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America Latina: la piaga del lavoro minorile

Categorie: America Latina, Argentina, Ecuador, Guatemala, Diritti umani, Giovani, Lavoro

Il lavoro minorile è una triste realtà in America Latina e spesso molti residenti della regione sono talmente abituati a vedere bambini che lavorano da non accorgersene neppure. Chi non ha usato i servizi di un ragazzo lustrascarpe o di un giovane posteggiatore? Per cambiare la situazione sono partite campagne d'informazione e altre iniziative. In occasione del World Day Against Child Labor 2009 (Giornata Mondiale 2009 contro il lavoro minorile) [1] [in] in programma per oggi 12 giugno, il team sudamericano di Global Voices ha messo insieme questa serie di post, documenti e link correlati all'argomento nei vari Paesi.

Foto di Francesca Rauchi usata su licenza Creative Commons. http://www.flickr.com/photos/francesca_rauchi/2266649087/ [2]

Foto di Francesca Rauchi usata su licenza Creative Commons. http://www.flickr.com/photos/francesca_rauchi/2266649087/

Dal Guatemala, Marcial Pérez Guillermo Herrera di Haciendo Camino scrive sulle percezioni del settore imprenditoriale [3] [sp] in un rapporto sul lavoro minorile nell'industria del caffè, area produttiva che utilizza enormi quantità di lavoro illegale:

El objetivo del diagnóstico es establecer un referente de conocimientos, información, causas y efectos del trabajo infantil en el sector caficultor de Guatemala, así como ofrecer insumos que orienten las estrategias de sensibilización, capacitación y divulgación sobre la problemática. Entre otros temas, el diagnóstico aborda el enfoque del sector con respecto al trabajo infantil, sus causas, el papel de la familia, la certificación y legalidad, el relevo generacional y la mano de obra, y la educación y el trabajo.

Obiettivo di questa analisi è stabilire parametri di riferimento per la conoscenza, le informazioni, le cause e gli effetti del lavoro minorile nel settore del caffè in Guatemala, così come fornire gli input adatti alle strategie per aumentare la consapevolezza, l'addestramento e la rilevazione dei dati sulla questione. Oltre a ciò, l'analisi del settore mette in luce il lavoro minorile, le sue cause, il ruolo della famiglia, la certificazione e la legalità, la mano d'opera generazionale, la formazione ed il lavoro.

In Ecuador la situazione è piuttosto simile, solo con l'industria della banana anziché di quella del caffè. Uno dei candidati presidenziali del Paese Álvaro Noboa [4] [in], già imprenditore nel settore delle banane, è stato molto criticato per l'uso del lavoro minorile. Decio Machado del blog Let's Change the World scrive su alcune rilevazioni riguardo le industrie di Noboa [5] [sp]:

En abril de 2002 Human Rights Watch emitió un reporte en el que denunciaba que “encontró que niños ecuatorianos, tan jóvenes como de ocho años, trabajando en plantaciones de banano en condiciones precarias”. Chiquita, Del Monte, Dole, La Favorita y Bonita fueron acusadas de ser provistas por plantaciones que empleaban niños como trabajadores.

Nell'aprile 2002, Human Rights Watch ha pubblicato un rapporto in cui denunciava che “sono stati trovati bambini dell'Ecuador, anche di otto anni, che lavoravano nelle piantagioni di banane in condizioni precarie”. Chiquita, Del Monte, Dole, La Favorita e Bonita sono state accusate di rifornirsi da piantagioni che utilizzano bambini come lavoratori.

Noboa, con una dichiarazione vergognosa oltre ogni limite, ha dichiarato di non poter essere accusato di favorire il lavoro minorile nelle sue aziende agricole perché ciò fa parte della cultura contadina ecuadoregna da tanti anni. Secondo Noboa, i genitori costringono i figli a lavorare allo scopo di evitare l'ozio che può portare al crimine.

Foto di Luis Carlos Diaz gentilmente concessa dall'autore. http://www.flickr.com/photos/periodismodepaz/494114134/ [6]

Foto di Luis Carlos Diaz, gentilmente concessa dall'autore. http://www.flickr.com/photos/periodismodepaz/494114134/

Il sito argentino Taringa pubblica un dettagliato rapporto sul lavoro minorile del Paese [7] [sp]. Oltre a fornire un lungo elenco di aziende che utilizzano i bambini, prende in esame la compagnia Telefonica Argentina, maggiore azienda di telecomunicazioni della Spagna, una delle più coinvolta nel lavoro minorile. Il rapporto include la fotografia di un bambino che distribuisce guide telefoniche nel centro di Buenos Aires. C'è anche un video ripreso di nascosto della cooperativa La Alameda nella provincia di Mendoza che riporta le immagini di bambini che lavorano in una fattoria [8] [sp].

La Fondazione SES [9] [sp] di Buenos Aires si è occupata del tema dei giovani e il sociale. Sul loro blog si parla del lavoro minorile in Argentina [10] [sp]:

El Trabajo infantil es un problema que crece. En la Argentina trabaja alrededor de medio millón de chicos y chicas menores de 14 años, según datos de UNICEF – Argentina. Fundación SES en convenio con el Ministerio de Educación, ha iniciado durante el mes de Mayo la sistematización de dos experiencias educativas de erradicación del trabajo infantil en las Provincias de Córdoba y Tucumán..

En Córdoba visitamos la Escuela Primaria Polo Godoy Rojo. … Es una escuela atravesada por diferentes problemáticas, pero una de ellas … son los niños y niñas que trabajan como cortadores de ladrillos o los que dejan de asistir en tiempos de la cosecha de la papa o de la vendimia, entre otras. En Tucumán visitamos la experiencia “A través de un Trabajo Interministerial, construimos un futuro distinto para los chicos de Santa Ana” que tiene como propósito favorecer el desarrollo de estrategias de inclusión, reinserción y o permanencia de los niños y las niñas que se encuentran en situación o en riesgo de trabajo en el Sistema Educativo Formal.

Il lavoro minorile è un problema in crescita. In Argentina ciò riguarda circa mezzo milione di ragazzi e ragazze di età inferiore ai 14 anni, secondo l'UNICEF-Argentina. A maggio la Fondazione SES, grazie a un accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione, ha iniziato la sistematizzazione di due esperienze educative nello sradicamento del lavoro minorile nelle province di Córdoba e Tucumán.

A Córdoba abbiamo visitato la scuola elementare Polo Godoy Rojo. … è una scuola che sta affrontando parecchie difficoltà, ma una di esse … è costituita dai bambini che lavorano come tagliatori di mattoni o quelli che l'abbandonano per un qualche tempo per il raccolto delle patate o dell'uva o altro. A Tucumán, abbiamo visitato la sede della campagna “Con un progetto interministeriale, costruiamo un futuro diverso per i ragazzi e le ragazze di Santa Ana,” che ha come obiettivo quello di promuovere le strategie di sviluppo per l'inclusione, la reintegrazione e/o il mantenimento nel sistema educativo convenzionale di ragazzi e ragazze che si trovano nella situazione di o a rischio di lavoro illegale .

Un ringraziamento particolare va a Renata Avila [11] [in], Milton Ramìrez [12] [in] e Celeste Calvet [13] [in] per aver collaborato alla stesura di questo post.