Kuwait: elezioni storiche: quattro donne in Parlamento

La febbre delle elezioni ha travolto il Kuwait, culminando in un evento storico e decisivo per la nazione! Il Kuwait si aspettava che al massimo una o due donne sarebbero arrivate in Parlamento invece ce l'hanno fatta in quattro (Dr. Aseel Al-Awadi, Dr. Rola Dashti, Dr. Salwa Al-Jassar e Dr. Masouma Mubarak)! Questo post da ‘edizione speciale per le elezioni’ raccoglie le reazioni della blogosfera kuwaitiana.

Partiamo con The M Code[in] che in un post intitolato ‘Libertà e Democrazia’ rimprovera (prima dei risultati elettorali) il cattivo uso della democrazia in Kuwait:

Non credo che libertà e democrazia debbano compiacere la maggioranza ignorando la minoranza, e non credo che debbano compiacere la minoranza ignorando la maggioranza. Pensa che debbano accontentare sia la minoranza che la maggioranza, fornendo alla gente non una sola ma molte possibilità. Per esempio, invece di forzare la divisione in ogni scuola dovrebbero esserci scuole separate per chi vuole la separazione e istituti non separati per chi non se ne cura. Ma la questione è: c'è ancora qualche speranza? Non credo. Negli ultimi anni le cose sono solo peggiorate e sarà così anche negli anni a venire. Le voci a sostegno di libertà e democrazia, e quant'altro andiamo esprimendo, sono come venti di morte, che fanno volare i la carta e smuovere le foglie per un po’ e poi muoiono. È deprimente sapere senza ombra di dubbio che non c'è alcuna speranza. C'è futuro per la dittatura della maggioranza sulla minoranza, ma nessun futuro per una libertà e una democrazia reali.

Hilaliya [in], in un post intitolato ‘Congratulazioni Kuwait‘ si esprime così sui risultati delle elezioni:

Oggi la nostra fiducia nel sistema e nel popolo del Kuwait è stata riaffermata.

Dopo anni di stallo e incertezza, il popolo del Kuwait ha votato per il cambiamento. Mi sento eccitata e sollevata. Speravamo nella vittoria di una o due donne, invece ce l'hanno fatta in quattro!

Hanno vinto anche alcuni nuovi arrivati indipendenti e ‘Hadas’ ha stravinto nel Terzo Distretto (il mio distretto). Le ‘fatwa’ e le diffamazioni da parte di elementi xenofobi nei confronti delle donne e dei candidati progressisti si sono rivelate un boomerang, rinvigorendo e intensificando il sostegno per questi ultimi.

Congratulazioni alle donne elette e ai nuovi arrivati.

Per una volta, il blog di cultura popolare 4th Ring Road [in] ha fatto un'incursione nel territorio politico offrendo un'interessante analisi dei recenti risultati:

Le elezioni sono durate poco ma l'esito ci rimarrà nel ricordo per sempre. Sua Altezza l'Emiro ha chiesto di aiutarlo scegliendo con saggiezza. Gli elettori Kuwaitiani hanno risposto e il cambiamento che oggi vediamo è più ampio di quanto sembri.

È facile pensare che l'avere quattro parlamentari donne, grande risultato per la storia kuwaitiana, sia un cambiamento enorme ma dobbiamo guardare la cosa più da vicino per notare cambiamenti ancora maggiori. La sconfitta dei parlamentari islamici è stata, a mio avviso, il segno della delusione degli elettori kuwaitiani per quanto avevano ottenuto in passato. Adesso Hadas ha solo Jum’an Al Hirbish a rappresentarli e Khalid Bin Essa insieme a Ali Al Omair rappresentano il movimento Salafita [in]. Altri islamici indipendenti sono riusciti a vincere ma la loro popolarità è diminuita in maniera significativa. Nel terzo distretto, Waleed Al Tabtabaie non ha raggiunto un risultato buono quanto quello dell'anno precedente e lo stesso vale per Al Omair, Al Meslim e Al Sara’awi. Mi preoccupava soprattutto Al Sara’wi perché non poteva essere classificato come islamico, la sua proverbiale barba non è stata mai usata per promuoverne il programma. I numeri dei candidati islamici potrebbero essere un avvertimento perché mantengano un basso profilo, basta danzare e sollevare scarpe!

