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Formazione a distanza tra blogger di Global Voices e quelli africani e danesi

Categorie: Europa occidentale, Danimarca, Ambiente, Cyber-attivismo, Giovani, Istruzione, Annunci

Questa settimana le email hanno preso a scorrere fra 31 mentori di Global Voices e altrettanti partecipanti a un nuovo programma di formazione informatica e attivismo sociale basato a Copenhagen, Danimarca, chiamato Global Change [1] [in].

Il corso è organizzato dall'agenzia di sviluppo internazionale MS Action Aid Denmark [2] [in] (qui maggiori informazioni in danese [3] [dan]) e punta a fare formazione a studenti universitari e professionisti di Danimarca, Kenya, Tanzania, Uganda, Zimbabwe, Zambia tramite l'attivismo online e offline per la durata di tre mesi.

I blogger di Global Voices agiranno come ‘mentori virtuali’ per gli studenti durante le prime sei settimane del corso, quando impareranno le pratiche del blog, dei citizen media e dell'attivismo online.

Dare spazio alla giustizia ambientale

A conclusione del corso gli studenti dovranno realizzare un progetto legato alla “giustizia ambientale [4]“ [in].

Dopo le prime sei settimane a Copenhagen, i partecipanti faranno pratica sul campo in Danimarca e in Kenya (in casuale contemporanea con il convegno dei blogger africani Kelele [5] [in]) prima di tornare nuovamente a Copenhagen in tempo per la Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (COP15) [6] [in] di dicembre.

Grazie a scambi diretti online, i mentori presenteranno agli studenti le meraviglie del blog, ispirandoli a considerare le possibilità dell'uso creativo dei citizen media per l'attivismo sociale. Molti offriranno altresì informazioni sul micro-blogging e altre tecnologie.

Fare formazione dal sud al nord del mondo

Alcuni dei mentori: Tharum Bun, Gayle Pescud, J. Nambiza Tungaraza, Renata Avila, Ismail Dhorat, Elia Varela Serra

Alcuni dei mentori (da sinistra a destra): Tharum, Gayle, Joe, Renata, Ismail, Elia

I 31 mentori di Global Voices provengono da oltre 20 Paesi diversi, tra cui Venezuela, Malawi, Kenia, Tanzania, Cambogia, Brasile, e Bangladesh. Due terzi degli studenti sono danesi e gli altri di varie nazioni africani.

Oltre ad essere variamente coinvolti con Global Voices, diversi mentori sono blogger alquanto noti nei rispettivi Paesi, e vantano estesa conoscenza e/o esperienza nell'organizzazione di progetti online nelle rispettive regioni. È prevedibile, ad esempio, che l'accoppiata tra un blogger dell'India e uno danese, o tra un blogger dell'Azerbaigian e uno dell'Uganda, dia adito a nuove amicizie e a una maggiore comprensione di come sia possibile alimentare la comunità globale via Internet.

Un nuovo modello per la formazione a distanza

Le “guide” di Global Voices stanno mettendo a punto il nuovo programma tramite discussioni in chat IRC, un wiki comune per impostare “lezioni” e idee, una mailing list via Google Groups e un gruppo su Facebook.

I mentori intendono raccogliere una mole di documentazione sufficiente a poter facilmente ripetere l'esperienza in futuro, da parte di Global Voices o altri soggetti. All'uopo useranno il tag: #gvmentors, mentre sviluppi e conclusioni del progetto verranno pubblicate qui su Global Voices. Successivamente verrà lanciato anche il sito degli studenti su globalchangenow.net [7] [in].

Chiunque fosse a conoscenza di analoghi progetti di formazione a distanza a cui far riferimento, può senz'altro segnalarli nei commenti sottostanti.

Per Global Voices, questo progetto è un'attesa fonte di introiti alternativi [8] [in]. I singoli mentori (che normalmente collaborano con Global Voices esclusivamente su base volontaria) riceveranno un modesto compenso per il lavoro svolto, mentre il loro contributo collettivo genera entrate atte a sostenere la comunità di Global Voices nel suo insieme.