articoli da novembre, 2009
Giappone: “Mein Kampf” in versione manga
A oltre 80 anni di distanza dall'edizione originale, il noto testo di Adolf Hitler è diventato un fumetto manga - 190 pagine e 45.000 copie vendute nella prima tiratura. Successo che risveglia un ampio dibattito tra blogger e media giapponesi.
Papua Nuova Guinea: Ursula Rakova guida l’evacuazione delle isole Carteret
Prosegue la campagna mondiale di Ursula Rakova per la raccolta-fondi necessaria al trasferimento degli abitanti delle isole Carteret, nell'Oceano Pacifico: entro il 2015 se ne prevede la scomparsa per l'innalzamento del livello delle acque causato dai mutamenti climatici.
Francia: prestigioso premio letterario comporta l'“obbligo alla riservatezza”?
Il Premio Goncourt è stato assegnato alla scrittrice e commediografa franco-senegalese Marie NDiaye, da tempo però trasferitasi a Berlino principalmente per le scelte politiche del presidente Sarkozy. Tale posizione suscita le polemiche di un parlamentare, prontamente rintuzzate dalle repliche di blogger e intellettuali francesi.
E il miglior Paese del mondo è…
In risposta a un sondaggio di The Economist sul miglior Paese del mondo, invitiamo autori, traduttori e lettori di Global Voices a dare il proprio voto spassionato - in palio il CD della serie Putumayo di reggae africano!
Danimarca: immigrati pagati per lasciare il Paese
Gli immigrati di Paesi "non occidentali" ricevono 100.000 corone se rinunciano volontariamente alla propria residenza legale e tornano a "casa". Solo una delle originali iniziative promosse dal Partito Popolare danese anti-immigrazione per dimostrare la scarsa accettazione degli stranieri, in particolare quelli di religione musulmana.
Italia: l'attivismo online infiamma il “No Berlusconi Day”
Un gruppo di blogger-citttadini ha lanciato un movimento internazionale di protesta chiedendo le dimissioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per gli scandali e i processi per corruzione in cui è coinvolto. Oltre 280.000 persone hanno già annunciato la propria presenza alle manifestazioni del 5 dicembre.
Georgia: dure reazioni online alla condanna di due video-blogger dell'Azerbaigian
Dopo la condanna a due anni di carcere dei due video-blogger, alcuni blogger della vicina Georgia hanno criticato duramente l'arresto, il processo e la sentenza di Adnan Hajizade e Emin Milli - come anche la mancanza d'attenzione delle testate locali su un caso cruciale per la libertà d'espressione.
Egitto: Nidal Hassan, psichiatra o psicotico?
Il Maggiore Nidal Hassan è lo psichiatra militare statunitense di origine araba che recentemente ha ucciso 13 persone a Fort Hood, in Texas - ora accusato di omicidio premeditato. I blogger egiziani commentano e riflettono variamente.
Iran: altre proteste in chiave artistica
La creatività artistica del Movimento Verde, nato in protesta delle elezioni presidenziali del 12 giugno scorso, non sembra aver eguali nella storia del Paese. Eccone ulteriori dimostrazioni, in attesa della prossima manifestazione di massa prevista per il 4 dicembre.
Paraguay: popolazione indigena “innaffiata” coi pesticidi
I disturbi fisici che vanno colpendo 217 appartenentì alla comunità indigena Ava Guaranì sembrano dovuti alla deliberata diffusione aerea di pesticidi, dopo essersi rifiutati di sgomberare le terre dei propri antenati - ora assai ambite dai vicini coltivatori di soia. E qualcuno non esita a parlare di continuazione del genocidio ai danni dei nativi.
Trinidad e Tobago: controversie sul nuovo super-centro per le arti recitative
La costruzione della nuova (e costosa) National Academy for the Performing Arts a Port-of-Spain va provocando un controverso dibattito - oltre alle reazioni ironiche e preoccupate di molti blogger caraibici.
Reporters sans frontières: la libertà di fare informazione è il prezzo della democrazia
Reporters sans frontières ha diffuso il rapporto annuale Worldwide Press Freedom Index, dove misura il grado di libertà dei giornalisti in 175 nazioni: attualmente oltre 200 reporter e operatori mediatici sono incarcerati in qualche parte del mondo, mentre 91 cyberdissidenti sono detenuti a causa del lavoro svolto online.