La campagna diffamatoria contro Aseel and Al Meslim non ha impedito che diventassero parlamentari e prova che gli elettori ora sono più coscienti di chi ci fosse dietro quelle sporche tattiche e quale obiettivo vi si celasse dietro. Hadas ha subito l'informazione negativa ma non è il caso di proseguire…

Nel post di DixieBedouin's [in] ‘Congratulazioni donne!’ si legge:

Cosa vuol dire per il Kuwait avere delle donne al governo? Anzi, cosa vuol dire averle in qualsiasi governo? Credo c'e’ motivo per sperare. Tutto ciò di cui mi sono lamentato potrebbe essere affrontato con le donne al potere (istruzione, ambiente, l'assenza di legge, ecc.). Non che gli uomini non possano occuparsi di tali questioni, semplicemente non l'hanno fatto. Troppo testosterone pare porti alla costipazione del progresso, pertanto la mia speranza è che le donne seguano la propria natura e “allevino” questo Paese come da tempo bisognerebbe fare. Lo so, lo so, non tutte le donne sono uguali, ma ammettiamolo, è ciò di cui abbiamo bisogno qui in Kuwait, l'occhio di una madre capace di decidere le proprità, di organizzare e portare a termine gli impegni!

Un post pieno di gioia su CAPS (‘Il cambiamento è arrivato!‘) scritto da Eshda3wa [in] elogia i risultati elettorali, affermando di essere orgogliosa del Kuwait e del voto espresso in quest'occasione, dispiacendosi solo della vittoria del parlamentare Salafita Waleed Al-Tabtabaie:

POPOLO DEL KUWAIT SONO COSÌ ORGOGLIOSA DI VOI!! QUATTRO DONNE IN PARLAMENTO! MASSUMA ALMUBARAK NON E’ FACILE E SONO COSÌ ORGOGLIOSA DI VEDERE CHE QUANTI VOLEVANO VEDERE ASEEL SCONFITTA NON CI SONO RIUSCITI! MA MI RATTRISTA CHE AL-TABTABAIE SIA QUASI RIUSCITO A SCONFIGGERLA! MA NON IMPORTA! SALWA & ROLA…RENDETECI ORGOGLIOSI
POPOLO DEL KUWAIT SIETE MITICI!!!!

Il post di Windowless [in] ‘Sì alla democrazia!’ offre reazioni entusiaste ai risultati. E scrive:

A volte ho problemi a prender sonno, sembra che non riesca a spegnere la mente! L'altra sera, non riuscivo ad addormentarmi, mentre aspettavo che l'insonnia passasse ho seguito le ultime notizie dei media sulle elezioni. Lo so, lo so… è stata una pessima idea! Come fai ad addormentarti guardando i telegiornali sulle elezioni? Ero a letto quando ho capito cosa fosse successo. Sono ben cosciente del fatto che gli elettori kuwaitiani abbiano realizzato una grande svolta eleggendo le prime parlamentari donne. So che questo è il cambiamento di cui i kuwaitiani hanno bisogno. Si sono dimostrate forti concorrenti non perché sono donne ma perché possiedono talento e capacità di andare in parlamento e questo è un importante passo avanti.

Rants and Ramblings [in] si compiace del risultato elettorale in un post intitolato ‘Le prime parlamentari donne del Kuwait’:

Sono ben più che felice in questo momento!! Sono così orgogliosa di tutti coloro che iri hanno fatto la scelta giusta!! Chi poteva immaginare che avremmo raggiunto questi risultati solo con la metà dei votanti. A quanti non hanno votato, vergognatevi! Avete abbandonato il Paese. Ma sapete una cosa? Grazie a Dio c'è gente che crede ancora nel proprio Paese. Grazie a Dio ci sono ancora persone che sono andate a votare per i nomi giusti e non hanno pensato “Perché dovrei scomodarmi? Non vincerebbero comunque”. Grazie a Dio! A quanti hanno perso ogni speranza sulla situazione politica degli ultimi anni: forse ciò che è successo ieri vi renderà più ottimisti su cosa fare per il Paese e prenderete in mano la situazione invece di lasciar decidere gli altri! Prima Obama e ora questo! Il 2009 è un anno politicamente saggio e meraviglioso! Ci siamo tutti congratulati con Aseel, sono fuori di me dalla gioia. Sono incredibilmente orgogliosa di lei, è fantastico!

