katangais. Ce régiment était dirigé par le sanguinaire Colonel Tshimpola, l’assassin du Colonel Tshatshi. C’étaient des pillards et des tueurs — tout comme les autres soldats congolais. Sur ma rue à Pumuzika, à Kisangani, deux de ces tueurs — je me rappelle encore le nom de l’un d’entre eux : le Sergent Venant — ont abattu le père de mon copain, père d’une famille nombreuse, qui s’entêtait de ne pas leur céder son vélo Raleigh… Alors, ne raconte pas des bobards sur les Gendarmes Katangais…

Le Colonel Tshimpola avait lâchement assassiné le Colonel Tshatshi à Kisangani.  Le Colonel Tshatshi, commandant du 3ème Groupement de l’ANC, s’était rendu au bureau du Colonel Tshimpola pour lui demander d’ordonner à ses hommes de déposer les armes en vue de commencer le processus d’intégration de ses hommes dans l’Armée Nationale Congolaise à Kitona. Le Colonel Tshatshi s’était déplacé sans gardes du corps, sans armes, avec son chauffeur. Ivre de chanvre, le Colonel Tshimpola l’a froidement abattu, dans son bureau, avant de sortir pour tuer le chauffeur ! Vers 10 h du matin ! Alors, ne nous parle pas des gendarmes katangais comme s’ils avaient l’éthique des samouraïs !

… conosco bene gli ex soldati katanghesi. Il reggimento era sotto il comando dello spietato col. Tshimpola, l'uccisore del col. Tshatshi. Non erano altro che predoni e assassini, come tutti gli altri soldati del Congo. Sulla strada per Pumuzika, a Kisangani, due di questi assassini (mi ricordo ancora il nome di uno di loro: Sergente Venant) hanno ucciso il padre di un mio amico, aveva una famiglia numerosa, perché si rifiutava, ostinatamente, di consegnare loro la sua bici Raleigh… Quindi non venirmi a raccontare storie sull’esercito del Katanga…

Il col. Tshimpola ha vergognosamente ucciso il col. Tshatshi a Kisangani. Il col. Tshatshi, comandante del 3° reggimento ANC, era andato dal col. Tshimpola per chiedergli di ordinare ai suoi uomini di deporre le armi in vista dell’accorpamento [della milizia di Tshimpola] nell’Esercito Nazionale Congolese a Kitona. Tshatshi c’è andato senza guardie del corpo, disarmato, con l'autista. Il col. Tshimpola, fatto di marijuana, l'ha colpito a sangue freddo nel suo ufficio, poi è uscito e ha ucciso l’autista. Alle 10 di mattina! Perciò non venirmi a parlare della milizia del Katanga come se avesse il codice etico dei samurai!

Bakunde risponde ad Alex scrivendo: “gli eroi dei nostri nemici non sono i nostri eroi”.

@Alex, Vous pouvez défendre vos positions sans être excessif. Ce soldat valeureux nommé Tshimpola Colonel des forces armées congolaises est un héros pour les siens,pour les katangais et pour ses frères d'armes de part et d'autre.

@Alex, puoi difendere le tue opinioni senza eccedere. Questo soldato coraggioso delle forze armate congolesi che si chiama col. Tshimpola è stato un eroe per la sua gente, per la gente di Katanga e per i suoi fratelli in armi da entrambe le parti.