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Marocco: sentenza per un caso di lavoro minorile suscita reazioni controverse

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Marocco, Diritti umani, Donne & Genere, Giovani, Governance, Istruzione
zineb

Zineb Chtit durante il processo (fonte: Oujdacity)

Il mese scorso Global Voices ha raccontato la storia di Zineb Chtit [1] [it], la giovane ragazza marocchina assunta come donna delle pulizie e brutalmente picchiata dai membri della famiglia presso cui lavorava. La scorsa settimana è stato annunciato che Nawal Houmin, moglie del giudice che l'aveva assunta e colei che aveva picchiato Zineb, verrà punita con tre anni di prigione [2] [fr] e una sanzione pecuniaria pari a 13.000 dollari Usa. Numerosi gruppi per i diritti umani hanno definito la sentenza troppo clemente. 
Questa l'opinione [3] [in] del blogger Crazy Moor:

Precchi gruppi di attivisti marocchini hanno detto che ricorreranno in appello in nome di quei 60-80.000 bambini marocchini costretti a lavorare.

Secondo Najia Adib, Presidente dell'Associazione “Don’t Touch My Children” [Non toccare i miei figli], la sentenza non è commisurata al grado di atrocità raggiunto, poiché la ragazzina è stata tenuta in una cella.

La vicenda è accaduta in una città nella zona orientale del Marocco, Oujda [4] [it]. Un sito web assai popolare, Oujdacity.net, che si definisce “il principale portale del Marocco orientale,” ha commentato la vicenda come segue [5] [ar]:

حكمت المحكمة الابتدائية بوجدة يوم الأثنين 12 أكتوبر 2009 بثلاث سنوات ونصف سجنا نافذا وتعويض مالي قدره 100 ألف درهم على زوجة القاضي مشغلة الطفلة زينب ، الحكم اعتبره عدة محامين بوجدة انه كان قاسيا ، ولم يأخذ بعين الاعتباراي ظرف من ظروف التخفيف … وهو حكم فاجأ الجميع لأنه جاء خلافا لما كان يردده الرأي العام الذي كان يتوقع ان يكون الحكم لا يتجاوز بضعة اشهر
Lunedì 12 ottobre 2009, il Tribunale di Primo Grado di Oujda ha comminato tre anni e mezzo di prigione [senza libertà vigilata] e una multa di 100.000 dirham (13.000 dollari Usa) alla moglie del giudice che aveva assunto Zeineb, una giovane donna delle pulizie. Parecchi avvocati a Oujda ritengono la sentenza troppo dura, poiché il tribunale non avrebbe tenuto conto di alcune circostanze attenuanti… La sentenza ha colto di sorpresa tutti perché contraria alle aspettative dell'opinione pubblica: una pena non superiore a pochi mesi di detenzione.

Solidarité Maroc ha commentato [6] [fr] sarcastico:

Malgré les dénonciations concernant les deux époux, seule l'épouse a été inculpée, alors que le juge a été innocenté. Encore une illustration de la justice, au Maroc.

Nonostante le accuse nei confronti della coppia, solo la moglie è stata condannata, mentre il giudice è stato assolto. Un'altra chiara immagine della giustizia marocchina.

Moustapha Mouden del blog collettivo SidiSlimane, commentando un programma di 2M sul lavoro minorile, scrive [7] [ar] quanto segue:

يجب الآن الانتقال إلى المرحلة الثانية، وهي التحسيس ومواجهة الظاهرةومحاربتها في العمق
أي أن المشكل في فقر الأسر التي تبعث بناتها للاشتغال..
. لكن هناك كذلك مشكل الوعي بخطورة القضية، وبالتالي لا تكفي القوان
Dovremmo passare alla seconda fase della campagna e affrontare il problema [il lavoro minorile] alle radici. E cioè lo stato di degrado che costringe moltissime famiglie a far lavorare i propri figli.

Ma c'è anche un problema di sensibilizzazione, che le leggi non riescono ad affrontare adeguatamente.

A tal proposito, Il blogger sostiene che ci sia qualcosa impossibile da modificare da parte della legge:

يجب التركيز على مسألة الوعي، والتحسيس بمختلف عواقب تشغيل الفتيات… وهو ما يتطلب كذلك إعمال النصوص القانوينة الخاصة بالموضوع، وإشعار السلطات المعنية بضرورة القيام بواجبها، ومن ذلك اتفاقية حقوق الطفل التي صادق عليها المغرب، ومدونة الشغل التي تجرم تشغيل من هو/هي في أقل من 15 سنة، وكذلك قانون إجبارية تدريس الأطفال

Dobbiamo concentrarci nel fornire maggiore attenzione e informazione sui vari effetti di un tale fenomeno sulle ragazze… C'è bisogno di una riforma legislativa, le autorità devono assumersi le responsabilità previste dalla Convenzione dei Diritti del Minore, ratificata dal Marocco, e dal Codice del Lavoro, secondo cui il lavoro minorile è un reato, quello cioè imposto ai minori di 15 anni, e infine rendere obbligatoria l'educazione per tutti i bambini del Paese.

Un ringraziamento speciale a Hisham [8] [in] per aver contribuito a questo post.