Anche Organic Kuwait [in] nel post ‘Un nuovo Kuwait‘ è estasiato dai risultati elettorali, che ha portato all'elezione in Parlamento di quattro donne.

Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo!! Lo sapevo che i kuwaitiani non avrebbero abbandonato padre Subah [si riferisce al kuwaitiano Amir Shaikh Subah] AL Ahmed Al Jaber…sapevo che ERAVAMO PRONTI PER IL CAMBIAMENTO…
Questa è una grande giornata! Davvero UNA GRANDE GIORNATA! :”)

Chillnite [in], esperto informatico e blogger, si congratula per il risultato elettorale in Kuwait, affermando che finalmente ci si sta spostando verso una ‘democrazia senza preferenze di genere':

Il Kuwait ha rotto con le sue arrugginite tradizioni, quando nelle elezioni del 14 maggio la popolazione ha votato con maggioranza schiacciante quattro candidate donne e le ha portate in Parlamento. Il risultato generale presagisce uno spostamento in senso liberale del pensiero dell'elettorato. Speriamo che i depputati eletti si lascino alle spalle i vecchi battibecchi su questioni triviali e si concentrino su problemi più pressanti come l'economia, il lavoro e il benessere generale.

Prima pagina del Kuwait Times che celebra i nuovi parlamentari donne, scattata dal blogger Intlxpatr

Prima pagina del “Kuwait Times” che celebra i nuovi parlamentari donne, scattata dal blogger Intlxpatr

Il noto blogger espatriato Intlxpatr [in] su ‘Here, There and Everywhere‘ esulta con i fratelli e le sorelle kuwaitiane progressisti in un post intitolato ‘Gioia in Kuwait,’:

Se credete che è la parte femminista di me ad esultare, avete ragione solo a metà. Le elezioni in Kuwait mi hanno regalato un'enorme gioia, per molte ragioni. Innanzitutto, come donna che sostiene le pari opportunità, dovete sapere che ritengo le donne capaci di venalità e stupidità almeno quanto gli uomini, e che non essere state al potere vuol dire solo non aver avuto la possibilità di abusare di tale potere. Guardate le neo-elette, sono donne intelligenti. Donne capaci! Non le donne introverse che piacciono a voi! Sono donne che sanno come organizzarsi, come delegare, come discutere e risolvere i conflitti.

La mia gioia rinnova il loro spirito. Non sono state le mie elezioni. Ma danzo di gioia per la tua gioia, Kuwait, e celebro il tuo impegno per il futuro.

PS: per i lettori non kuwaitiani – all'inizio della campagna elettorale, un partito aveva annunciato una fatwa (editto) religiosa per impedire alle donne di votare. Credo che ciò abbia offeso la gente la punto da creare un effetto boomerang.

LOFT965 [in] offre il suo solito parere cinico, cauto ma netto sul recente risultato elettorale:

Non ho prestato attenzione agli ultimi titoli dei giornali, ma non ho potuto resistere all'aura della “notizia del giorno”. Sì, finalmente il Kuwait ce l'ha fatta. Il popolo kuwaitiano ha infranto un'altra barriera nell'incessante guerra contro il sessismo e la discriminazione. E quando piove, piove forte. Non una volta ma quattro. Una volta è avvenuto nel primo distretto e una nel secondo. È una difficile risalita liberale, a dire il vero, alcune di loro potrebbero aver superato il blocco della pietà. Ma lamentarsi è così antico.

Anche se i vampiri barbuti aspettano di assistere, e probabilmente lo faranno, ad ogni minimo errore delle quattro parlamentari, l'impatto sociale di tale vittoria è la prova che le donne sono popolari fra il pubblico e ciò vuol dire rimanere al potere. La percezione generale del risultato elettorale non è altro che un indice del bisogno di rompere con la routine e di ristabilire lo stato di diritto. Tutte queste bugie e questa propaganda non sembrano essere più così convincenti ed ecco che vediamo i cambiamenti.

La conquista liberale, oltre ad aver portato le donne in Parlamento, non è così importante. Assai più significativa è la sconfitta del fondamentalismo. La lotta al tribalismo, alla corruzione, al favoritismo, alla discriminazione e al sessismo è tutt'altro che finita. Anzi, è appena iniziata. Nel congratularsi, la gene si riferisce alle donne ancora con il termine ” حريم”. Questa parola è impregnata dell'oggettificazione della donna come cosa proibita. Non voglio trasformare questo post in un comizio sulle teorie femministe, volevo solo dare un'indicazione di quanta strada c'è ancora da fare.

