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Iran: video-campagna online contro le “confessioni” dei riformisti

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Iran, Cyber-attivismo, Elezioni, Libertà d'espressione, Politica, Protesta, Ultim'ora

Sono molti a nutrire dubbi sulle confessioni, trasmesse recentemente in televisione, di personalità di spicco del riformismo iraniano, i quali di fronte alla telecamera hanno confessato più o meno gli stessi crimini, descrivendoli in modi simili. Si dice che siano state ottenute con la forza e basate su un “copione” comune [1] [in]. C'è anche chi ha creato un sito web chiamato Watch me Confess [2] [in], dove si invita chiunque a inviare la propria confessione video-registrata:

Vi invitiamo a guardare anche la nostra auto-confessione. Sedetevi davanti alla webcam, e dedicare un paio di minuti a confessare ciò che preferite. In alternativa, si può inviare una confessione scritta. Potete fare gli stupidi, e confessare il tipo di cose che il Governo iraniano sta costringendo ad ammettere sotto tortura (del tipo: sono un agente della CIA, ho ricevuto finanziamenti dalla Gran Bretagna per dare il via alla rivoluzione di velluto in Iran usando la BBC, CNN, Twitter, Facebook, Google Translate [3] [in], ecc.) oppure potete restare seri, e dire ciò che pensate davvero.

Su True/Slant [4] [in], il corrispondente estero Marc Herman sembra preferire questa confessione [5] [in]:

Difficile dire cosa colpisce di questa confessione: sarà quella sua strana cadenza, i continui zoom della telecamera, il fatto che la ragazza è israeliana, e una non trascurabile abilità recitativa, che suggerisce un incrocio tra fervore religioso e intenso desiderio di diventare una star televisiva. È la Meryl Streep delle confessioni video coatte, e da quanto mostra il video, è matta da legare:

In un'altra confessione, un personaggio dal volto stravagante spiega [6] [in] come la prigionia sia il modo più facile per perdere peso, grazie al trattamento delicato e al servizio da “VIP”, e tutto ciò in cambio della verità:

La confessione successiva [7] [in] proviene invece dall'autoproclamatasi “eminenza grigia” dell'intera rivoluzione. Le sue affermazioni gattesche fanno però pensare che qualcosa non quadri nella sua testimonianza:

E questa che segue è la confessione [8] [fa] che ha inaugurato l'iniziativa, dove il comico iraniano Ebrahim Nabavi pubblicato il video di una sua imitazione dell'ex vicepresidente Mohammad Ali Abtahi, condannato insieme ad altre 100 persone, e che sarebbe stato costretto a confessare. Il video è in farsi, ma qui ne è disponibile la traduzione inglese [9] [in].

Per saperne di più, basta rileggere questi articoli già pubblicati da GV in inglese: Leading Reformist Abtahi on Trial [10] [in] e Twitter and Facebook in Trial [11] [in].