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Il cellulare, ottimo strumento per servire meglio produttori e consumatori

Categorie: Asia meridionale, Bangladesh, Ghana, India, Niger, Pakistan, Ambiente, Economia & Business, Idee, Sviluppo, Tecnologia, The Future of ICT for Development

“Bisogna chiamare Nimai perché dia un’occhiata all’impianto elettrico in cucina. Per piacere, vai a chiamarlo.” Negli anni ’90 mia madre avrebbe chiesto a mio padre di andare a cercare l’elettricista a casa sua, in modo da farlo venire e fargli riparare il guasto elettrico. Non c’era altro modo per contattare Nimai.

Oggi, il mio elettricista Barun ha un telefono cellulare con doppia Sim – mi ha detto che un numero è per il suo capo e il negozio di elettricità che lo subappalta, l’altro è per i ‘clienti privati’ che la sua ditta non conosce. Questa seconda attività sta crescendo, mi informa con orgoglio, e presto non avrà più bisogno di lavorare per il negozio. La famiglia, naturalmente, può contattarlo su entrambi i numeri.

La tecnologia dei cellulari e le opzioni di telefonia mobile a basso costo hanno messo in grado operatori come Barun di offrire servizi migliori e allargare il proprio raggio d'affari. La storia è simile dappertutto nel mondo in via di sviluppo. Il commento di un lettore al post L’adozione della telefonia mobile esplode in Pakistan [1] [in] sul blog Brough Turner fa risalire questo fenomeno indietro nel tempo fino al 2005:

Un altro fattore che ha contribuito…è stata l’introduzione del modello commerciale Calling Party Pays [CPP, pagamento delle sole chiamate effettuate e non quelle ricevute] tra la fine del 2000 e l’inizio del 2001. Prima dell’introduzione del CPP, sia il chiamante che il ricevente pagavano i minuti di conversazione. Da quando c’è il CPP, paga solo chi effettua la chiamata. Di conseguenza i piccoli commercianti o gli artigiani come gli idraulici/riparatori TV/elettricisti (la cui domanda di servizi è in crescita) si sono dotati di una connessione mobile e sono raggiungibili tutto il giorno sia nel loro laboratorio che quando sono in giro.

In realtà, l’impatto della telefonia mobile non è più ristretto alla sola connettività. Si è trasformata in uno strumento che consente agli agricoltori, ai piccoli commercianti e ai fornitori di servizi di prendere decisioni basate su informazioni tempsetive, portandoli dunque verso l'indipendenza economica.

Così, dai pescatori del Kerala [2] [in] che seguono l’andamento del mercato ittico e possono fare affari migliori per i pesci da vendere l’indomani, agli agricoltori dell'Andhra Pradesh [3] [in] che usano i cellulari per reperire informazioni utili allo sviluppo delle coltivazioni, ovunque i piccoli commercianti si sono resi conto dell’immenso potenziale della telefonia mobile per migliorare la propria vita. E non sono certo gli unici. Come sottolinea Martine Koopman sul blog ICT4D in Zambia and Ghana [4] [in], la storia si ripete in Paesi come il Ghana, per esempio. In una visita sul campo per vedere alcune comunità di agricoltori che vivono a circa 6 km. da Salaga, ha osservato:

Ora che hanno scoperto i vantaggi dei cellulari, tutti ne vorrebbero avere uno. Non soltanto lo usano per accedere ai dati di mercato, ma tutti i loro raccolti (igname, granturco, arachidi, verdure, ecc…) sono integrati nel sistema. Se i commercianti passano nel loro villaggio, saranno meglio posizionati nelle trattative. Hanno anche contatti con i commercianti nei mercati di Accra e Kumasi via telefono.

Oltre alla diffusione di notizie sul mercato e sugli affari, l’impatto dei cellulari si avverte quando il loro crescnte utilizzo contribuisce a rendere più efficiente la distribuzione dei prodotti, a ridurre i costi legati alla ricerca delle informazioni, a combattere la dispersione dei prezzi tra i diversi mercati locali, com’è stato dimostrato in questo studio [5] [in] condotto in Niger.

Alla fin fine, a beneficiarne è lo stesso consumatore finale. Possiamo approfittare delle comodità offerte – a partire dalla basilare possibilità di poter chiamare un fornitore per ordinare via cellulare il raccolto fresco di giornata dal pescivendolo, fino al ricorso al mercato virtuale [6] [in] sui cellulari per acquistare prodotti freschi direttamente dal produttore locale – oltre a godere di prodotti e servizi a prezzi concorrenziali nel lungo periodo.

“Nimai”, ha tuonato mia madre, “comprati un cellulare. Altrimenti, la prossima volta chiamo Barun.”