In Iran il movimento di protesta continua a sfidare il regime islamico in vari modi, dal gridare ai quattro venti ‘Allah Akbar’ (Dio è il più grande) durante la notte (un’acclamazione comune nelle proteste) alle dimostrazioni in occasione della Giornata di Al-Quds (Gerusalemme) [in].
Quest'anno la Giornata di Al-Quds, nome arabo di Gerusalemme, avrà luogo il 18 settembre. Le autorità della Repubblica Islamica utilizzano questo giorno per denunciare le violenze di Israele e dimostrare sostegno ai palestinesi.
Ma questa volta, il movimento iraniano di protesta (il Movimento Verde), che continua a contestare i risultati elettorali che hanno assegnato la vittoria al presidente in carica Mahmud Ahmadinejad [it] nelle elezioni di giugno, ha deciso di approfittare dell’occasione per sfidare le autorità locali e marciare ancora una volta lungo le strade di Teheran e di altre città.
Ecco qui un video che mostra una foto di Mir Hosein Musavi [it], il leader riformista e principale candidato presidenziale dell’opposizione, attaccata a un ponte sulla Nyayesh Highway a Teheran con sopra questo slogan: “Giornata di Al-Quds, Giornata Verde”.
Parecchi grafici e fotografie che annunciano l'evento sono apparsi sui citizen media online iraniani. Gli slogan e i disegni dimostrano il diffuso clima di contestazione nel Paese. Eccone alcuni:
“Né il Libano, né Gaza, sono pronto a sacrificare la vita per l’Iran”
“Giornata di Al-Quds, gloriosa nazione verde iraniana”
“Il verde sta crescendo dappertutto”
“Tutti alla Giornata di Al-Quds”
Il blogger iraniano NiaclNsight scrive: [in]
“Quest'anno il trentesimo anniversario della Giornata Internazionale di Al-Quds sarà Verde, secondo i siti riformisti in Iran. I leader dell’opposizione Karrubi, Khatami, e Musavi hanno tutti confermato la propria partecipazione a quest'importante cerimonia, che si svolge tradizionalmente in tutte le città Iraniane.”
Mehrshad scrive [far] “…se vuoi protestare contro l'attuale situazione, sii verde nel giorno di Al-Quds.”
1 commento
Al quds, città della pace,dove le religioni monoteiste,formano la triade della speranza.Oggi Gerusalemme è sotto assedio,le truppe israeliane avanzano nella Striscia di Gaza,ipotenti della terra,guardano indifferenti I chech point,fanno capolino nel venerdi’ di preghiera . Mentre il mondo guarda,seduto davanti a uno schermo cinematografico inerme,indifferente.I diritti umani,vengono recisi,come una lama tagliente, che lacera la carne e l’ anima
Paola Badi Abdallah