Madagascar: dietro le scene del progetto avviato da Foko e i citizen media

Una comunità di blogger in crescita in Madagascar ha aiutato il pubblico globale [in] a comprendere la battaglia politica tra un ex sindaco e un presidente che recentemente ha portato il Paese nel caos.

Una nuova iniziativa [in] portata avanti dai blogger malgasci ha raccolto i resoconti le testimonianze dirette del malessere sociale diffuse tramite messaggi SMS e i servizi di Google Maps usando l'interfaccia web keniana, Ushahidi [in].

Gli autori sono stati intervistati da parecchie testate mondiali [fr] e molti ne hanno lodato gli sforzi.

Tahina

Tahina

Uno dei blogger che ha operato dietro le scene in quest'operazione si chiama Tahina. Circa un anno fa, è stato invitato ad aprire un blog da Foko Madagascar [in], organizzazione co-fondata dai blogger malgasci Andriankoto, Lova, Mialy e Joan [in] per consentire ai cittadini malgasci di lavorare per l'ambiente e lo sviluppo economico locali.

Nel 2007, Foko ha ricevuto un micro-sussidio [in] da Rising Voices per l'iniziativa The Foko Blog Club [in] che ha formato svariate decine di blogger in varie parti del Paese. Ne è nata una comunità che incoraggia il giornalismo partecipativo in un periodo in cui i media tradizionali sono carenti o al meglio inaffidabili.

Il Paese, non il film

Quando l'anno scorso un ciclone devastante [in] ha colpito il Madagascar distruggendo migliaia di case, le ricerche online per “Madagascar” rilanciavano più facilmente notizie sull'omonimofilm di Disney su degli animali [in] fuggiti da uno zoo di New York.

Tahina ha chiamato il suo blog Madagascar not the Movie (Madagascar non il film) [in], perchè suo maggiore obiettivo era quello di mostrare al pubblico anglofono internazionale che la vita nel suo Paese non ha nulla a che fare conquella pellicola.

“Può cambiare il modo in cui chi vive all'estero vede il Madagascar,” spiega Tahina. “Cerco di trovare cose che possono essere correlate alla vita di tutti i giorni del popolo malgascio, i problemi che incontra e così via,” aggiunge.

Ma nei mesi scorsi il suo blog e i messaggi di Twitter [in] è diventato quasi un resoconto colpo su colpo della battaglia politica che lui stesso temeva potesse portare ad una guerra civile. “Veramente non avrei voluto parlare di politica, ma dato che qui c'è questo tumulto sento di dover dire qualcosa su ciò che va accadendo,” dice Tahina.

SMS di allarme al mondo

L'ultima iniziativa di Foko è il lancio di uno strumento operato dai cittadini per diffondere notizie via SMS e mappe online. È basata su un sistema denominato “Ushahidi” sviluppato dai blogger keniani nel 2007 [in] per informare sulle violenze post-elezioni nel loro Paese. Da allora Il software è stato utilizzato in parecchi altri progetti [in] di informazione in situazioni di crisi. Sul blog di Rising Voices, Rezwan ha scritto [in] dei drammatici eventi che hanno portato Foko ad adattare la piattaforma di Ushahidi.

Schermata di Foko Ushahidi al maggio 2009

Schermata di Foko Ushahidi al maggio 2009

Grazie a Foko Ushahidi [in] ora i comuni cittadini possono caricare i report dei disordini in tutto il Paese e aggiungere immediatamente su una mappa online. Lo stesso Tahina ha installato il sistema con aiuto tecnico dall'estero ed è incaricato di controllare il passaggio dei messaggi SMS. Un gruppo di blogger, tra cui Lalatiana e Stephane [in] (conosciuto come Pakysse), controlla l'accuratezza dei resoconti dopo la loro pubblicazione.

Sfide tecnologiche

Tahina descrive Foko Ushahidi come “un tipo di piattaforma dove tutti sono invitati a pubblicare resoconti. L'obiettivo principale è quello di trovare i fatti veri, e distinguere le voci dalla verità.”

Domanda: Cosa ha fatto Foko per diffondere questa piattaforma tra i cittadini?

Tahina: Abbiamo appena iniziato la promozione. Anzi, l'abbiamo installato e testato nelle ultime settimane.
Inizialmente pensiamo di promuoverlo all'interno di Foko. Più avanti Lova prevede di metterlo in contatto con i media tradizionali qui.

(Aggiornamento: il giornale Madagascar-Tribune [in] ha già pubblicato uno di questi articoli.)

Quali sono state le difficoltà da superare nell'installazione e nel funzionamento del sistema?

Tahina: Il nostro problema principale è stato quello di trovare i telefoni giusti che potessero funzionare con FrontlineSMS [in] il software usato da Ushahidi. Volevamo davvero usare gli SMS perchè non richiedono la connessione Internet. Ma FrontlineSMS funziona con un tipo di telefoni non facilmente reperibili in Madagascar. E tutti i negozi di telefonia mobile erano chiusi per i tumulti. Pakysse ed io siamo andati da un negozio all'altro alla ricerca di uno di tali telefoni, e abbiamo provato e riprovato. Lova ci assisteva dagli Stati Uniti.

Alla fine non siamo riusciti a farlo funzionare. Così Ken Banks [in] e la sua squadra a FrontlineSMS ci ha suggerito di provare il gateway IntelliSMS [in] come sistema per inviare e ricevere SMS via Web. FrontlineSMS ha rilasciato rapidamente una nuova versione del software per aiutarci a risolvere i problemi, e siamo loro molto grati per questo.

La connessione internet qui lo rende un po’ lento – a volte ci vogliono 15 minuti perché un messaggio raggiunga la piattaforma Ushahidi. Si può sia caricare un messaggio via web [in], sia spedirlo a un numero inglese (+447800000197) che lo inoltra per email [in] al sistema. Qui c'è uno schema che mostra come funziona [in].

Ci aiutano anche i Tweet con il tag #madagascar [in] che compaiono automaticamente sul sito web di Ushahidi, incrementando così in modo sostanziale la nostra capacità di acquisire i dati.

Perchè credi sia necessario usare un sistema come Ushahidi?

Tahina: Dobbiamo offrire maggiori dettagli su quanto i cittadini vedono da sé. Ci sono molte informazioni qui impossibili da trovare altrove. Proprio come con gli altri media partecipativi. Francamente, i media tradizionali qui sono inaffidabili. Sono decisamente di parte. La realtà è che spesso finiscono con il disinformare [in] la gente. Foko ha molti blogger su ogni parte dell'isola pronti a riferire, e credo che faranno un gran bel lavoro con Ushahidi.

Stiamo anche mantenendo la piattaforma aperta per altri tipi di crisi perché, purtroppo, cicloni e disastri ambientali sono eventi ricorrenti in Madagascar e in questi casi possiamo anche trarre vantaggio dalla raccolta di dati originati dalla gente.

Come pensa la squadra di Foko di organizzare la “verifica” dei messaggi?

Tahina: Come ho detto, abbiamo dei blogger sul campo e conteremo su di loro. Ma useremo anche tutti gli altri media – giornali, televisioni e radio – per aiutarci nella verifica. Adesso abbiamo anche Twitter, dove possiamo comparare e verificare le informazioni. Non pubblicheremo le notizie se non ne siamo sicuri.

Sarà un lavoro duro, ma ci piacciono le sfide!

Si veda lo speciale di Global Voices sulla lotta per il potere in Madagascar nel 2009 [in].

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