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Strumenti online per monitorare il cambiamento climatico

Categorie: Africa sub-sahariana, Asia meridionale, Nord America, India, Sudafrica, U.S.A., Uganda, Ambiente, Economia & Business, Governance, Indigeni, Scienza, Sviluppo, Tecnologia

Mentre si avvicina la Conferenza sul cambiamento climatico [1] [in] (COP15) prevista a dicembre 2009 a Copenhagen, ecco alcuni strumenti online per monitorare le attuali trasformazioni climatiche. Utilizzando questi strumenti, si può imparare di più sugli effetti di tali cambiamenti, e contribuire a spingere verso le possibili soluzioni quanti hanno il potere di prendere decisioni.

Sul campo

L'osservazione degli impatti del cambiamento climatico generalmente parte sul campo. Il fotografo James Balog [2] [in] si è recato in Alaska, USA, per seguire il progressivo scioglimento della calotta glaciale. Il video che segue illustra i risultati sbalorditivi del suo lavoro fotografico:

Visto che non tutti hanno macchine fotografiche costose e tempo libero per poter andare in Alaska, un altro approccio potrebbe essere leggere le esperienze delle persone in prima linea.

On the Frontline of the Climate Change [3] [in] è un progetto che raccoglie storie raccontate in prima persona sugli impatti del cambiamento climatico, nelle comunità indigene, su piccole isole e altre comunità vulnerabili. Il forum contiene numerosi contributi recenti inviati via email, soprattutto dal Sud Asia e dall'Africa. Un partecipante e consulente per lo sviluppo africano, George Katunguka [4] [in], scrive dall'Uganda:

L'impatto del cambiamento climatico non ha ricevuto molta importanza nel mio Paese, l'Uganda, ma tali cambiamenti e i loro effetti vanno evidenziandosi dolorosamente. Secondo un recente rapporto sulle risorse d'acqua, nel 2025 l'Uganda probabilmente soffrirà forti mancanze idrico. La gente sta morendo di fame come nel recente caso della regione Teso, nell'est dell'Uganda; ci sono cambiamenti negli ecosistemi acquatici, come la diminuzione del livello del lago Vittoria; stagioni imprevedibili, perdita di terreno fertile e dei prodotti agricoli e quindi aumento della povertà delle famiglie, con tutte le implicazioni del caso. Che cosa stiamo facendo per evitare quest'imminente catastrofe?

Dallo spazio cosmico a Google Earth

L'osservazione sul campo può essere verificata dall'alto. Lo spazio è la prospettiva da cui osservare e analizzare la terra nell'insieme. È difficile trovar posto su un'astronave, ma per fortuna è facile trovare online immagini dal satellite.

Immagini satellitari del mare d'Aral, Kazakhstan e Uzbekistan 1973/2004 1973/2004 [5]Immagini satellitari del mare d'Aral, Kazakhstan e Uzbekistan 1973/2004

Oltre alle agenzie e imprese spaziali che offrono servizi alle NGO, agli scienziati e alle persone comuni, il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente ha creato un atlante online [6] [in] che elenca i cambiamenti avvenuti in varie parti del mondo lungo i decenni. Tutte le immagini dal satellite possono essere viste sul globo virtuale [7] [in] di Google Earth, come spiegato sul relativo blog ufficiale [8] [in]:

In collaborazione con il governo danese ed altri, stiamo lanciando una serie di riprese speciali via Google Earth [9] [in] per permettervi di scoprire i potenziali impatti del cambiamento climatico sul pianeta e le soluzioni per gestirlo.

Moltissime altre risorse son reperibili sui blog e sui siti delle organizzazioni internazionali. Cari lettori, sentitevi liberi di aggiungere le vostre fonti nella sezione dei commenti in calce a questo.

Scienza per chi deve prendere decisioni

L'osservazione è una questione centrale per quanti hanno il potere di prendere decisioni. I governi hanno avviato dei sondaggi per comprendere meglio questo fenomeno e come attenuarne gli impatti.

Nel 1998 la Commissione Europea e l'Agenzia Spaziale Europea hanno avviato un programma spaziale chiamato Global Monitoring Environmental Security [10] [it] (GMES), per descrivere i cambiamenti in tempo reale grazie a dati ottenuti da più fonti. Il progetto fornirà un rapporto conclusivo nel 2014, con un allegato sulla sicurezza.

I Paesi in via di sviluppo colpiti maggiormente dal cambiamento climatico hanno compiuto dei passi simili, tra cui i recenti satelliti lanciati dall'India [11] [in] per studiare il cambiamento climatico. Tali informazioni possono aiutare le nazioni a pianificare nuove politiche ambientali ed economiche.

In Sudafrica è stato creato un nuovo strumento economico orientato proprio a questo obiettivo. AllAfrica riporta [12] [in] :

È stato realizzato un nuovo strumento analitico basato su uno studio, Mapping South African Farming Sector Vulnerability to Climate Change and Variability (Mappatura della vulnerabilità al cambiamento climatico e della variabilità del settore agricolo sudafricano), per aiutare i pianificatori a individuare le comunità più vulnerabili al cambiamento climatico e aiutarle a prepararsi a condizioni agricole profondamente diverse.