È un grande giorno non solo per il Kuwait ma per l'umanità intera e un segnale di cambiamento. Ora queste donne entreranno in Parlamento come un quartetto e i fascisti religiosi dovranno trattare con loro una per una per ottenere voti a favore delle loro proposte di legge. Inoltre, sperimenteranno in prima persona cosa vuol dire per una donna vivere in Kuwait. Leggi dell'età della pietra come la segregazione, il divieto di concedere la cittadinanza alle donne, questioni sul matrimonio, eredità iniqua e divorzio devono assolutamente essere riviste, se non riformulate.

La blogger Desert Girl [in], residente in America, si complimenta con la sua ex collega di Washington Rola Dashti per la vittoria (‘Mabrook Rola!‘) [Congratulazioni Rola]:

Tutte le tue lotte e la perseveranza sono state finalmente ripagate.

Ricordo quando ti sei addormentata sul tavolo nell'ufficio per la Ricostruzione kuwaitiano a Washington nel 1991, lavorando così tanto da far preoccupare tua madre.

Ricordo quando ho visto i tuoi fratelli incontrarsi in strada in Kuwait il giorno della Liberazione nel 1991: Salah era nella Resistenza e Jamal era interprete dell'esercito statunitense. La CNN ha catturato quei momenti e li ha mostrati a tua madre che li seguiva in diretta da Washington, apprendendo finalmente che entrambi stavano bene, con le lacrime che le rigavano il volto.

Ricordo quando eravamo sedute vicino a uomini che deridevano la tua idea di entrare in politica e ricordo di aver pensato che erano degli idioti – perché hanno scelto di violentare il Kuwait usando la politicq per gli interessi personali.

Per costoro tu eri “troppo libanese”, non sposata, non appartenevi a nessun gruppo importante, eri “troppo di questo” e “non abbastanza di quello” – io dico ‘ALLA FACCIA LORO!’

Ho incontrato poche persone che avevano a cuore l'interesse del Kuwait quanto te – e che lottano per ciò in cui credono – anche di fronte a forti opposizioni da entrambe le parti. Hai lottato laddove altri hanno mollato.

Finalmente, il Kuwait ha votato dei candidati QUALIFICATI – e non chi la famiglia diceva di votare o chi pagava di più per un voto. Una persona che è stata presidente della Società Economica del Kuwait con un Dottorato in Economia alla Johns Hopkins è qualificata.

Che Dio ti benedica! Appena passerai al prossimo livello – fagli vedere! Siamo davvero orgogliosi di te.

Infine, Drunk'n'Gorgeous [in] offre i suoi ricordi di quando era volontaria nella campagna di Rola Dashti:

Sono contentissima che abbiano vinto molte donne. Il fatto che Rola Dashti fosse tra le vincitrici… è semplicemente fantastico!

Mi sono unita alla sua campagna circa un mese fa con l'illusione di fare un vero lavoro invece che arrivare, sedermi, e sembrare una statuina. Sul fronte positivo, mi sono divertita tanto e ho conosciuto molti amici. Gli ultimi giorni sono stati spettacolari! Ieri è stato tremendo! Ci siamo dovuti svegliare all'alba, siamo corsi alla scuola dove eravamo stati assegnati, abbiamo preso posizione e “ci siamo dati da fare”. La cosa rilassante era che le ragazze, giovani e adulte, quelle che venivano a votare e quelle che lavoravano, come noi, erano tutte gentili! Ciò mi ha veramente colpito. Non importa quante volte lo vedo, lo sento o lo faccio. Stento ancora a crederci. Le donne che sono venute a votare erano tutte “ya36eekum il3afyah” [che Dio ti benedica]. Le ragazze più giovani che “lavoravano” per la campagna erano assai gentili l'una con l'altra e con le ragazze degli altri schieramenti. Quattro ragazze di quattro diverse liste hanno cercato di sfamarmi. A quanto sembra, posso essere domata con il cibo.

La sera tutti hanno abbassato la guardia e si sono rilassati. C'erano canti, applausi, e qualche strana danza. L'allegria si era diffusa in un baleno. Poco dopo sembravano tutti ubriachi. Ho provato una forte vicinanza con questa gente folle, felice, lavoratrice e brava. O li odi o li ami, è il mio popolo.

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