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Italia: l'attivismo online infiamma il “No Berlusconi Day”

Categorie: Europa occidentale, Italia, Cyber-attivismo, Governance, Legge, Libertà d'espressione, Media & Giornalismi, Politica, Protesta

No Berlusconi Day [1]Il 9 ottobre scorso è stata dichiarata l'incostituzionalità del Lodo Alfano, legge emanata nel 2008 dal governo di centro-destra di Silvio Berlusconi [2]. La Corte Costituzionale ha annullato la legge [3] che garantiva l'immunità alle più alte cariche dello Stato fino alla conclusione del mandato elettorale. Questa decisione ha riaperto due processi pendenti, che accusano il Primo Ministro Berlusconi di falso in bilancio e corruzione.

Dopo la decisione della Corte, il Primo Ministro ha lanciato una campagna mediatica accusando le “toghe rosse” [4], la stampa nazionale ed estera e persino il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, di complotto politico nei suoi confronti. La scorsa settimana il governo ha approvato un disegno di legge [5] considerato dal centro-destra “la migliore riforma del sistema giudiziario italiano dal dopoguerra”, mentre la proposta viene ritenuta dall'opposizione, dai magistrati e dai rappresentanti dei consumatori un'altra “legge ad personam“, ideata per consentire a Berlusconi di evitare nuovamente i processi penali in corso per corruzione.

Nello stesso giorno del verdetto, il 9 ottobre, un gruppo di blogger, cittadini e intellettuali dichiaratisi “apolitici e apartitici” hanno lanciato l'idea di una manifestazione nazionale di protesta contro Berlusconi chiedendone le dimissioni. È stato subito aperto un gruppo su Facebook [6] con questo motto:

SALVIAMO L'ITALIA, SALVIAMO LA DEMOCRAZIA. BERLUSCONI DIMETTITI.

Sabato 5 Dicembre è stato proclamato il “No Berlusconi Day [1] (NBD)”. L'iniziativa si è diffusa velocemente sul web grazie a video [7], blog [1], e Twitter [8], così come nelle piazze grazie al passaparola. In poco più di un mese oltre 280,000 persone hanno confermato la propria partecipazione all'evento del “No Berlusconi Day” nel gruppo principale su Facebook [6]. Hanno aderito anche i gruppi locali creati dai blogger di molte città italiane e straniere, così come San Francisco e Sacramento (California), Ottawa e Montreal (Canada), Buenos Aires (Argentina), Londra, Madrid, Vienna, e Istanbul, dove verranno organizzati nello stesso giorno delle manifestazioni locali.

Dell'iniziativa si sono occupati innumerevoli siti web [9], così come i maggiori quotidiani nazionali La Repubblica [10] e il Corriere della Sera [11]. Ieri il quotidiano della sinistra L'Unità [12] ha dedicato diverse pagine all'evento incluso un articolo che evidenzia il ruolo fondamentale svolto dai media partecipativi [13] in quest'iniziativa “nata dal basso” paragonandola al movimento di protesta iraniano e finanche all'elezione di Obama negli Stati Uniti. È stata inviata una lettera aperta anche al Times di Londra [14] [in].

Il testo dell'appello [15], finora tradotto in 11 lingue incluso arabo, turco e serbo-croato, spiega fra l'altro:

Il gruppo del No Berlusconi Day è formato da una ampia rete informale e globale di cittadini comuni che abbracciano diverse ideologie politico-culturali. I coordinatori non vengono pagati e non possiedono alcuna tessera di partito… Sebbene il gruppo del No Berlusconi Day sia apolitico, l'evento ha ricevuto contributi pubblici e finanziamenti da alcuni attivisti di spicco, incluso Salvatore Borsellino, fratello del noto magistrato anti-mafia Paolo Borsellino assassinato da un'auto-bomba nel 1992.

Anche Beppe Grillo [16], che l’anno scorso ha lanciato una popolare campagna [17] (da alcuni ritenuta ‘populista’) contro la corruzione e l’illegalità dei precedenti governi italiani, ha annunciato [18] il sostegno al No Berlusconi Day sul proprio sito web, raccogliendo più di 1300 commenti [19], la gran parte dei quali d'accordo con la sua posizione:

“Mi sono rotto i coglioni di Berlusconi”. Ditelo in pubblico, al bar, al ristorante. Gridatelo in radio, ai semafori, scrivetelo ai giornali, inviate mail ai siti italiani e internazionali, alle caselle di posta dei deputati, dei senatori. “Mi sono rotto i coglioni di Berlusconi”.

[…]

E’ mai possibile che gli italiani, anche quelli rincoglioniti dalle televisioni, non abbiano un moto di rigetto, un conato di vomito a vedere la Repubblica Italiana trattata come una zoccola? Il Grande Corruttore ha corrotto forse ogni coscienza? Tutto ciò che ha toccato nella sua vita si è corrotto, decomposto. E’ lui l'H1N1 della nostra democrazia.

Il principale gruppo Facebook raccoglie un continuo flusso di nuovi commenti:

Giacomo Spataro [20]: GIORNO 5/12.. TUTTI I NEGOZI CHIUSI…bandiere viola fuori…e tutti a roma….

Diritto Di Parola [21]: La manifestazione si potrà definire APARTITICA e nata ed organizzata dal basso solo se i partiti non esibiranno i propri simboli. Non raccontiamoci frottole :) W il 5 dicembre voluto dai cittadini !!!! Scendiamo tutti in piazza a manifestare per le dimissioni di Berlusconi !!!

Daniele Nuzzo [22]: Per fare Carpooling per andare a Roma dividendo le spese [23].

Gli organizzatori del No B-Day hanno scelto il colore viola per identificare il movimento, spiegando che “il viola non è solo il colore del lutto ma anche quello dell’energia vitale, dell’autoaffermazione”. Sono così nate varie idee creative su Facebook:

Utilizza quest'immagine per il tuo profilo o per una maglietta:

[24]

Mentre sono in corso riunioni e meet-up in tutto il Paese, il tam-tam elettronico continua a diffondersi anche via Twitter [25].

Il 31 ottobre i primi volontari sono scesi per le strade in molte città per cominciare a informare la gente sull’evento in vista. Ecco un video girato nel centro di Roma, nel quale un giornalista di PdCI-TV [26] ha intervistato in diretta gli attivisti:

Nessun partito politico ha formalmente appoggiato la protesta, con l’eccezione di Antonio di Pietro e Paolo Ferrero (leader rispettivamente di Italia dei Valori [27] e Comunisti Italiani [28]), che hanno confermato la loro partecipazione al corteo di Roma.

Davvero la gente scenderà in massa nelle piazze? Per chi è ancora in dubbio, il video “Joker Silvio” qui di seguito spiega i “10 motivi per cui i cittadini dovrebbero partecipare al No B-Day, un evento nato e promosso quasi esclusivamente sulla Rete”:

Beatrice Borgato [29] ha collaborato alla stesura del post originale. Alla traduzione italiana ha collaborato Davide Galati [30].